𝑬' 𝒖𝒏 𝒗𝒊𝒍𝒍𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒐, 𝑩𝒆𝒍𝒍𝒆.
𝑨𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂' 𝒆' 𝒓𝒊𝒔𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒂.
❦ 𝑬𝒗𝒆𝒍𝒚𝒏 ❦
La Russia era un paese affascinante, soprattutto il nord, dove non c'era quasi nessuno e la caccia era più libera. A novembre, poi, la neve era già calata da un pezzo e gli umani, se non coperti abbastanza, morivano congelati. Per fortuna io non ero umana.
Guardai fuori dal finestrino e vidi un cartello che indicava la cittadina dove eravamo diretti io e mio fratello: цитадель.
«Siamo arrivati» dissi quasi con malavoglia e mi voltai verso mio fratello, Cody.
«Com'è isolato questo posto, sembra disabitato» le sue parole erano vere, tutto di quel luogo non dava segni di vita.
L' auto si fermò davanti a una locanda. Mentre io scendevo dalla macchina Cody pagò l'autista lasciandogli una notevole mancia; potevo sentire i pensieri dell'umano come se fossero i miei: era curioso su chi fossimo, era sospettoso e per lui eravamo gente ricca, gente strana.
L'impatto con l'aria fredda non sortì alcun effetto su di me, ero insensibile a qualsiasi sensazione di caldo o di freddo. Ero, come dire... morta.
«Eccoci qui» disse mio fratello tenendo i bagagli in mano. «Dalle prime impressioni non credo che riusciremo a trovare qualcuno che possa aiutarci qui in città.»
Sorrisi. «Le prime impressioni sono sempre sbagliate, fratellino.» Mi avviai verso l'entrata e nuove voci si affollarono nella mia mente.
Dietro la piccola reception c'era un'anziana signora, i suoi pensieri erano per la maggior parte riguardarti la sua artrosi e i suoi continui dolori. Due uomini, invece, si trovavano al bar dall'altra parte dell'ingresso: uno era ubriaco e pensava ai suoi problemi economici e al divorzio con la moglie, l'altro era molto preso dalla fantasia di fare sesso con la donna con cui aveva passato una notte di passione.
Le menti per me non avevano segreti. Ogni singolo pensiero, anche nascosto, io lo vedevo e lo sentivo come mio.
Sapevo che quello che facevo era considerata una violazione della privacy, ma io non avevo alcun controllo sul mio potere. Era lui a controllare me.
«Cosa posso fare per voi?» chiese la donna con un sorriso tirato.
«Vorremmo due stanze, una per me e una per mia sorella» con un sorriso smagliante Cody riusciva a tranquillizzare qualsiasi persona. Era un talento innato, il suo.
La donna, infatti, sorrise in modo più convincente e gli porse le due chiavi. «Siete qui per qualche motivo in particolare?»
«Ci piacciono i posti poco visitati, sono i più belli e pieni di sorprese.» La scusa che usavo era sempre quella e non cambiava mai. Ormai questa vita per me era diventata noiosa.
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𝑳𝒂 𝑴𝒂𝒍𝒆𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒐𝒔𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒊𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆
ParanormalTerzo capitolo della saga 𝑻𝒉𝒆 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔 𝒐𝒇 𝑫𝒂𝒓𝒌𝒏𝒆𝒔𝒔 Evelyn Foster, Principessa vampira, è partita per una remota regione della Russia alla ricerca di un Re che avrebbe poi convinto affinché diventasse loro alleato. Lei è adatta p...