Figlia della Luna (Alice Lupin)

Capitolo 11. Accio Fortuna!

L'indomani mattina Wendy mi svegliò presto per prepararci, la prima lezione era quella di incantesimi.
La mia presunta materia preferita.
Mi preparai in fretta e furia, lei fece lo stesso, fremevamo per iniziare.
Volammo giù per le scale erranti del castello e ci dirigemmo verso la sala grande dove ci aspettava un banchetto sontuoso.
Per me era come se fosse Natale, i giorni precedenti alla luna piena ero sempre affamata più del solito e non vedevo l'ora di infilzare la forchetta in qualche succosa leccornia!
Ci fiondammo in uno dei posti più vicini alla tavola dei professori poi iniziammo a prendere qualsiasi cosa dal tavolo, da lontano scorsi Brenda e la salutai timidamente dal mio tavolo, lei mi vide e si avvicinò felice di rivedermi.
"Buongiorno Alice! Come hai passato questa prima notte?" Mi chiese
"Buongiorno! Il letto e la stanza sono fantastici, poi ho conosciuto lei." Dissi rivolgendomi verso Wendy che non vedeva l'ora che la presentassi a quella studentessa più grande.
"Molto piacere, Wendy Halliwell!" Disse quasi andandomi sopra mentre finivo la frase protraendosi verso Brenda con la mano tesa.
"Piacere mio!" Rispose piacevolmente sorpresa Brenda "Brenda Fantechi." Le strinse la mano.
"Qual è la prima materia che farete questa mattina?" Chiese curiosa
"Incantesimi" risposi "non vedo l'ora che inizi!" Non stavo più nella pelle!
"Vedrete che vi piacerà tantissimo! Ora scusate, ma devo sbrigarmi, vorrei ripassare prima della lezione. A dopo!" Disse sbrigativa, poi la salutammo e continuammo la nostra gustosa colazione.
"Certo che hai proprio fame!" Mi disse sbigottita Wendy celando del gran divertimento sotto ai baffi.
Mi girai sfoggiando un sorriso pieno di roba da mangiare facendola scoppiare a ridere.
"Sembri un lupo mannaro!" Disse ridendo di gusto.
Io mi strozzai, inizia a tossire forte facendo girare alcuni studenti vicino a noi. Che imbarazzo!
"Tutto bene?" Tornò seria lei aiutandomi versando un po' d'acqua in un bicchiere e porgendomelo.
Lo presi bevendolo tutto d'un fiato, mi sembrava di non avere più aria da quanto avevo tossito, poi passato tutto mi girai con il sorriso più disagiante che potessi sfoggiare sghignazzando fingendo che mi avesse fatto ridere la battuta e lei mi guardò stranita, e giustamente aggiungerei.

Poco dopo quel momento imbarazzante ci alzammo correndo in direzione della classe di incantesimi dove ci attendeva il professor Vitious.
Presimo subito posto nei posti più avanti, c'erano ancora pochi studenti, eravamo arrivate con qualche minuto di anticipo e iniziammo a mettere a posto i libri, pronte ad iniziare.
Il professore era chino dietro la cattedra centrale che rovistava in uno dei cassetti più in fondo in cerca di qualcosa.
Si tirò su accorgendosi della nostra presenza esordendo con uno stridulo:
"Buongiorno ragazze! E benvenute!"
Ricambiammo finendo di mettere in ordine la nostra postazione.

Arrivarono finalmente tutti quanti, eravamo con la classe del primo anno di Tassorosso, l'ultimo ad entrare in fretta e furia fu mio fratello, ancora scombinato dalla notte, probabilmente non si era svegliato in tempo 'che citrullo' pensai, infatti non l'avevo visto nella sala grande, immaginavo che si sarebbe svegliato in ritardo, come al solito.
Lo salutai con la mano accennandogli un sorriso, lui si illuminò vedendomi e corse in uno dei posti più in fondo che erano rimasti.
"Lei è..?" Chiese il professore a mio fratello
"Emh!" Esclamò facendo cadere dei libri, chinandosi a raccogliergli rispose "Teddy Lupin, signore... cioè volevo dire Edward!" Si corresse, tutta la classe ridacchiò.
Io sprofondai nella sedia con una mano alla fronte.
"Non sono ammessi ritardi nella mia classe." Continuò Vitious, severo ma con quella vocina stridula "che non succeda più, signor Lupin!"
Teddy annuì energicamente e la classe ridacchiò ancora.
"Bene! Detto ciò possiamo iniziare con la nostra lezione" fece il professore "benvenuti alla mia lezione, qui studieremo come creare incantesimi efficaci per la quotidianità e per difendervi, nella mia classe imparerete ad essere dei maghi e streghe provetti! Mi aspetto molto da voi, quindi iniziamo!" Disse presentando il nuovo corso.
"Aprite il vostro libro e andate a pagina 9." Disse
Io e Wendy obbedimmo aprendolo subito, intinsi la mia penna nel calamaio ed inizia a scrivere sul mio quaderno.
"Oggi impareremo qualcosa di molto semplice" sfoderò la bacchetta e la sventolò presentando l'incantesimo "Accio!"
Un vecchio manuale che si trovava dall'altra parte della classe volò in direzione del professore, che lo afferrò al volo.
"Questo incantesimo è utile per attirare oggetti distanti da voi, può servirvi per i gesti più banali che potrete fare durante una normalissima giornata o per qualcosa di più difficile, è estremamente utile impararlo subito."
Io e Wendy eravamo incantate dalla spiegazione, non perdevamo una singola parola ed ogni cosa che diceva lo riportavamo sul nostro quaderno.
"La vostra bacchetta è solo un canale, ricordatevelo sempre. Non è la fonte della magia, in mano di un babbano sarebbe un semplicissimo bastoncino di legno. Dovete pensare a lei come un prolungamento del vostro braccio, la magia viene da dentro di voi, quindi quando lanciate un incantesimo dovrete incanalare nella bacchetta tutta la forza e l'atto che volete esprimere inizialmente attraverso una parola specifica che attiverà il vostro pensiero." Spiegò Vitious.
Non l'avevo mai pensata in questo modo, ma trovavo che mi semplificasse tutto in questo modo. Quando usavo quella di Harry la sventolavo senza senso facendo sempre danni.
"Ora. Avete davanti a voi un piccolo oggetto che servirà per iniziare a praticare questo incantesimo. Pensate intensamente alla sua forma e colore, ogni dettaglio nella vostra mano. Agitate delicatamente la bacchetta pronunciando la parola: Accio. È tutto chiaro?"
Un coro di "sì, professore!" si inalzò nella classe
"Benissimo, allora iniziamo, tutti insieme. Pronti? 1, 2, 3... sventolate e.. Accio!" Tutta la classe ripetè dopo di lui, a tanti arrivarono libri in faccia, sbagliavano l'oggetto da attirare a se.
Io e Wendy riuscimmo al primo colpo.
Il professore ci vide esclamando: "benissimo signorine! Quali sono i vostri nomi?"
"Wendy Halliwell!" Esordì Wendy
"Alice Lupin" dissi più timidamente rispetto a lei.
"Continuate a provare, sempre più lentamente, fate in modo che l'oggetto vi ascolti!" Annuimmo e riprovammo.