Capitolo 5 - Jimin

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Parlare di me mi rattrista molto.. ma di te mi fido.

Jungkook sei consapevole che non possiamo tenerlo qui? quel ragazzo potrebbe svegliarsi da un momento all'altro - Jin parlò piano per non svegliare il bello addormentato che ora giaceva sul letto di Spiderman e intanto mentalmente iniziava a sospettare che il suo amatissimo Jungkook conoscesse quel ragazzo, non lo aveva mai visto così nervoso per una persona svenuta e poteva testimoniare che non fosse certo la prima volta.

Ne sono consapevole Jin ma che dovevo fare, non so dove abita e non è cosciente.. tu sei un medico, potremmo portarlo in clinica - il più piccolo tra i due cercò di sviare l'argomento che sicuramente stava già occupando la testa del dottore davanti a se. Jin lo conosceva come se fosse suo fratello, riusciva a mentirgli ma non per troppo tempo e mai per male. Il più piccolo tra i due sospirò passandosi una mano nei capelli andandosi a sedere sulla sedia della scrivania.
Appena arrivato a casa era corso in camera poggiando il biondino, che da quel che aveva capito, o meglio chiesto in giro, si chiamava Taehyung, sul proprio letto. dal piano di sotto aveva chiamato Jin intimandogli di scendere e subito si era tolto la tuta per sicurezza, da un anno a questa parte solo pochi sapevano della sua doppia vita e non voleva che nella sua bolla ristretta vi entrasse qualcun'altro.
Aveva riconosciuto il proprio compagno di università ma di lui non sapeva nulla, a mala pena il nome, aveva fatto una follia, una grande pazzia non appena aveva varcato la soglia di casa.
Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi sul presente e quando si rese conto che Jin stesse già preparando la roba per portarlo in clinica andò nella propria camera cercando di non svegliare il bello addormentato che dormiva sul proprio letto.

[...]

Y-Yoon - ansimò il biondo sentendo le labbra del maggiore baciarlo sul collo.
Ormai era da qualche ora che avevano lasciato il locale per andare a casa del più piccolo ed era esattamente da quando erano rientrati che non si stavano staccando le labbra di dosso.

S-Si piccolo? - il grigio si fermò sentendosi richiamare.

C-Ci siamo dimenticati di Taehyung - non appena pronunciata e realizzata quella frase nello stomaco del biondo iniziò a formarsi un nodo. Sperò solo che non gli fosse successo niente di male.

[...]

Il giorno dopo, alle 12:40 del primo pomeriggio Taehyung aprì lentamente gli occhi completamente scombussolato e disorientato.

Oh santo padre sei sveglio! - una voce squillante interruppe il suo risveglio catapultandosi vicino al lettino nel quale il biondo era disteso.

J-Jimin.. dove sono? - cercò di mettersi a sedere ma la testa gli girava più del previsto e tornò a distendersi.

Sei in una clinica medica.. ero l'ultimo contatto a cui hai scritto e hanno chiamato me, oltre ad un certo Namju? Namjoon? - cercò di ricordarsi il nome ma in quel momento gli venne solo l'istinto di portare dell'acqua al suo amico ancora steso sul lettino.

Il dottore comunque ha detto che stai bene, hai solo preso una bella sbronza! la prossima volta giuro che non ti lascio da solo - continuò a parlare e gli sorrise un po' imbarazzato rimanendo accanto al suo letto.

Tranquillo Jimin, ti ringrazio di essere venuto - Taehyung gli sorrise di rimando aspettando poi l'ultimo controllo per essere finalmente dimesso, sperava solo che suo cugino non lo ammazzasse.

[...]

Jungkook, hey! ci sei? - il grigio sventolò la mano davanti agli occhi del giovane un paio di volte finché non lo vide sbattere le palpebre - cavolo.. ma che hai passato la scorsa notte - chiese chiudendo lo sportello del proprio armadietto.

I-Io.. sto bene, ho soccorso un ragazzo nei quartieri del Barlume - sussurrò piano per non farsi sentire e in quel momento il cervello del grigio fece due più due, d'altronde non era difficile capire chi fosse lo sfortunato.

stai parlando di Taehyung, è ferito? - Yoon non era preoccupato in maniera esagerata, solo perché del biondino importava al suo quasi fidanzato.
La faccia di Jungkook si accigliò.

Lo conosci hyung? comunque fortunatamente quando si è reso conto di star perdendo i sensi si è accasciato a terra in un vicolo, sai altro su di lui? - chiese di nuovo, in maniera insistente, guardando il suo migliore amico quasi con un luccichio negli occhi.

Veramente l'ho conosciuto ieri al Barlume mentre ero con Jimin, sai il ragazzo di cui ti ho parlato no? - il moro annuì - a quanto pare i due sono amici e lui l'ha portato al nostro tavolo, l'abbiamo perso di vista quando siamo saliti nei privè ma giuro che sembrava stare bene, non aveva bevuto molto - cercava di ricordare qualche dettaglio della sera precedente ma la sua testa lo riportava sempre alle immagini di quello che era successo con Jimin, Taehyung non era neanche nei suoi pensieri.

Jungkook sospirò frustrato appoggiandosi al proprio armadietto chiudendo gli occhi per rilassarsi qualche secondo, se voleva parlare con Taehyung non doveva destare sospetti.

[...]

Tu devi essere Seokjin giusto? - Jimin in infermeria si fece avanti andando a stringere la mano al ragazzone davanti a se. e che ragazzone, pensò.

Si.. tu saresti? - Jin sapeva bene che non tutti gli essere umani fossero a conoscenza delle sua clinica, soprattutto perché non era una clinica normale.

Sono Jimin un compagno universitario di Taehyung, ero nella sua stanza poco fa, un infermiere mi ha fatto uscire per potergli fare l'ultimo controllo  - il biondo si spostò i capelli all'indietro avanzando verso la reception dove si trovava il ragazzo.

Ah si il ragazzo del Barlume - disse con tono disinteressato facendo finta di niente - volevi sapere qualcosa in particolare?

in realtà forse potrei esservi d'aiuto - Jin lì per lì non capì le sue parole ma quando alzò gli occhi verso la figura davanti a se vide i suoi occhi illuminarsi di un giallo intenso e subito sobbalzò.

- Angolo a meee
Jimin a quanto pare non è come sembrava essere.

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