Capitolo 20. Mezzanotte

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31 Dicembre 2009

Nemmeno Capodanno sarebbe stato "normale", il 31 Dicembre del 2009 fu uno dei giorni più brutti della mia vita da quando ne ho memoria.

Esattamente quella notte, quando tutti avrebbero dovuto festeggiare e divertirsi io sarei dovuta andare a nascondermi nel seminterrato e affrontare la luna piena, che casualmente cadeva proprio quel giorno, non mi era ancora capitato in un giorno di festa.
La mattina mi svegliai come se un treno in piena corsa mi avesse appena investita, mi venne addirittura la febbre, il che non indicava qualcosa di buono.
Diedi un colpetto alla palla con la neve incantata che mi aveva regalato Wendy per dare vita ai personaggi all'interno e sentirmi di nuovo a casa, poi mi infilai nel caldo maglione ricamato di Violet e scesi le scale.
Quando arrivai in cucina, zia Ginny, come sempre, mi aveva preparato qualsiasi cosa per colazione, i giorni delle trasformazioni erano in parte i migliori, sotto questo punto di vista, perché la zia mi coccolava con qualsiasi cosa potesse farmi distrarre e far bene prima della notte.
Mi preparò un tè caldo al limone ed una pozione ricostituente per la febbre ed infine i pancakes allo sciroppo d'acero.

La mattina scorreva lenta e noiosa, le giornate prima della trasformazione erano sempre incredibilmente vuote, come se passassi tutto il giorno in attesa di quell'orribile momento.
Ginny decise di portarsi avanti con il cenone di fine anno tramutandolo in "pranzone" affinché potessi festeggiare anch'io, prima della notte.
Invitò anche Violet che si sedette a pranzo con noi, quel giorno mi sembrava fredda rispetto al solito, il che mi faceva preoccupare... qualcosa di irrisolto con la mamma? Il nuovo anno che si avvicinava?
Non parlava molto ed il più delle volte si limitava a ricambiare alle battute con un sorriso gentile che celava in sé qualcosa.
"Alice, Teddy.. perché non ci raccontate qualcosa? Avete appena iniziato a frequentare Hogwarts, ci sarà qualcosa di particolare che vi è capitato!" Chiese euforico, Harry in cerca di nuove avventure da gustarsi.
Teddy iniziò a raccontare delle prime marachelle che lui ed il suo nuovo amico Billy facevano in sala comune.
Ogni volta che parlava di lui si illuminava, come se prima di quel momento non avesse mai conosciuto un amico così sincero, mi ricordava le storie che ci raccontava lo zio George, di come lui e suo fratello, Fred, fossero i peggiori guastafeste che Hogwarts avesse mai visto, probabilmente Billy e Teddy li avrebbero battuti se avessero continuato così.
La storia migliore fu quella di come alla festa di Halloween riuscirono a far esplodere una bomba polvere buio peruviana (regalata proprio da zio George a Teddy) nelle cucine del castello che rese tutto il cibo nero pece, il che rese tutto più suggestivo per una festa del genere, gli elfi li rincorsero per un bel pezzo completamente sporchi di fuliggine.
Teddy ogni volta scoppiava a ridere per quello scherzo, Ginny lo squadrò raccomandandosi di non farlo mai più, mentre Harry sghignazzava sotto ai baffi.
"Zio George ti fa male, ragazzo mio.." disse Ginny senza speranze immergendo il mestolo nel purè che aveva preparato per servirlo alla nostra ospite.
"Perché non racconti delle Serpeverde pazze, Alice?!" Mi chiese ancora euforico, Teddy ingenuamente.
"Serpeverde.. pazze?" Chiese sospettoso Harry rivolgendo lo sguardo verso di me.
"I Serpeverde sono cattivi, vero papà?" Chiese innocentemente Albus sulle ginocchia del padre.
Harry rabbrividì, come se fosse un taboo, poi cercò di spiegarsi:
"No, Al... diciamo che i Serpeverde sono persone di cui non ci si dovrebbe fidare completamente, ma ne conosco certi che sono cresciuti bene, in fin dei conti..." disse quasi sospirando.
Albus annuì riconoscente per la breve spiegazione del padre:
"Non vorrò mai essere uno di loro!" Scattò per rendere fiero di lui Harry.
Il mio padrino gli scompigliò i capelli abbracciandolo, ormai speravo si fosse dimenticato di quello che aveva detto Teddy, così sprofondai nel mio piatto cercando di nascondermi il più possibile.
"Cosa stavamo dicendo a riguardo, Alice..?" Continuò Harry incuriosito ed impaziente.
Mi girai con la bocca piena facendo una smorfia di rabbia a Teddy, che fece spallucce non capendo che aveva appena combinato un guaio.
"Ehm.." Mugugnai masticando ancora.
Lui mi guardò come se non potessi evitare il discorso.
"Beh... c'è una ragazza più grande che... beh, insomma ogni tanto scherza... un po'." arrancai in cerca delle parole giuste.
Un gelo si sparse in tutta la sala da pranzo, tutti sembravano essersi pietrificati in attesa di quello che stavo per dire.
"Che cosa vuol dire, Alice? Come si chiama?" Andò dritto al punto, Harry.
"Si chiama..." ingoiai il boccone a fatica "Catherine..."
"E di cognome?! Mi sto spazientendo, Alice, sputa il rospo." Chiese Harry più innervosito di prima.
"E va bene!" Scattai voltando il mio sguardo cagnesco verso Teddy che ora aveva compreso la gravità del danno "tu non potevi farti gli affari tuoi?!" Inveii contro mio fratello che stava sprofondando nella sedia.
"Hey! Finitela! Alice cosa ti ha fatto questa ragazza?!" Si intromise la zia fumante di rabbia.
"Ma nulla, zia..." mentii "ha solo bisogno di sfogarsi ogni tanto... credo." Terminai.
Harry e Ginny ora mi stavano guardando con sguardi terribili, il loro silenzio valeva mille insulti.
"Okay, okay! Ogni tanto fa la bulla con me, ma non vi dovete preoccupare, ho tutto sotto controllo." Gli rassicurai non credendoci davvero nemmeno io.
Violet era sempre più a disagio, ma in quel momento scoppiò in una risatina proprio mentre stava bevendo, le diedi un calcio sotto al tavolo per farla smettere, ma questo ebbe l'effetto opposto, ora anche lei era arrabbiata con me che si girò con aria di rimprovero.
Chiesi di rimandare la discussione in un altro momento, dopotutto sarei rimasta in casa con loro per altri giorni e quello non era esattamente il mio preferito per affrontare una situazione simile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 03 ⏰

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Figlia della Luna (Alice Lupin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora