5. "Finiamo questa tortura in fretta."

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La scuola è iniziata da qualche settimana e io già sento la mancanza dell'estate.

Non credo di poter sopportare un'altro singolo giorno in questa scuola. Per fortuna è l'ora di pranzo e posso godere del mio cibo in compagnia delle mie amiche.

-Le ho già detto che non mangio carne. E non voglio neanche il purè. Voglio solo l'insalata e del pollo.- la voce squillante di Zoe risuona nella mensa.

-Cara ma il pollo è carne.- la cuoca sembra una persona comprensiva ma non credo abbia molta pazienza. È una signora sulla cinquantina abbastanza in carne, con il solito grembiule e la cuffia. Ma con un piccolo dettaglio che la contraddistingue, cioè un grosso neo sul mento subito sotto la bocca quadrata con le labbra secche e sottili.

-Allora prendo solo l'insalata.-

Finalmente Zoe si è decisa e ora possiamo prendere posto al nostro tavolo.

Subito dopo arrivano anche Blake e i suoi amici e quando lo vedo puntarmi con il suo solito sorriso sghembo mi viene una grossa voglia di fargli fare conoscenza con il pavimento, sbattendo la sua testa fino a fargli cadere tutti quei denti perfettamente bianchi.

Come si permette di guardarmi in quel modo?

Ieri sera non si è presentato allo Sky e non so dire se purtroppo o per fortuna. Quello che so è che non c'era traccia né di lui, né dei suoi amici e soprattutto non di mia sorella.

I brutti pensieri non mi hanno dato pace per tutta la sera. Sono stata tutta la notte a chiedermi dove potesse essere e cosa la sua mente malata avesse in piano per mia sorella.

Sta mattina Harper è uscita prima e non ho avuto modo di parlarle. Ho dovuto farmi il traggito da casa a scuola a piedi, una vera tortura per una come me. Ho fatto pure tardi e mi sono persa la prima ora.

Non so cosa pensa di fare quel batterio tossico ma non gli permetterò di prendersi gioco di mia sorella, fosse l'ultima cosa che faccio.

-Dixie, ci sei? Ti sei incantata?- la voce di Kate mi toglie dai miei pensieri con istinti omicidi verso lo stronzo.

Scrollo la testa per evitare di commettere qualcosa che mi porterebbe diritta dietro le sbarre. -Scusate, stavo pensando.-

-A Evans?- azzarda, e io la guardo spalancando gli occhi in un espressione sconvolta e incredula.

-Ma che stai dicendo, non sono ancora diventata pazza- mi guardo attorno evitando come la peste di incontrare gli occhi di quel essere sgradevole.

Il mio sguardo cade su una chioma bionda e voluminosa, appartenente a uno dei migliori amici del demonio ma che non ha assolutamente nulla in comune con lui. Jake si avvicina a noi con il suo sorriso solo per poter fare il suo complimento giornaliero ad Amanda.

-Hai fatto qualcosa di nuovo hai capelli? Sei più bella del solito.-

Ha sempre avuto una super cotta per Amanda, ricordo che al primo anno le faceva trovare bigliettini con frasi d'amore ovunque. Una volta ha perfino corrotto sua madre per aiutarlo a tappezzare in camera sua una marea di foto sue. Pensava che vedere la sua faccia ovunque la avrebbe fatta innamorare follemente di lui, ma lei non ha apprezzato per niente il suo gesto, anzi direi tutto il contrario. Dice che da quel giorno continua ad avere dei incubi con la sua faccia.

La mia amica lo guarda come se da un momento all'altro potrebbe vomitare.

-Tu invece sei come il solito, un idiota con dei bei occhi.-

Il sorriso di Jake si fa più insistente quando sente pronunciare quelle parole, la guarda maliziosamente. -Quindi ti piacciono i miei occhi?-

La fronte di Amanda si increspa in una smorfia. Ma il biondo continua a sorridere e a tenere gli occhi ben aperti guardandola anche quando raggiunge i suoi amici.

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