Capitolo 11

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Entriamo nel seminterrato, di certo siamo i primi a farlo da parecchi anni, mi guardo intorno, sembra un normale seminterrato. "Stiles, cosa stavi cercando?" "quello" indica un segno sul muro, è un 5 scritto al contrario "Cosa significa?" "Se stesso" "Ottimo, e oltre a questo?" "Nient'altro, cerchiamo qualcosa tra i documenti" indica una pila di scatole vicino ad un divano, ci sediamo ed iniziamo a sfogliare tutti i documenti.

"Certo che in questo posto facevano delle cose orrende" dico inorridita guardando i documenti con dei disegni di procedure alquanto terrificanti, mi soffermo su una dove trapanano la testa ad un paziente "Questa descrive quello che diceva Oliver" Stiles la prende e la osserva "Non c'è da stupirsi che le persone non volessero venire qui" butta i fogli a terra "Qui non c'è niente" sbuffa "Controlli i segni?" mi chiede girandosi "Certo" si tira su la maglia, passo le dite sui pochi segni rimasti, fino a poco fa erano il doppio, stanno svanendo "Hai le mani gelate" lo sento ridacchiare "Scusa" gli tiro giù la maglia "Purtroppo qui sotto non hanno il riscaldamento, comunque i segni sono quasi spariti" Tra poco il Nogitsune potrà di nuovo impossessarsi di lui. Prende le mie mani e le tiene nelle sue, che al contrario delle mie sono bollenti "Sei un calorifero" ridacchia, stiamo in silenzio per un po' ma non mi dà fastidio, è piacevole "Ci pensi mai?" mi volto verso di lui confusa "A cosa?" "A come sarebbe la nostra vita senza dover lottare contro i lupi mannari o dei nogitsune" "Alcune cose accadono per una ragione, prima o poi saremmo comunque venuti a conoscenza delle creature che popolano Beacon Hills, siamo troppo curiosi e ficcanaso" ridaccio seguita da lui "però avrei preferito evitare il Nogitsune..." "questa volta non riesco proprio a capire come andrà a finire" guarda le nostre mani intrecciate e le stringe di più "Qualsiasi cosa accadrà riusciremo ad uscirne, lo sai ci riusciamo sempre" annuisco poco convinta, di solito combattiamo contro delle creature che però non conosciamo questa volta invece dovremo probabilmente sconfiggerne uno spirito che si impossesserà del nostro amico.

Iniziamo a ritirare i fogli quando sentiamo dei rumori, qualcuno sta scendendo; lascio cadere quelli che ho in mano e afferro Stiles per un braccio trascinandolo dietro ad uno stipite, in nostri corpi sono vicini, riesco a sentire il suo cuore battere più veloce e io stringo ancora le sue braccia. Cerca di dire qualcosa ma subito gli tappo la bocca con una mano, i passi si fanno sempre più vicini, anche lui li sente e mi porta ancora più vicino a sé, arrossisco sentendo le sue braccia che mi stringono i fianchi. Tengo le mani sul suo petto, mi sporgo leggermente per vedere se qualcuno sta entrando e vedo la porta semiaperta ed un figura maschile dietro. Mi nascondo nuovamente dietro la colonna e guardo Stiles che mi stava già guardando, tolgo la mia mano dalla sua bocca e mantengo lo sguardo fisso sui suoi occhi, la poca luce li rende più scuri del solito.

Distolgo lo sguardo, non è il momento di distrarsi e stare così vicina a lui lo rende molto difficile. "ragazzi, sono Oliver" sospiro di sollievo, se fosse stato uno dei controllori di sicuro non sarebbe finita bene. Mi stacco da Stiles che mi segue mentre che vado verso Oliver "cavolo, ci hai fatto prendere un infarto, come hai fatto ad uscire dall'isolamento?" dico mentre che si avvicina a noi. "diciamo che mi hanno aiutato" chi lo ha aiutato? Non l'ho visto parlare con nessun altro oltre noi. "Chi ti ha aiutato ad uscire?" Stiles mi porta dietro di sé appena vede che Oliver ha un mano uno dei teaser delle guardie, il suo viso è pallido e sudato; qualcosa non va "Oliver che vuoi fare?" sorride e scuote la testa "Solo quello che mi ha ordinato" e si fionda su di noi. Stiles mi spinge via e schiva Oliver "Scappa Auryn!" mi grida prima di venire colpito dal teaser e gridare dal dolore, devo trovare Malia, corro verso la porta e provo ad aprirla senza riuscirci, ha chiuso la porta a chiave.

