𝑬 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒄'𝒉𝒐 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒕𝒐. 𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒔𝒕𝒖𝒑𝒊𝒅𝒐.
🥀 𝑽𝒊𝒌𝒕𝒐𝒓 🥀
Evelyn.
Dal momento in cui l'ho vista avevo capito che lei era diversa in qualche maniera. Si comportava normalmente, ma era solo una facciata e io di maschere ne sapevo anche fin troppo.
Il fratello era un ladro, ma lei non riusciva a concepire quell'idea e aveva pretesto pure delle scuse. Da me le poteva anche sognarsele, era suo fratello che doveva chiedere scusa a me.
Era una stupida. Offrirsi al posto di quell'idiota di suo fratello era stata una cosa insensata e sconsiderata.
Era entrata nel mio castello e si era diretta subito verso le segrete, come se sapesse esattamente dove si trovasse il fratello. Quel fatto mi aveva incuriosito e mi aveva messo sull'allerta, non mi fidavo di quella donna.
Avevo passato anni senza nessuno con cui parlare tranne una domestica e suo figlio. Evelyn era la prima estranea dopo secoli e non sapevo più come comportarmi, cosa dire o cosa fare.
«Dovreste trattarla con più gentilezza» mi voltai verso la signora Petrov e non risposi.
«Potrebbe essere-».
«Lo so. Ci avevo già pensato» la interruppi brusco.
Lei mi guardò scuotendo la testa e sospirò. «Restando qui a rimuginare, Signore, non otterrà nulla. Deve agire.»
La guardai freddamente. «Non mi dica cosa fare.»
Abituata al mio comportamento, la governante non fece una piega e continuò a spolverare i soprammobili e i libri.
Agire? Dovrei agire facendo cosa esattamente?
«Cosa dovrei fare?» Accidenti. Non ero riuscito a non porre la domanda a quella donna. Questa, infatti, sorrise, come se avesse sempre saputo che non avrei resistito.
«Se è lei quella lei allora, vi consiglio, Signore, di capire quali siano i suoi interessi, passare del tempo con lei, essere cortese...». La fermai prima che potesse innervosirmi più di quanto non lo fossi già.
Mi alzai e la guardai male quando provò ad aggiungere qualche altra cosa. «... E non fate quello sguardo» mi rimproverò.
«Quale sguardo?» La governante sorrise di nuovo e continuò il suo lavoro, senza rispondermi.
Insopportabile.
Uscii da quella stanza e dal castello, dirigendomi così verso i giardini.
Camminai tra gli alberi, le siepi ed entrai nel labirinto. E lì, proprio al centro, tra tutte quelle siepi, notai una chioma bionda ormai scolpita nella mia mente da un paio di giorni. Si trovava sotto il piccolo gazebo ricoperto da rose bianche e indossava sempre quegli strani vestiti che indossavano in questo nuovo secolo. E quei pantaloni le evidenziavano tutto, cazzo.
Vidi che muoveva la bocca, quelle bellissime labbra che avevo già notato la prima volta che l'ho vista, stava parlando da sola. Nella mia vita avevo incontrato moltissime persone che parlavano ad alta voce senza pensare, ma da lei questa cosa mi sorprese.
«Perché diamine mi trovo ancora qui?» Parole blasfeme. Le donne altolocate del mio secolo non avrebbero mai osato pronunciarle.
Evelyn andava avanti e indietro e parlava a raffica. «Sarei dovuta partire con Cody e lasciarmi alle spalle questo strano posto e quello strano Signore delle Tenebre.»
Signore delle Tenebre? Questo epiteto mi era nuovo. Sorrisi, divertito dal coraggio di quella donna, sembrava che niente la spaventasse.
«Ah ah. Non cenerò mai con quell'arrogante di prima categoria.» La giovane annuì e si sedette, sospirando, come se fosse esausta. Rimasi a guardarla, a spiarla, mi affascinava osservarla, dovevo ammetterlo.
Non disse più una sola parola, stette in silenzio e chiuse gli occhi, come addormentata. Colsi quel momento per analizzare ogni suo piccolo dettaglio: i capelli biondi, che sembravano morbidi e setosi, chissà come sarebbero a contatto delle sue mani; aveva il viso pallido, sembrava che la sua pelle non stesse spesso a contatto con la luce del sole; gli occhi grandi, ora chiusi, erano di una sfumatura di azzurro brillante; il naso all'insù e la bocca di una tonalità di rosa molto scuro, era seducente e mi invitava a baciarla... Dio, quant'era che non vedeva una donna così da vicino! Ed Evelyn era una donna davvero molto bella.
Scossi la testa, cercando di allontanare quei pensieri viziosi che iniziavano ad affollarmi la mente. Non sapevo nulla di lei e poteva nascondere qualsiasi cosa.
Proprio in quel momento, mentre tentavo di aggiustarmi i pantaloni, Evelyn riaprì gli occhi ed esclamò: «C'è qualcuno? Giuro che se sei quel bastardo di un Signore del castello...». Inarcai un sopracciglio, quella debole donna aveva avuto il coraggio di insultarlo? Ma non uscii alla scoperto, non le avrei dato la soddisfazione di aver avuto ragione.
«Accidenti, mi era davvero sembrato di sentire qualcosa» mormorò lei, alzandosi. Mi allontani giusto in tempo, prima che potesse scorgermi. «Sto diventando fin troppo paranoica» continuò la donna mentre procedeva verso il castello a passi spediti.
Sospirai. Ero proprio un codardo.
A passi lenti e misurati raggiunsi il palazzo e salii le scale per rinchiudermi in camera mia e starci il più possibile.
Non feci neanche il primo scalino che Evelyn mi raggiunse, ci guardammo senza dire niente. Poi, volsi il viso dall'altra parte e fece i primi due scalini. «Non ti hanno insegnato a dire un saluto alle persone, quando ci si incontra?» Mi fermai e mi voltai di nuovo verso di lei, sembrava... infastidita.
Da me. La cosa mi fece quasi sorridere.
«Cos'è ora quella faccia? Ti prendi gioco di me, Uomo delle rose?» Quella donna trovava epiteti ovunque per la mia persona.
«No, sei solo...» Non trovavo il termine giusto. Diversa? Strana? Fuori dal comune? Bellissima?
«Sono solo...?»
«Particolare.»
La lasciai lì, senza nemmeno godermi la strana espressione che aveva sul viso.
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Angolo autrice ✍🏻
Buon anno!! 🎆 Come state? È da un po' di tempo che non pubblico e mi dispiace moltissimo per questo.
Spero almeno che il capitolo dal punto di vista di Viktor vi sia piaciuto e che vi abbia un po' incuriosito. 👀
Il padrone del castello ora ha una nuova ossessione e porta il nome di Evelyn... Secondo voi cosa può accadere adesso? 🤔
Tornerò il prima possibile con il nuovo capitolo, ma ho i miei dubbi sulle tempistiche. 😩
A presto,
La Cappellaia Matta 🎩
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𝑳𝒂 𝑴𝒂𝒍𝒆𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒐𝒔𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒊𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆
ParanormalTerzo capitolo della saga 𝑻𝒉𝒆 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔 𝒐𝒇 𝑫𝒂𝒓𝒌𝒏𝒆𝒔𝒔 Evelyn Foster, Principessa vampira, è partita per una remota regione della Russia alla ricerca di un Re che avrebbe poi convinto affinché diventasse loro alleato. Lei è adatta p...