Capitolo 6 - Un nuovo amico?

97 6 0
                                    

La mia stretta di amici è la mia famiglia.

Scusa ripartiamo da capo.. Jimin, l'amico di Taehyung è un ibrido? - Jungkook guardò entrambi i suoi amici con fare scioccato, soprattutto Yoongi che seppur così esperto non si era accorto di niente.

Esattamente, è metà umano e metà strega, discende da una stirpe molto conosciuta nell'altra dimensione, quella dei Park - Jin finì di stampare i documenti necessari riguardo la vita di Jimin e subito li consegnò ai propri compagni vedendo loro aprire successivamente la cartella.

Come ho fatto a non rendermene conto.. una strega.. - Yoongi rimase pietrificato, non che fosse contrario, il suo migliore amico per primo era un mezzo umano ma erano ormai dieci mesi che stava dietro al mondo sovrannaturale e adesso riusciva a farsi sfuggire questo piccolo dettaglio.

Non è colpa tua Yoon, lui ha anche un lato umano, ricordatelo, è un mezzosangue - parlò con chiarezza Jin sorseggiando la propria tazza di caffè.

A me interessa solo capire se può essere d'intralcio al nostro gruppo, non ho bisogno di altri guai - aggiunse il più piccolo in quella stanza, l'unico ad avere effettivamente dei poteri. Sospirò massaggiandosi la spalla dolorante che prima aveva sbattuto combattendo contro un alieno al quanto bizzarro.

In realtà è proprio per questo che siamo qui - Jin prese un bel respiro non molto certo di quello che stava per fare e quando andò ad aprire il portone della loro piccola base un ciuffo biondo vi entrò all'interno stupendosi di quello che aveva davanti agli occhi.
Yoongi e Jungkook scattarono in piedi alla vista del ragazzo, il primo soprattutto dato che era più o meno legato alla strega.

È qui che fate i vostri lavoretti segreti? - cercò di smorzare l'attenzione che era rivolta su di sé non appena mise piede là dentro e subito si presentò all'unico di cui non sapeva il nome, o almeno credeva di non saperlo.
Non appena si avvicinò i suoi sensi si attivarono e gli occhi gli divennero gialli.
Li strinse affinché quel fastidioso movimento si placasse e subito sorrise imbarazzato.

Tu sei Spiderman non è così? - Jimin aveva questa rara particolarità di saper leggere nella mente e di intuire a pelle cosa l'altra persona pensasse. Jungkook rimase sorpreso e gli strinse la mano cercando di essere il più cordiale possibile, non sapeva ancora se potersi fidare.

Jin intanto osservava la situazione segnandosi ogni piccolo particolare, vide il grigio alzarsi e mettersi al computer con un viso cupo così appena Jimin finì di parlare con Jungkook richiamò il più piccolo a sé lasciando che i due rimasti si parlassero, aveva già capito che tra loro ci fosse del tenero e di certo se Jimin sarebbe entrato a far parte del team non voleva che ci fossero problemi.

[...]

Ne vuoi parlare? - Jimin a quel punto si sedette sulla scrivania di Yoongi e inspirò a pieni polmoni l'aria che sapeva di disagio, la sua parte strega sapeva riconoscere anche i sentimenti.

Di cosa dobbiamo parlare esattamente? - Yoongi rispose secco notando che gli altri due fossero usciti fuori proprio per farli parlare e sbuffò per questo teatrino tirandosi indietro con la sedia per guardare il più piccolo.

Di quello che ti sta turbando, posso sentirlo sai? - Il biondino era diretto, una delle qualità che è più faceva impazzire il grigio, ma questo non poteva mostrarlo in un momento del genere, nonostante Jimin fosse consapevole delle debolezze dell'altro.

Jimin tu sapevi che gestissi io i macchinari di Spiderman? - la domanda non stupì affatto il più piccolo che teneramente si avvicinò al più grande sedendosi sulle sue gambe, cosa che a quanto pare all'altro non dispiacque.

In realtà no, non ne avevo la più pallida idea, quando ci siamo conosciuti davanti a quel bar mi sono presentato a te perché hai attirato subito la mia attenzione, le streghe come me non possono mentire sui sentimenti - prese un bel respiro giocando con le dita affusolate del maggiore - ho capito cosa facessi quando un giorno ti vidi passare in auto, sapevo fossi amico di Jungkook e così la curiosità mi è salita istintivamente, anche perché il moro non è di molte parole. - disse ricordandosi di come in università non gli avesse mai rivolto parola se non quando era tenuto a farlo per dargli indicazioni - Ti ho seguito e in lontananza ho visto qualcosa.. una persona che saltava tra i palazzi e che poi entrava nella tua macchina è stato lì che ho collegato i pezzi del puzzle e mi sono presentato a Jin, lui già lo conoscevo per la sua fama che lo precede nel mondo dei nascosti.
Cercavo solo qualcuno uguale a me Yoon, non ho mai voluto usarti. - Jimin parlò a cuore aperto e questo il grigio lo riconobbe subito, senza contare che i suoi occhi rimasero perennemente di un giallo luccicante, era sincero, dannatamente sincero.

Ti credo, ti credo Jimin - annuì senza alcuna opposizione lasciando un tenero bacio sulla fronte del novellino del gruppo.

[...]

Puoi sentire di cosa stanno parlando? - sussurrò Jin con curiosità sperando che il ragnetto davanti a lui riuscisse a capire se la situazione fosse buona o meno.

Shhh sta zitto.. magari se non parli sento qualcosa - Jungkook prese un bel respiro e cercò di attingere a tutti i suoi sensi per ascoltare quella conversazione ma nel momento in cui sentì uno schiocco simile al rumore di un bacio arrossì di colpo voltandosi verso Jin - quando usciranno di lì disinfettiamo tutto.. oh gesù mi mancava solo questa - dal canto suo il maggiore si mise a ridere scuotendo divertito la testa mentre il moro lo salutava ritirandosi in camera sua con aria stanca.

- Angolo a meee
ciao gente!

Una storia per pochiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora