Capitolo 14 - tuo nonno

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Jimin! Jungkook! state bene? ragazzi forza muovetevi, Jungkook è cosciente ma Jimin non risponde - Quella che il moro sentì arrivare alle sue orecchie era la voce di Yoongi, poi si sentì sollevare e quando realizzò che delle infermiere della clinica lo stessero sistemando su una barella chiuse gli occhi lasciandosi andare.

[..]

Forza Taehyung so che puoi farcela - Susanne si avvicinò al figlio sedendosi di fianco a lui, intanto con una mano continuava a tenere salde le radici nonostante il mutaforma stesse cercando di liberarsi in tutti i modi.

Taehyung era stanco, stava pensando a troppe cose contemporaneamente, il suo pensiero era Jungkook, l'aveva lasciato nel corridoio principale, sofferente, non aveva avuto altra scelta, se l'avesse ferito di nuovo probabilmente non ce l'avrebbe fatta.

D'un tratto guardò sua madre e nel momento in cui i loro occhi blu si incontrarono qualcosa scattò nella mente di Taehyung, il suo potere si attivò istintivamente.

Si sentì più forte, la mente con meno pensieri e in men che non si dica era perfettamente cosciente che una barriera agli altri non visibile, li stesse proteggendo.

Allora è questo il tuo potere, sei un protettore - Sua madre lo riportò alla realtà guardandola con gli occhi lucidi e sguardo fiero - quando ci siamo guardati mi sono sentita avvolgere da un calore strano, presumo sia la barriera, non è così?

Taehyung silenziosamente annuì mentre dai suoi occhi vide molto chiaramente la barriera che divideva sua madre e lui dal mostro.
La sua mano si mosse in automatico, gli occhi si chiusero e d'un tratto la mente tornò leggera, quel che uscì fuori dal disegno fu ciò che li salvò da morte certa.

[..]

Seokjin era intento a tenere sotto controllo la situazione, aveva appena mandato una sguarda di soccorso da Jimin e Jungkook guidata da Yoongi e successivamente aveva aperto gli sportelli del suv affinché fosse pronto ad accoglierli.

Tu sei Seokjin non è così? - Il moro sobbalzò non aspettandosi nessuno che sapesse il suo nome al di fuori dei mezzosangue.

Sono Namjoon il fratello di Taehyung, mi è stato detto di avvertirti, stanno bene e presto troveranno una soluzione -

Seokjin notò subito i suoi occhi blu e non poté credere a quello che aveva davanti.

Sei un Farshee -

[..]

Qualche ora più tardi Taehyung si risvegliò nella clinica che riconobbe subito, era lì che si era svegliato dopo la sbronza.
Si massaggiò la testa chiudendo gli occhi per qualche secondo e quando li riaprì notò nel lettino accanto al suo sua madre che lo guardava con un dolce sorriso stampato in viso.

C'è l'hai fatta amore.. - sussurrò indebolita la donna, attingere a tutto quel potere in una volta sola l'aveva completamente prosciugata di energie e poco dopo il disegno si era accasciata a terra protetta solo dalla barriera del figlio.

Mamma! - il biondo scese dal lettino staccandosi dal monitor e quando la raggiunse le prese una mano baciandole il dorso - non me lo sarei mai perdonato se tu.. - Taehyung iniziò a piangere e d'istinto la donna gli accarezzò il viso posando delicatamente la fronte contro la sua.

Ho sempre avuto fiducia in te amore -

Taehyung! ti sei svegliato - il suono di quella voce fece aprire di scatto gli occhi al nominato. Jungkook.
Jungkook era vivo, davanti a lui, senza nessun graffio o livido. stava bene.

Jungkook! - Susanne lasciò la mano del figlio che non appena si allontanò dal letto saltò tra le braccia del moro baciandolo sulle labbra. Ne aveva bisogno, aveva bisogno di sapere che stesse bene e adesso che lo aveva tra le braccia scoppiò ufficialmente a piangere lasciandosi andare sul suo petto.

Piccolo non piangere - Il minore tra i due sorrise imbarazzato alla madre di Taehyung che in risposta ridacchiò facendo finta di non vedere niente.

Il tuo disegno ci ha salvati Taehyung - Stavolta fu Jimin a parlare, era entrato nella stanza pochi secondi dopo Jungkook e aveva avuto il privilegio di assistere a quella scena così tenera che in un'altra occasione probabilmente si sarebbe messo a saltellare in giro.

Il mio disegno? - Taehyung sembrò risvegliarsi dal quello stato di trans e non appena Jimin gli passò il blocco da disegno che erano riusciti a recuperare, il biondo sgranò gli occhi.
Sul foglio erano rappresentati Jungkook e Jimin che riuscivano a sconfiggere il mostro, esso non era più una strega del sangue ma un semplicemente mutaforma che seppur forte erano riusciti ad abbattere senza riportare danni.

Aveva appena cambiato il passato..

A quanto pare tua nonna ci aveva nascosto una cosa importante riguardo tuo nonno - Susanne rispose ai pensieri di suo figlio che a quelle parole la guardò stranito, seguito dagli sguardi che le rivolsero gli altri nella stanza - tuo nonno era uno stregone capace di viaggiare nel tempo, unito al tuo potere da Farshee sei riuscito a modificare il passato e grazie ad esso ci hai salvati tutti Taehyung.

La donna era riuscita a ricavare quell'informazione quando prima che tutto ciò accadesse aveva trovato in uno scatolone i vecchi diari di sua madre.

Jungkook tossicchiò fintamente per attirare l'attenzione su di sé, soprattutto quella di Taehyung - adesso che tutto si è risolto e la tua natura è venuta a galla, credi che quel l'appuntamento si possa ancora fare? - La domanda del moro scatenò una risatina da parte della madre che involontariamente guardò Jimin che ricambiò complice lo sguardo.

Certo Jungkook, secondo te ti avrei salvato per niente? - A quel punto nella stanza risero tutti e Taehyung stampò un bacio sulle labbra di Spiderman senza staccargli gli occhi di dosso.

- Angolo a me
Questa storia sta giungendo al termine.. mi piange il cuore.

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