Simone se lo sbuccia mentre la sua classe gioca a basket e lui prova a ostacolare Manuel che fa l'ennesimo canestro. Salta in un modo pericoloso e cade a terra quasi senza rischi, se non fosse per il ginocchio sbucciato che comincia a bruciargli tantissimo dopo qualche secondo.
«Mimmo!» appena Manuel sente la voce del professore di ginnastica pronunciare quel nome drizza le orecchie. «Aiuti Simone con il ginocchio, per favore?»
E, non avendo ancora capito cosa ci faccia lì con loro invece di essere in biblioteca a fare ciò che gli è stato assegnato, abbandona il campo in fretta e furia, seguendo Simone che zoppica. «Ce penso io, prof, tanto adesso manca 'n giocatore a entrambe le squadre.»
Mimmo non ce l'ha neanche il tempo di ribattere, mentre Simone entra nello spogliatoio e di butta sulla panchina alzando gli occhi al cielo.
«Quando la smetterai?»
Manuel, nervoso, geloso, arrabbiato, traffica con la cassetta del pronto soccorso, inginocchiandosi poi davanti a Simone dopo aver raccattato l'occorrente.
«Quando quello avrà smesso di mangiarti con gli occhi.»
Simone ridacchia, sfregandosi la fronte. «Non l'ha fatto solo con gli occhi.»
Non è un caso che, dopo quell'affermazione, dell'acqua ossigenata coli diretta sulla ferita di Simone.
«Ahi-Manuel! Ma ti sei rincoglionito?»
«Meglio rapido e indolore che lento e sofferente.»
«O magari avrei preferito un po' di delicatezza?»
«Nessuno m'ha insegnato a farlo diversamente Simo', non è colpa mia.»
«Stiamo ancora parlando dell'acqua ossigenata, Manuel?»
Manuel boccheggia e no, probabilmente lo
a risposta è no. Ma non riesce a darla.Continua la medicazione in silenzio, guardando con la coda dell'occhio le micro espressioni sofferenti di Simone. «Brucia ancora?» gli chiede, mostrando una lieve preoccupazione.
Simone sospira, mentre guarda il viso corrucciato - ma sempre perfetto - dell'altro. «Un po'.»
Manuel gli accarezza leggermente il polpaccio, prima di sporgersi e lasciare un piccolo bacio sul ginocchio, proprio sotto la ferita, delicato, dolce, ma potente allo stesso tempo.
«C-che fai?» balbetta Simone, sentendosi andare a fuoco, che quello è un volto di Manuel che non aveva mai visto prima e che non pensava avrebbe mai avuto il privilegio di vedere.
Manuel scrolla le spalle. «Che ne sai, magari la storia sui bacini funziona.» dice, prima di rimettersi in piedi, lasciargli una carezza sulla coscia esterna e fuggire via dallo spogliatoio, lasciando Simone con più farfalle nello stomaco di quante ne abbia mai avute prima.
![](https://img.wattpad.com/cover/347758284-288-k379676.jpg)
STAI LEGGENDO
E capirò se capirai che è per sempre | Prompt Simuel 📂
FanfictionRaccolta di OS ispirate ai piccoli prompt richiesti da voi su CC [https://curiouscat.live/uolftreno]. #SimuelCanon