9 capitolo

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Andai nello stanzino delle scope e incominciai a metterlo sotto e sopra per trovare il secondo biglietto. Quelle parole erano bellissime, e il pezzo di carta profumava di dopobarba.

"Mi hai rubato il cuore:la tua sincerità, la tua bellezza il tuo modo di fare..mi hanno fatto innamorare di te.
Esci dal locale e segui le frecce disegnate sul suolo."

Cristo. Non ci potevo credere erano un paio di mesi che ero a New York e già avevo uno spasimante,era il gesto più carino che un ragazzo aveva mai fatto per me. Come una lesa celebrata guardavo le frecce disegnate con del gesso bianco tenendomi stretti i biglietti e le persone mi fissavano come se non avessero visto mai una ragazza camminare..mha . Le frecce mi portarono fino all'entrata di un museo dove un signore, stempiato , i capelli "leccati dalla emmh vacca" e oe mani squamose, che lavorava nella struttura mi chiese il nome.
"Emmh signorina, c'è bisogno di un biglietto per entrare dentro. Mi può dire come si chiama?"
Prese una penna e un foglio.
"Martina G.."
Mi fermò.
"Ohh si certo, certo già è tutto pagato. Prego, entri"
Disse togliendo la cintura blu che teneva separato il museo dall'ingresso, lo ringraziai e al centro della stanza trovai un altro biglietto.

"Goditi la visita al museo. Spero ti piaccia e che ti diverti. Io voglio solo vederti felice per il resto non mi interessa.
Fai un giro del museo."

Una guida mi si avvicinò. Una signora, emmhh brutta. Era bassina i capelli grigi e bianchi legati in uno chignon fatto male,in viso aveva dei nei con dei piccoli peletti sopra, gli occhi piccoli neri sovraincerchiati da degli occhiali a fondo di bottiglia alla John Lennon,aveva la tenuta del museo, sembrava un'hostess, assomigliava alla signotina Rottermeier, ahh che bella Heidi. Comunque, mi pose la mano sulla spalla evidenziando le sue unghie giallognole.

"Signorina ,per favore si metta in coda con gli altri turisti"
Disse sorridendomi. Io obbedii, in fondo un pò di cultura non mi avrebbe fatto male.

" Il Metropolitan Museum è il più importante museo di New York e uno dei più importanti al mondo. La collezione permanente del Met contiene più di due milioni di opere d'arte, suddivise in diciannove sezioni.
Sono permanentemente esposte opere risalenti all'antichità classica e all'antico Egitto, dipinti e sculture di quasi tutti i più grandi maestri Europei. e una vasta collezione di arte statunitense e moderna." Disse la guida indirizzando le mani al cielo.
"Il Met possiede anche una notevole quantità di opere d'arte africane, asiatiche, dell'Oceania, bizantine e islamiche.
Il museo ospita anche delle collezioni enciclopediche di strumenti musicali, abiti e accessori d'epoca e armi ed armature antiche provenienti da tutto il mondo." Si vantava.

I turisti guardavano la guida ma non sapendo parlare molto bene l'inglese si guardavano spaesati l'un l'altro.

Durante la visita del museo avvistai un altro biglietto su un vaso, probabilmente egiziano.
Cercai di non farmi vedere perche era , ovviamente, vietato toccare i reperti.
Arrivai davanti al vaso, presi il bigliettino e un allarme suonò.
Un tizio della security, alto, di colore, grosso...insomma sembrava Quirby di Zac e Cody sul ponte di comando, si avvicinò e senza lasciare che io spiegassi il malinteso mi buttò fuori dal retro.
L'importante è che avevo il bigliettino.

"Ti sei fatta buttare fuori! Ma non ti preoccupare. Davanti a te ci sono altre frecce seguile."

Cos'è una caccia al tesoro?!
Dissi tra me e me buttando le mani al cielo.

Seguii le frecce fino ad un punto cieco. Non c'erano vie d'uscita, potevo solo tornare indietro.
Ma quando mi stavo per avviare notai una piccola freccetta che indicava il muro.

Vuole che scavalco. Pensai

Misi il piede su uno scatolo vicino ma non mi accorsi che era vuoto e quindi caddi come una pera cotta sbattendo il mio sedere sull'asfalto.
Cercai di arrampicarmi direttamente sul muro, ma era impossibile.
Cercai di saltare per arrivare all'apice del muro, ma era troppo alto.
Alla fine trovai una corda corta che legai ad un pezzo di ferro per farmi da sosteggo e scalare il muro.
Mi ritrovai all'entrata del museo.
Cercai di noi lanciare male parole hai passanti. E andai avanti continuai a seguire le freccie, alla fine trovai un altro biglietto vicino ad un cassonetto della spazzatura, verde mela, lo presi.

"Girati ed entra in quel tunnel"

Misi il bigliettino nella mia borsa estiva
della Louise Vuitton e incominciai a camminare verso il tunnel; era tutto buio,non si vedeva niente solo il nero dell'oscurità, e si sentiva puzza di fognature.
Alla fine vidi una luce. O stavo per morire investita da una macchina...o stavo per morire investita da una macchina. Logico.
Ma era troppo lenta quella luce per poter essere una macchina. Cercai di
avvicinarmi il più possibile sgranando gli occhi per vederci meglio.
Sembravo una maniaca, ma poco mi importava .
Questa si avvicinava sempre di più a me.
E quando mi accorsi di cosa avere davanti gli occhi, portai le mie mani sulla bocca lasciando cadere una lacrima di compassione.
Davanti a me un vaso con dentro un mazzo enorme di rose rosse e in mezzo hai fiori un bigliettino.

"Io ti amo"

Il mio cuore si sciolse. E mi guardai in torno per vedere chi era l'artefice di quel gesto.
Ma non vidi nessuno.

Ragazzee che ve ne pare come capitolo?
Vi piace? Se la risposta è si u.u ah lummate (accendete) la stellinaa :)
Continuo a 30★

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