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I'm dreamin' of all the possibilities.
I'm kissing all over your body my Nefertiti.

Non ho mai capito le dinamiche del tennis, nonostante i miei genitori, dei folli ed eccentrici milionari, fossero i migliori allenatori in circolazione. Fedeli amici di John McEnroe, accoglievano in casa, una volta l'anno, l'atleta sul quale avrebbero puntato tutto. Fin da quando ho ricordo, non sono mai esisti momenti in famiglia, perché c'era sempre qualche ragazzo in giro per casa mia. Solitamente i miei genitori tendevano a scegliere atleti giovani, che potevano plasmare a loro somiglianza.

Nonostante sia cresciuta con dei tennisti, ho sempre preferito altri sport, quali il nuoto, il basket oppure l'equitazione. Fin da piccola, ho sempre amato vedere i giornalisti che interrogavano gli sportivi, scavando a fondo nelle loro storie e nelle tecniche da loro usate. Inoltre, intervistavo i miei pupazzi e mi scrivevo le loro ipotetiche risposte su un taccuino. Mi sono sempre appassionata al mondo sportivo, nonostante le mie doti atletiche fossero pari a quelle di un bradipo.

I miei genitori, fin da quando avevo imparato a camminare, mi avevano spinto in tutti i modi all'interno del mondo dello sport, indirizzandomi al tennis, naturalmente. Ma ho sempre dimostrato una certa inclinazione per il ruolo di scalda panca piuttosto che da atleta. Anche nel supporto emotivo non ero male.

Sono cresciuta influenzata dai soldi e dalla possibilità di ottenere tutto con il solo schiocco di dita. Ho ottenuto con facilità un lavoro da giornalista per una casa editrice specializzata nella cronaca sportiva. Non ho mai conosciuto una realtà diversa dalla mia.

Nella mia vita molti sono stati i ragazzi che hanno occupato un posto importante nel mio cuore, o meglio, nel mio letto. A diciassette anni, Joe fu il primo atleta di cui mi presi una cotta. Un ventiduenne alto, muscoloso, biondo e con degli occhi azzurri da far girare la testa a tutte. Vederlo tutti i giorni girare per casa mia senza degnarmi di uno sguardo era snervante. Una sera, durante una cena, avvertii la sua mano sulla mia gamba, e quando dissi che dovevo andare in bagno, Joe mi seguii. E solo le mura di camera mia sanno cosa successe in quei dieci minuti.

Dopo Joe, seguirono Michael, Hunter e Samuel. Tra me e loro c'era solo sesso, nulla che andasse oltre, nonostante avessi provato ad instaurare un legame più profondo, oltre l'attrazione fisica. Dalle mie amiche ero stata considerata come una facile, che si portava a letto il primo ragazzo che le passava davanti. E da una parte era vero, i ragazzi con cui feci sesso erano tutti coloro che i miei genitori portavano a casa, ma non lo facevo solo per divertimento.

Sentivo il bisogno che qualcuno mi apprezzasse, che fosse per delle qualità fisiche o meno, non mi importava. Volevo che qualcuno mostrasse interessi nei miei confronti, non perché lo necessitavo per vanto o per omologarmi alle ragazze della mia età, ma per una questione di mancanza di attenzione, che colmavo in quel modo.

Se i miei genitori avessero saputo che, a parer mio, gli ultimi atleti si erano rivelati non solo molto bravi nel tennis ma anche in altre prestazioni fisiche, probabilmente mi avrebbero cacciata di casa.

E se avessero saputo che in quel momento un altro paio di mani delicate mi stavano accarezzando la schiena, ricoperta da una misera felpa nera, mi avrebbero come minimo uccisa.

Il vento freddo della sera mi solleticava il collo, scoperto dai capelli, che erano legati in una coda alta. Avevo la pelle d'oca dal freddo, ma le sue labbra sulle mie mi facevano scordare quella sensazione gelida. Eravamo in piedi, sul porticato di casa sua, una villetta bianca con un piccolo giardino.

Il ragazzo, di cui non sapevo ancora il nome, si staccò dal bacio, con le labbra lucide e gli occhi, illuminati dalla lucina appesa, colmi di desiderio. - Devo cercare le chiavi, aspetta - mi disse, staccando le sue mani dal mio corpo, per trafficare nelle tasche del suo giacchino nero in pelle, sopra ad una maglietta bianca aderente al punto giusto.

Curls in the darkness || Riccioli nell'oscurità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora