7. "Non ti voglio qui."

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La festa d'inizio anno ormai è finita e come ogni anno i studenti corrono al after party di Blake dove ovviamente ogni anno io non ci sono. E non solo perché quel bastardo non mi ha mai invitata ma anche perché ho sempre cercato di evitare lui è le feste.

Anche se devo ammettere che stasera mi sono divertita. Mi meraviglia solo come sia riuscita la Brown a preparare tutto. Visto che io e Blake non le siamo stati molto utili. Abbiamo passato tutto il tempo a litigare e riempirci dei peggio insulti.

-Non dirmi che te ne stai già andando- Kate compare nella mia visuale con il suo vestitino argento.

Mi fermo a guardare i chilometrici tacchi che indossa e mi sento già girare la testa. Mi chiedo come faccia ad andare in giro con quei affari.

-La festa è finita-

-Dai, non puoi andartene. La vera festa deve ancora cominciare.-

-Ti ricordo che non sono invitata. Blake non mi vuole lì.-

Ogni anno invita tutta la scuola esclusa me ovviamente. Non so cosa io gli abbia fatto di male ma fin da quando ne ho ricordo si è sempre divertito a farmi del male. Quindi invita perfino le mie amiche pur di lasciarmi sola.

-E da quando tu fai quello che vuole Blake?-

-Non è che faccio quello che vuole lui. È solo che non voglio varcare il territorio nemico.-

-Ma lui il tuo territorio lo a varcato ieri mattina quando è venuto a prendere Harper.-

Forse ha ragione lei. Perché io dovrei stare fuori dal suo territorio? Si è preso mia sorella, io ho tutto il diritto di andare al suo stupido party.

Kate mi guarda con un sorrisetto complice e io naturalmente ricambio e mi lascio trascinare senza tanta fatica a quel party.

Appena arriviamo è tutto normale: ragazzi ubriachi, musica fastidiosa e una forte puzza di alcool, nicotina e qualcos'altro.

Ci guardiamo un po intorno alla ricerca di Amanda e Zoe ma non si vedono in giro.

-Saranno da qualche parte a riempirsi i polmoni di gin- ipotizza Kate. Facendomi scappare una piccola risata.

-Andiamo a seguire il loro esempio dai su.- la bionda cammina tra la folla alla ricerca di qualcosa da mandare giù. Ma io la trascino in cucina dove noto con piacere che c'è meno caos.

-Piuttosto dimmi. Hai parlato con tua madre?- domando.

-Si. E credo che questa volta voglia restare sul serio. Sembra diversa.-

Il sorriso di Kate davanti a quel ipotesi non mi passa inosservato ma ho paura che rimanga delusa.

-Capisco. Ma non dovresti farti aspettative. Sai com'è fatta-

So il male che Kate ha dovuto passare a causa di sua madre e so anche che spera che sua madre cambi ma non credo che la signora Devis sia in grado di farlo e sono preoccupata per la mia amica. Ho paura che rimanga ferita per l'ennesima volta.

-Certo. E non dimentico tutto il male che ha fatto a me e a mio padre. Ma una piccola parte di me spera che possa veramente cambiare.-

A quelle parole mi si spezza il cuore vorrei poter aiutarla ma so che l'unica che può fare qualcosa è sua madre.

Kate è forte, ma anche lei ha le sue fragilità. È una persona bellissima e non solo esteticamente. Certo è una delle ragazze più belle che io conosca e ha una lunga fila di ragazzi dietro, ma lei non è un culo sodo o un bel visetto e basta. C'è molto di più. È una vera e propria donna.

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