𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟎

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𝑵𝒐𝒏 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒊'

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𝑵𝒐𝒏 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒊'.


❦ 𝑬𝒗𝒆𝒍𝒚𝒏 ❦

Sapevo che c'era qualcosa di strano in quell'uomo. Il mio istinto non si era arrugginito come invece pensavo e ora volevo andare a fondo della questione.

L'avevo visto. Avevo osservato la sua perdita del controllo, come avevo fatto a non capire prima che faceva parte del mio mondo non ne avevo idea.

Viktor aveva gli artigli, era più forte di un umano normale e il suo viso non era lo stesso di prima: era un concentrato di violenza e crudeltà. Incuteva terrore, ma non riuscivo a distogliere lo sguardo.

Ma se non era umano, e di sicuro non era un vampiro, cos'era?

Non era uno stregone, non era un vampiro, non era niente di ciò che io conoscevo. In secoli di tutta la mia esistenza non avevo mai visto niente di simile.

E non avevo nemmeno mai visto un corpo segnato da una tale cicatrice che percorreva tutto il corpo di Viktor. Era solo una, ma ti catturava l'occhio.

Si era spogliato davanti a me contro il suo reale desiderio di rimanere vestito e ora ne capivo il motivo. Evitava di guardarmi in faccia e mi parlava malamente come per cacciarmi via, purtroppo per lui non mi conosceva e quindi non sapeva che ero più determinata di un cavallo.

«Cosa siete in realtà?» gli avevo domandato e lui mi aveva totalmente ignorata, rendendomi ancora più sospettosa.

«Non volete rispondermi? Allora dovrò dedurre che siete inumano e potreste uccidermi in qualsiasi momento.» Non era vero. Stavo solo recitando la mia parte da umana che temeva per la sua vita.

Qualcosa nel suo sguardo di ghiaccio mi fece credere che forse non sapevo tutto e in effetti era vero. Tutta questa storia non la capivo, non sapevo da dove cominciare per trovare le risposte che cercavo.

Tornò Vera con panni, fasce e medicinali. Osservai le ferite di Viktor e notai che non si erano rimarginate da sole: non era un licantropo.

Merda. Avevo visto il sangue e ora feci caso al suo odore delizioso...

No, non potevo perdere il controllo proprio ora. Ma cazzo se non era allettante l'idea di mettermi su di lui e morderlo, bevendo il suo sangue.

Scossi la testa provando a scacciare quei pensieri languidi.

«Qualcosa che non va, Skuchat'

𝑳𝒂 𝑴𝒂𝒍𝒆𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒐𝒔𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒊𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora