Stiles si alza titubante, si appoggia al leggio e guarda concentrato il libro di storia. Cerca di dire qualcosa, la sua bocca si muove, ma non riesce a far uscire le parole; i suoi occhi iniziano a muoversi per tutta la classe in cerca di un modo per togliersi da quella situazione, intanto il suo petto si alza e si abbassa velocemente. Sta avendo un attacco di panico, mi alzo dal banco seguita da Scott e portiamo fuori dalla classe Stiles, le sue braccia sono attorno ai nostri colli mentre cerchiamo di portarlo nel bagno "Aspetta, vado a prendere l'inalatore" dice Scott lasciando la presa su Stiles "Tu vai, io vi raggiungo"
Faccio come mi dice ed appena entro nel bagno chiudo subito la porta.
Stiles si siede subito a terra tenendosi una mano sul petto, mi avvicino a lui, tutta questa situazione ha un non so che di déjà-vu; cerco di attirare la sua attenzione "Stiles! Stiles, cerca di concentrarti, conta con me" sollevo le mani vicino al suo volto, ma non funziona, questa volta non sta funzionando. Cerco nella mia mente qualsiasi informazione, e subito mi viene in mente l'inalatore, deve trattenere il respiro o farne uno profondo. Mi viene subito in mente un'idea che potrebbe funzionare. Gli prendo il viso tra le mani, accarezzandogli la guancia con il pollice. I suoi occhi finalmente smettono di ispezionare la stanza, posso vedere solo il terrore e la paura che trasmettono "shh, andrà tutto bene, tranquillo" prendo un bel respiro e premo le mie labbra sulle sue; ispira sorpreso, per un momento ricambia il bacio. Quando mi allontano sento che il suo respiro è tornato regolare "Come...come ci sei riuscita?" si è appoggiato al muro con la schiena, è ancora scosso. "Ho pensato che fosse un modo efficace per farti trattenere il respiro o fartene prendere uno profondo" rispondo tranquillamente "Grazie" chiude gli occhi appoggiando anche la testa "Non devi ringraziarmi" mi siedo di fianco a lui appoggiandogli la testa sulla spalla, mi prende per mano ed intreccia le nostre dita.
Rimaniamo in quella posizione per un paio di minuti, finché non sentiamo qualcuno entrare. Quel qualcuno era Scott con l'inalatore, appena ci vede e nota che il suo amico sta bene fa un sospiro sollevato si siede accanto a me "Scusate, il professore mi ha trattenuto" gli diciamo che non doveva preoccuparsi. Al suono della campanella ci alziamo ed andiamo a recuperare i nostri zaini nell'aula.
----------------------------------------------
"Quindi vi siete baciati?" mi chiede Allison al telefono "Sì, ma era per fermare l'attacco di panico. Non farti strane idee" placo subito la mia amica, prima che inizi a farsi troppi viaggi mentali "E lui non ha fatto nulla? è rimasto fermo come un palo?" sbuffo "No, ha ricambiato. Ma, ti ripeto che era per l'attacco di panico, abbiamo già fatto questo discorso Ally, tra me e Stiles non ci potrà mai essere niente" "Va beh, ma non è la prima volta che vi baciate" mi ricorda "Sì, ma lo sai che eravamo ubriachi" le immagini di quella sera appaiono subito nella mia mente.
Io, Stiles e Scott eravamo su una pietra nel bosco a berci una bottiglia di Vodka rubata allo sceriffo, nonché padre di Stiles. Io e Stiles eravamo ubriachi già da un po', Scott invece non riusciva neanche ad essere leggermente brillo, colpa del suo essere un lupo mannaro.
Vedendo le nostre condizioni ci ha riportati a casa lui, appena scesi dall'auto siamo scoppiati a ridere e ci siamo trascinati barcollando verso le sdraio nel mio giardino. Di certo i nostri genitori non potevano vederci in quelle condizioni. Per fortuna quella sera non faceva troppo freddo, si stava bene con una felpa; continuammo a ridere per un paio di minuti per poi iniziare a giocare ad acchiapparella come due bambini, solo più scoordinati e barcollanti.
Correvo ridendo e prendendolo in giro per la sua lentezza, allora lanciò letteralmente su di me buttandomi a terra. Scoppiammo nuovamente a ridere come due scemi, non resi nemmeno conto di come eravamo messi; lui a cavalcioni su di me con le mani ai lati del mio volto. Smisi di ridere quando sentì la sua mano poggiarsi sulla mia guancia, mi accarezzò dolcemente la guancia. Era diventato improvvisamente serio, mi guardava dritto negli occhi; erano più scuri del solito, cercai di decifrare quello sguardo, senza riuscirci. Il suo sguardo passò dai miei occhi alla mie labbra varie volte, non riuscivo a ragionare troppo stordita dall'alcol, si avvicinò lentamente a me "Stiles cosa st-" non feci in tempo a finire la frase che le sue labbra si scontrarono con le mie, sentivo ancora il sapore della vodka che avevamo bevuto prima; dopo un primo momento di sorpresa ricambiai il suo bacio. Era dolce e deciso allo stesso tempo, portai le mie mani sulle sue guance. Quando ci separammo eravamo entrambi senza fiato, poco dopo riprese a baciarmi. Ci fermammo solo quando sentì il mio stomaco sottosopra a causa della vodka, e non solo. Vomitai tutto quello che avevo nello stomaco dietro ad un cespuglio mentre Stiles mi teneva i capelli e mi massaggiava dolcemente la schiena.Il giorno dopo, ovviamente, feci finta di nulla e lui sembrava non ricordare nulla della sera prima. Non mi ero soffermata troppo su quello che era successo quella sera, può capitare tra due amici ubriachi.
"Va beh, sei cocciuta. Io vado a dormire, notte Auryn" "notte Ally" chiudo la telefonata e mi metto sotto le coperte sperando di non avere incubi.
STAI LEGGENDO
Chaos Is Comig - Stiles Stilinski
FanfictionTeen Wolf fan fiction Season 3 A-B Auryn appena torna da tre mesi di studi all'estero scopre che i suoi amici sono alle prese con una creatura che compie sacrifici umani, ma per sconfiggerla liberano un demone che scatenerà il caos per tutta Beaco...