Scappo da Oliver e cerco di arrivare a prendere uno dei tubi parsi per il seminterrato, ma lui è più veloce e appena ne afferro uno lui mi butta a terra e mi immobilizza mettendosi sopra di me, cerco di divincolarmi ma sembra essere più forte, in modo innaturale. Il suo sguardo è vuoto, come quello dei miei sogni, è stato il nogitsune ne sono certa.
Appena si avvicina con il teaser afferro saldamente il tubo e lo colpisco alla testa, riesco a togliermelo di dosso e vado subito da Stiles, è ancora a terra "coraggio Stiles, dobbiamo andarcene di qui" lo aiuto ad alzarsi e metto il suo braccio sulle spalle e gli cingo la vita per sorreggerlo, arriviamo alla porta e con il tubo rompo il vetro. Con il braccio evito i pezzi di vetro rotti e cerco di afferrare la maniglia, ma una scossa che parte dalla mia schiena mi blocca per poi cadere a terra dolorante, seguita da Stiles, sento le orecchie che fischiano e vedo sfocato deve aver alzato il voltaggio, sento una fitta al braccio e toccandolo sento qualcosa di umido e caldo, mi sono anche graffiata con i vetri. "Brutta stronza, certo che ne hai di forza. Peccato che non ne hai usata abbastanza" sento qualcosa che mi pizzica e le palpebre farsi pesanti, dopo poco perdo i sensi.

Mi sveglio sentendo delle voci, sono di Stiles e Oliver, muovo leggermente i polsi ma sono legati con delle cinghie come le mie gambe. La testa mi fa male come il resto del corpo, quelle scosse non mi hanno per niente bene. Apro gli occhi, anche Stiles è legato, come me "Oliver, cosa vuoi farci?" il ragazzo sbuffa "Niente, voglio solo che lui la smetta" si mette le mani in testa "mi sta facendo impazzire, continua a ripetere che deve farlo entrare" dice indicando Stiles, vuole impossessarsi definitivamente di lui, avere il pieno controllo, non può succedere. "Oliver, noi possiamo aiutarti" gli dice Stiles "Devi solo lasciarci andare e ti aiuteremo" scuote la testa freneticamente "Non capisci, lui mi ucciderà!" Inizia a camminare davanti a noi mentre stringe i suoi capelli con forza, ormai non riesce più a ragionare lucidamente. Il mio sguardo ricade su Stiles che mi sta già guardando preoccupato, non andrà a finire bene. "Non mi lasciate altra scelta" si ferma e prende di nuovo il teaser, gira una manopola "Lascialo entrare o io la friggo" si avvicina a me puntandomi il teaser, cerco di rompere le cinghie o almeno di allontanarmi da quel coso "Stiles, non lo ascol-" "Zitta!" vengo interrotta da una scarica di corrente, grido dal dolore. Quello stronzo l'ha puntato sulla ferita. "Fermo! Fermo!" grida Stiles, toglie il teaser dal mio braccio. Mi accascio sulla sedia esausta "Stiles...non farlo" sussurro "mi dispiace Auryn..." dopo poco sento le sue cinghie rompersi, il nogitsune ha vinto, è riuscito ad impossessarsi di Stiles. "Finalmente" lo guardo mentre si gira per osservare la stanza "Che facciamo di lei? La vuoi uccidere?" chiede Oliver, sembra preoccupato? Lui si volta verso di lui "Liberala" Oliver si fionda a liberarmi i polsi e le gambe, appena finisce gli tiro un pugno "questo era per le scosse" gli dico tenendomi la mano, lui si tiene il naso imprecando sottovoce "cavolo che male" venne raggiunto da Stiles che con un colpo lo fece finire a terra privo di sensi "cavolo se sei fastidioso" e si volta verso di me, ha uno sguardo glaciale, privo di emozioni; fa paura. Corro verso la porta seguita da lui, ma questa volta non riesco nemmeno ad arrivarci che mi spinge contro il muro, mettendosi davanti a me "Qualsiasi cosa credi di poter fare, noi ti sconfiggeremo, e faremo tornare Stiles" lo guardo cercando lasciare trasparire che sono spaventata a morte. Lui ride "è qui che ti sbagli riccioli d'oro" appena pronuncia quel soprannome rabbrividisco "Non chiamarmi così" "cerchi tanto di fare la dura, ma lo sappiamo entrambi che dentro sei spaventata a morte, ma questa volta non puoi fuggire chissà dove" "ho smesso di fuggire" gli tiro un pugno e corro verso la porta che questa volta riesco ad aprire "mossa sbagliata" lo sento dire mentre che cerco di fare le scale che portano alle celle il più velocemente possibile, devo riuscire a scappare da qui e raggiungere Scott. Riesco ad arrivare alle celle, ma lui è più veloce e mi butta a terra per poi scagliarmi contro il muro opposto. Cado a terra, la schiena mi fa malissimo e la testa mi pulsa; vedo di nuovo sfocato, probabilmente ho una commozione. Vedo le sue scarpe ma non riesco a muovermi "non la passerai liscia" sussurro "lo vedremo" poi chiudo gli occhi esausta e troppo dolorante.

Chaos Is Comig - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora