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Erano passate quasi tre settimane dall'arrivo di Layla a Crescent Beach

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Erano passate quasi tre settimane dall'arrivo di Layla a Crescent Beach. Due di queste in cui aveva procrastinato la sistemazione di tutte le sue cianfrusaglie ma alla fine, dopo quasi un mese, aveva sistemato tutte le sue cose, messo tutti i libri nelle due librerie e nelle mensole che Reid le aveva comprato e appeso qualche poster e foto che aveva ordinato su internet qualche giorno dopo il suo arrivo. Reid l'aveva viziata tantissimo, tanto da prenderle una carta prepagata con cui poter comprarsi le cose anche sui siti web. Come promesso le aveva comprato un nuovo telefono e, per viziarla ancora un po' di più, un computer. Layla aveva cercato di dissuaderlo da quell'idea ma Reid non aveva sentito ragioni.

I tipi del Brenda's, da quella sera, non li aveva più visti. Mevon invece, era passato spesso. Lo aveva trovato simpatico ma per la maggior parte delle volte aveva lasciato i due uomini soli, rintanandosi in camera a disegnare.

Amava disegnare ed era anche parecchio brava.

Layla sospirò pesantemente prima di guardare per l'ultima volta il suo vecchio account Instagram. I direct erano pieni di insulti verso di lei nonostante non fosse più in quella scuola o a Detroit. A quanto pare la gente era così cattiva da continuare anche se lei non era più presente in quella città.

Dopo un'ultima occhiata alla sua home page disattivò l'account. Lanciò il cellulare accanto a sé e si asciugò lacrima che le aveva rigato il viso. Fissò fuori dalla finestra il giardino con l'erba ancora alta. Reid lì non l'aveva ancora tagliata.

Scosse la testa e si avviò sulla scrivania, dove prese il portatile. E dopo qualche secondo di esitazione creò un nuovo account Instagram. Privato e con un nickname irriconoscibile.

In realtà, non le importava molto dei follower ma voleva un posto dove postare tutto quello che le pareva, soprattutto senza ricevere insulti. Fece tutti i passaggi e poi effettuò l'accesso dal telefono.

Sospirò per la millesima volta nel giro di dieci minuti, passandosi le mani sul volto e sussultò quando Reid spalancò la porta ''Merda mi dispiace, devo imparare a bussare'' affermò mortificato.

''Non fa nulla'' mormorò Layla ''Che succede?'' gli domandò poi. Reid la fissò qualche secondo ''Stai bene, piccola?'' domandò entrando definitivamente nella stanza. Si sedette sul letto. Layla annuì lentamente.
''Che ti serviva?'' gli domandò, volendo sviare il discorso. Reid l'aveva capito bene e per quanto volesse indagare capì che non era il caso.
''I ragazzi del bar al posto di fare avevano di passare la giornata al mare e cenare lì. C'è un ottimo chiosco che fa pesce. Che ne dici?'' le domandò.

L'idea di andare al mare in realtà le piaceva molto ma questo voleva dire mettersi il costume, togliere la maglia e fare vedere a tutti la cicatrice. Non era affatto pronta a farlo. Non riusciva nemmeno ancora a guardarla, figurarsi mostrala agli altri. E poi sapeva che le avrebbero fatto domande e non avrebbero fatto altro che fissare quella cosa. E Reid, solo Dio sapeva come avrebbe potuto reagire.

𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓 𝐖𝐄 𝐌𝐄𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora