Capitolo 7 - Disegni

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Vorrei che mi toccassi come tocchi il foglio su cui disegni.

I giorni seguenti furono caratterizzati da diversi momenti, il primo fu il risveglio di Taehyung che dopo neanche un giorno era totalmente tornato a stare bene, aveva promesso a sé stesso che non avrebbe assunto alcol per un bel po e insieme a Jimin se ne era tornato a casa riprendendo la sua vita quotidianamente. Il secondo momento era proprio Jimin che entrò definitivamente a far parte del gruppetto di Jungkook, formato ora da i due nominati, Yoongi e Seokjin. Infine il terzo, ultimo ma non per importanza, Jimin era riuscito a far parlare Taehyung con Jungkook, il quale non era proprio felice che la streghetta sapesse leggere nel pensiero.

Guarda che ti sento - Jungkook sospirò quando il biondo in questione si palesò accanto al suo armadietto. Ormai erano giorni che non facevano altro se non incontrarsi davanti all'armadietto del moro.

Si Jimin lo so - non è che a Jungkook non piacesse Jimin, solo che non era abituato a qualcuno che sapesse leggergli nella mente e spogliarlo su due piedi - dai andiamo a lezione.

Il biondo d'altro canto annuì rimanendo sereno, era sempre così e questa cosa a Jungkook stranamente piaceva molto. Jimin era l'unico in quel gruppo che sembrava avere un'area di gioia intorno, voleva veramente riuscire a fidarsi di lui ma ancora non se la sentiva di aprirsi.
I due alla fine si diressero verso la solita aula, la 138A, e si sedettero vicini, quasi come un gesto istintivo.

La realtà era ben diversa, Jimin era riuscito a far parlare Jungkook e Taehyung solo a mensa e a malapena si erano spicciati due parole, questo perché il primo non era stato avvisato e il secondo era semplicemente riservato.

Tae! vieni qua, Jungkook ha un posto libero accanto a se - Jimin salutò il ragazzo che stava entrando nell'aula invitandolo a sedersi accanto a loro, solo che anche stavolta non aveva detto niente al moro.

Guarda che non tutti sanno leggere nella mente.. avvertimi la prossima volta - sospirò in un sussurro Jungkook che successivamente fece spazio all'altro biondo spostando un po' di roba dal banco.

Ciao.. - disse quest'ultimo una volta seduto.
Jungkook ricambiò il saluto cercando di non apparire come un ebete e quando entrambi videro Jimin alzarsi lui si giustificò dicendo che preferiva stare un po' più al centro per concentrarsi meglio sulla lezione e Jungkook in quel momento giurò di averlo voluto strozzare.

Per caso tu e Jimin state insieme? Mi parla spesso di te.. - Jungkook quasi soffocò a quell'affermazione anche se il suo stomaco fu in un certo senso felice di ricevere quella domanda.

D'altro canto Taehyung non sapeva bene come iniziare una conversazione, voleva davvero essere amico del moro contando anche che era conoscente di Jimin, ma si imbarazzò subito per quella domanda un po' troppo personale.

Io e Jimin, no. Diciamo che siamo amici di vecchia data - "posso solo immaginare quello che Jimin dice di me" pensò il moro guardando con la coda dell'occhio il biondino che se la rideva sotto i baffi - sai anche lui mi parla di te, dice che sei bravo a disegnare, è così? - Jungkook cambiò subito argomento e Taehyung lo guardò finalmente negli occhi a quella domanda: annuì accompagnando il gesto con un sorriso imbarazzato e poi si spostò gli occhi sul naso tirando fuori il proprio quaderno. Dio solo sa quanto Jungkook trovò sexy quel gesto.

Lo faccio per passione in realtà e contrariamente a quello che dice Jimin non mi reputo tanto bravo - rise tra se e se mostrando al moro alcuni schizzi che aveva fatto in quei giorni, alcuni rappresentanti supereroi mentre altri solo scenari.

Jungkook osservò tutto, a partire dai più piccoli particolari a quelli meno importanti.
Io invece concordo con Jimin, sei molto bravo - Il moro gli accennò un sorriso continuando a guardare quel quaderno come se fosse un film: il ragazzo aveva rappresentato un vero e proprio fumetto.. supereroi che combattevano, persone che tranquillamente vivevano la loro vita ignare di quello che stesse succedendo.. e quasi gli sembrò familiare.

Ma va che dici! così mi imbarazzo stupido - Taehyung rise dolcemente a quel complimento e non appena finì di mostrargli i disegni riportò il quaderno nello zaino tirando fuori quello su cui prendeva appunti.

Il moro rise alla sua reazione cercando di non farsi sentire dal professore che aveva appena fatto il suo ingresso in aula e successivamente passarono la lezione tra piccole pause occupate da qualche dialogo e il completo silenzio entrambi intenti a prendere appunti.

[...]

Taehyung credimi, non è così! - il moro rise catturando l'attenzione del biondo intento a ritrarre quello che era il suo soggetto preferito: Spiderman.

Ma come no! io sono il fan numero uno di Spiderman, non puoi dirmi che quello che ho disegnato non sia la realtà - il maggiore tra i due diede una piccola gomitata al braccio del moro che nel mentre consumava il suo pranzo osservando di tanto in tanto i disegni dell'artista. Perché si, in quel momento si trovavano nella mensa universitaria, vicini uno accanto all'altro, mentre uno disegnava e l'altro mangiava.

Taehyung, Spiderman non ha un una striscia color oro lungo i bordi della cucitura -

E tu che ne sai? - A quel punto il biondo si voltò verso Jungkook che lentamente buttò giù il boccone.

È.. È che sono riuscito a vederlo da vicino - lo disse talmente veloce che quando si rese conto delle parole uscite dalla propria bocca si maledisse mentalmente ma Taehyung a quell'affermazione scrollò le spalle posando la matita.

Anch'io l'ho visto da vicino.. o almeno credo - Il biondo lo sussurrò ma Jungkook riuscì a sentirlo lo stesso e anche bene.

Che intendi dire? -

Taehyung sospirò rigirandosi i pollici per non guardare in faccia il minore, non sapeva se quel che ricordava fosse stato un sogno o un'allucinazione dovuta all'alcol , ma ricordava perfettamente il profumo che aveva sentito quella notte, ricordava che tessuto avesse sfiorato e anche la cucitura dorata che aveva visto.

Una notte sono uscito a bere, solitamente non frequento le discoteche, ma Jimin mi ha visto e mi ha invitato con lui.. - fece una piccola pausa avvicinando la bottiglietta d'acqua - non ho ricordi precisi, ma so di essermi accasciato a terra e non ero solo.. sono quasi sicuro che fosse Spiderman quello Jungkook - a quell'affermazione il nominato cercò di mantenere il controllo e non agitarsi, d'altronde non poteva farsi scoprire. Si ricompose e schioccò la lingua contro la guancia facendogli poi alzare il viso con due dita intimandogli di non dover provare imbarazzo.

C-Comunque sia sono sicuro che avesse una cucitura dorata lungo le spalle, che fosse Spiderman non ne sono certo ma mi ha aiutato quindi mi va bene rappresentarlo come un eroe - Taehyung si scostò lentamente dalle sue dita, scottato da quel gesto banale, talmente banale che si sentiva stupido ad essere arrossito.

Jungkook invece rimase a guardarlo senza sapere cosa dire sentendo le sue parole ripetersi nella testa.

- Angolooo
già lo sapete.
ora, che ve ne pare? onestamente non credo la farò durare molto, mi piacciono le storie belle, decise e non troppo lunghe.
fatemi sapere!

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