Nuvole, realtà, limbo☁️

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È un po' triste.

Gli sembra di camminare sopra le nuvole

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Gli sembra di camminare sopra le nuvole.

È una sensazione così nuova che ogni tanto deve fermarsi, guardarsi intorno e rendersi conto di chi è, di dov'è, di cosa lo circonda.

Non è stato come l'ultima volta.

Non ha alcun bruciore al petto, alcuno stomaco sotto sopra, non sente il cuore schizzargli via o la testa che gli scoppia dalla paura e dalla confusione.

Sente solo una maledetta e stordente pace.

Attorno a lui c'è solo verde, il cielo azzurro, il vento freddo e la piacevole sensazione di essere visto, finalmente.

Accolto.

Entra in casa e saluta suo padre con una pacca sulla spalla che indugia un po' più del solito, mentre piazza schiocchi di baci sulla guancia della nonna che la fa ridacchiare come una ragazzina.

Non sa neanche cosa gli abbiano detto in risposta e non sa se vuole davvero saperlo. Significherebbe tornare a connettersi davvero, di nuovo, completamente, con la realtà.

E fino a qualche ora fa, la realtà non era che uno dei suoi peggiori incubi.

La dovrebbe smettere, comunque, di essere così tanto catastrofico. Ancora una volta, ha capito che gli sarebbe bastato aspettare per poter sentire qualcosa di bello.

Sale le scale come se fluttuasse. È tanto leggero che il legno non cigola e il corrimano non sa neanche cosa sia. Non riesce neanche a rendersi conto se la porta della sua - della loro - camera sia aperta, sa solo che quando apre quella del bagno vi trova Manuel seduto sulla vasca, con lo sguardo perso nel vuoto.

"Oh, ti sei incantato?"

Manuel viene scaraventato di nuovo nella realtà da quella voce dolcissima.

Credeva di essersi perso, fino a quel momento, nell'ennesimo limbo di confusione.

L'ha confessato quella mattina a Simone in un sussurro e, dopo ore dall'accaduto, non sa neanche perché l'abbia fatto. Sa solo che l'ha sentito fuoriuscire come se glielo dovesse, come se da quando gli avesse promesso sincerità tutto ciò si fosse esteso a qualsiasi campo del loro rapporto, anche quello sepolto, apparentemente dimenticato.

Probabilmente s'aspettava qualche reazione, uno scoppio, l'implosione dell'universo intero, eppure non c'era stato niente.

Solo un e com'è stato?

Non gli aveva risposto.

Non avrebbe saputo cosa dire.

Tutto il contrario dell'ultima volta in cui sapeva esattamente cosa dire ma non avrebbe mai trovato il coraggio di dirlo.

Ne avrebbe fatto un elenco infinito, forse, di sensazioni provate, e sarebbero comunque state numericamente di più dei motivi per cui noi avrebbe dovuto provarle.

E capirò se capirai che è per sempre | Prompt Simuel 📂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora