Terzo capitolo della saga 𝑻𝒉𝒆 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔 𝒐𝒇 𝑫𝒂𝒓𝒌𝒏𝒆𝒔𝒔
Evelyn Foster, Principessa vampira, è partita per una remota regione della Russia alla ricerca di un Re che avrebbe poi convinto affinché diventasse loro alleato.
Lei è adatta p...
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𝑵𝒐𝒏 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒊'...
❦ 𝑬𝒗𝒆𝒍𝒚𝒏 ❦
Credo di aver avuto il miglior orgasmo della mia vita. Questo era stato il mio pensiero dopo quello che era successo e le ci era voluto un po' prima di articolarne uno sensato.
Aveva trovato un modo per far parlare di più Viktor e non le dispiaceva nemmeno un po' che fosse quello, anzi. Non aveva avuto torto quando aveva detto che sapeva come soddisfare una donna, era abilissimo.
Ma quando gli proposto di continuare facendo qualcosa di più l'ho visto esitare e alla fine ha rifiutato. Perché? Lo vedevo io, che era eccitato tanto quanto me, eppure sembrava deciso a non voler fare sesso con me.
«No? Perché?» gli chiesi a parole, ancora nuda seduta sulla sua scrivania e non mi vergognavo di ciò.
«Non è che non voglio.»
«Questo lo so, si vede» lo interruppi e gli indicai il pacco.
Viktor mi lanciò un'occhiata per farmi capire di lasciarlo parlare. «Io voglio aspettare.»
«Aspettare? Aspettare cosa? Un segno divino, forse?» Non capivo proprio cosa lo portava a tale decisione.
«Vuoi la verità?» E me lo domanda pure.
«Certo.»
Lui sospirò. «Non ti conosco ancora e non so se fidarmi.»
Scherzava, altrimenti non si spiegava. «Mi hai appena procurato un orgasmo!»
«E se vuoi te ne procurerò altri, ma non faremo sesso.» Quest'uomo mi avrebbe fatto impazzire, ne ero certa.
«Non ti capisco proprio. È solo sesso.»
Si alzò e mi sormontò con la sua altezza approfittando del fatto che ero ancora seduta. «Infatti. Quando capirai che non è così allora ti dirò di sì.» E uscì lasciandomi lì nuda e sola.
Mi rivestii con calma, occupando il più possibile il suo studio solo per fargli un dispetto e poi uscii.
Non avevo voglia di fare nulla, volevo solamente dimenticarmi di lui. Non credevo, però, che sarebbe stato così difficile. Era in ogni mio pensiero e ciò mi indispettiva.
Beh, se lui non voleva non sapeva cosa si perdeva. La modestia? Sopravvalutata. Ma se pensavo questo allora perché continuavo a tormentarmi con questa storia? Cosa mi prendeva?
