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Layla spense il phon e si affrettò ad attaccare la piastra

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Layla spense il phon e si affrettò ad attaccare la piastra. Reid bussò alla porta ''Hai fatto?'' gli domandò da fuori.

''Dammi un quarto d'ora'' borbottò. Reid sbuffò ''Layla''. La bionda sorrise appena tirando una riga di eyeliner sull'occhio.
''Reid'' cantinelò, passandosi il mascara sulle ciglia
''Datti una mossa, per favore''
''È quello che sto cercando di fare''

Reid aprì la porta: "Non mi sembra. Sei ancora in pigiama'
''Hey! Sei tu che mi hai dato poco preavviso''
''È solo una colazione fuori''
''Sì ma-'' la interruppe : ''Stacca quella piastra e cambiati. Sto morendo di fame ", mugugnò Reid appoggiandosi allo stipite della porta. Layla sospirò pesantemente e staccò la piastra ''Vado a cambiarmi'' borbottò.

Reid la lasciò passare e la biondina si diresse in camera.

Le cose tra loro andavano bene. Da quella sera erano passati solo tre giorni ma aver chiarito qualcosa era stato un grande passo. Ma c'era ancora molto di cui parlare, cose di cui Layla ancora non si sentiva pronta. Reid aveva abbandonato l'idea di chiederle perché avesse pianto ma pregava che non fosse nulla di grave. La bionda, invece, aveva ancora molte domande da porgli e stava riflettendo se farlo a colazione o meno.

In quei due giorni non avevamo fatto granché: Reid aveva passato quasi una giornata intera al bar e il pomeriggio dopo aveva portato Layla a fare compere.

''Stellina, per l'amor del cielo, sei pronta?'' chiese stufo Reid dal soggiorno. Layla in camera sua alzò gli occhi al cielo e tirò su la cerniera del vestitino a fiori e spalancò la porta di camera sua ''Sì, che stress che sei'' affermò indossando i sandali alti. L'uomo scosse la testa alla vista di quelle scarpe, ancora non credeva di avergliele prese.

"Smettila di fare il contrariato per le scarpe.'' commentò annoiata, montando sul pick-up
''Sono estremamente alte per una diciassettenne'' Layla scoppiò a ridere ''Sono solo sei centimetri di tacco. Sono piuttosto sicuro che quando avevi TU diciassette anni le ragazze ne indossassero di più alte ''

Reid le diede un'occhiataccia ''Seh'' mormorò.
'' Lo sai che ho ragione'' si accomodò al sedile ''Dove mi porti?''
''Sul lungomare. C'è un bar che fa delle centrifughe ottime . Ti va?''
''Sì, certo''

Reid le sorrise e nel giro di venti minuti erano seduti su degli sgabelli con davanti a loro una centrifuga e una brioche.

''Credo che Miriam si farà viva tra poco '' spezzò il silenzio Reid '' Le ho dato il tuo numero di telefono '' e indicò il cellulare. Layla annuì ''L'ha già fatto'' ridacchiò ''Esco con lei stasera, se per te non è un problema''
''No, non lo è'' disse finendo di bere la sua centrifuga.
''Non sembri convinto''
''Non lo sono infatti'' sorrise appena ''Ma mi metterò l'anima in pace'' le sorrise passandogli una salvietta. Layla si pulì la bocca dalla crema che era uscita dalla brioche ''Viene a prendermi una sua amica. Selene, se non erro'' continuò la bionda poi.

𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓 𝐖𝐄 𝐌𝐄𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora