Rivelazione

21 1 0
                                    

André aveva preso le mie difese: nonostante i suoi doveri e il fatto che non lo avevo pronunciato,mi aveva fatto ottenere il diritto di asilo.
Ci pensavo e lo osservavo da lontano mentre se ne andava. Si era formato un lieve sorriso sulle mie labbra,aveva fatto un gesto carino,anche se ci eravamo presentati qualche attimo fa.
Ero rimasta di nuovo sola,o almeno così sembrava,quando all' improvviso qualcuno mi afferrò il braccio destro e con la forza lo mantenne dietro la schiena.
Mi spaventai moltissimo,girai lo sguardo a destra e vidi lui: Frollo.
Cosa ci faceva ancora qui?! Non era uscito dalla cattedrale!?
Poi ebbi un lampo di genio e capii che si era nascosto dietro il pilastro per non farsi vedere dall'Arcidiacono.
Nel frattempo aveva messo l'altra mano sulla mia spalla sinistra per tenermi ferma e potevo quasi sentire il suo fiato sul collo da quanto eravamo vicini.
Provai allora a dimenarmi.

Frollo: "Credi di avermi messo nel sacco,ma io sono un uomo paziente...e gli zingari non vivono bene circondati da muri di pietra!"

Disse parlando più forte nel mio orecchio.
Alzai gli occhi al cielo...quando rielaborai le sue parole nella mia mente.

Federica: "Zingari? Ma io non sono-"

Non riuscii a terminare la frase che Frollo posò la testa sui miei capelli per odorarli.

Federica: "Che cosa state facendo?"Frollo: "Stavo solo immaginando una corda intorno a questo bellissimo collo"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Federica: "Che cosa state facendo?"
Frollo: "Stavo solo immaginando una corda intorno a questo bellissimo collo".

Disse mettendo la mano che bloccava la spalla attorno al mio collo, come per ammirarlo e toccarlo.
Ma non era una stretta,era un tocco quasi gentile,delicato.
Di sicuro non voleva una corda attorno al mio collo...almeno in quel momento,voleva altro.
Scattò il mio istinto: per liberarmi gli tirai una gomitata in pancia e feci una piroetta per staccarmi dalla presa.

Federica: "So che cosa immaginavate!"

Frollo si staccò e una volta fermo fece un sorriso malizioso.

Frollo: "Che strega astuta, è tipico della tua razza contorcere la verità,annebbiare la mente con pensieri sacrileghi".

Razza? Ma quale razza? Di cosa stava parlando?
Lo guardai disgustata,fino a quando non si girò per raggiungere la porta.

Frollo: "Bene,non importa."

Disse muovendo le mani.

Frollo: "Ti sei scelta una magnifica prigione...ma è pure sempre una prigione. Metti un solo piede fuori,e sei mia!"

Sbatté il portone. Era tutto finito,almeno per ora.
Ero tutta tremolante,mi batteva fortissimo il cuore,era stato uno shock.
Ma allo stesso tempo,ero arrossita!? Perché!? Di solito divento rossa quando ho ansia...oppure quando vedo Andrea...non era mai successo con qualcun'altro.
Pensai alle sue mani: erano eleganti,curate e si vedeva che c'era classe nel modo in cui le muoveva.

Animae duae, animus unusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora