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''Ti voglio così bene, amore mio

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''Ti voglio così bene, amore mio. Ho così tanti rimpianti che-'' Layla, dopo un attimo di esitazione, lo interruppe nel miglior modo possibile:'

''Ti voglio bene anche io, papà''

E Reid crollò.

Singhiozzò stringendo più forte la sua bambina. Quella bambina che ancora non poteva credere di aver lasciato nelle mani di quella stronza drogata. Quella bambina che per diciassette anni della sua vita aveva solo sofferto. Quella bambina che era così minuta e con un cuore grande tanto da perdonarlo. Quella bambina che amava più della sua stessa vita. Quella bambina che finalmente l'aveva chiamato papà.

La strinse forte e Layla ricambiò la stretta e gli accarezzò la schiena. Non seppe quanto tempo rimase fra le braccia di Reid ma ad un certo punto la presa era troppo forte e layla ridacchiò ''Mi stai stringendo un po' troppo forte'' e Reid mollò la presa.
La guardò negli occhi e sorrise ''Mi dispiace'' sussurrò passandosi la mano sulla faccia, per togliere le lacrime che gliela avevano bagnata. Layla sorrise dolcemente ''Va tutto bene'' sussurrò lei, tornando ad abbracciarlo.

Reid deglutì e chiuse gli occhi poggiando la guancia sulla testa della bionda. Restarono così ancora per un po' e poi Layla sospirò, lasciando la presa ''E' l'una e mezza e domani devo alzarmi presto'' mormorò fissandolo. Reid annuì ''Ti vedi con lui'' bofonchiò. Layla alzò gli occhi al cielo ''Sì nel pomeriggio. Io e te non saremmo dovuti andare a recuperare i libri di testo per la scuola e il resto delle cose?'' lo rimbeccò e poi : ''Sono solo stanca. Sono stati giorni...'' lo fissò cercando la parola giusta.

Insomma, aveva detto ad Helia il suo passato, si era dichiarata e ora stavano quasi assieme e aveva appena chiamato Reid papà. Era esausta. Era stata davvero una settimana piena.

''Pesanti?'' chiese Reid.
''Avrei detto movimentati ma sì, emotivamente pesanti''

Reid annuì e poi le diede un bacio in fronte ''Vai a riposare'' le mormorò. Layla annuì e gli sorrise ''Buonanotte''

''Buonanotte tesoro.''

L'indomani mattina Layla e Reid fecero colazioni insieme e di fretta. Si erano alzati tardi e avevano un sacco di cose da fare. Andare a recuperare i libri, andare a comprare quaderni, penne e almeno fare un po' di spesa. Fortunatamente ce l'avevano fatta. Erano tornati a casa a ora di pranzo

Layla, in tutto ciò, non aveva ancora sentito Helia. Era stranita dal fatto che non si fosse fatto vivo, insomma fra meno di un'ora e mezza avrebbero dovuto vedersi. Sospirò finendo di sciacquare il bicchiere. Lo posò sopra al lavello e si asciugò in fretta le mani. Andò in camera sua scoccando un'occhiata a Reid, che faceva zapping in cerca di qualcosa da guardare.
Entrò in camera sua e afferrò il cellulare. Compose velocemente il numero del biondo e si sedette al centro del letto in attesa che rispondesse.

Si sentì arrossire quando la voce profonda di Helia rispose.

''Sono io'' mormorò lei e sorrise quando sentì dei brusii di sottofondo ''Stavi...dormendo?''
'Sì, cazzo, me ne sono scordato'
''Non ti preoccupare...solo...ero in pensiero tutto qui''
'Mi dispiace gattina, ieri sera... ho avuto delle cose da sbrigare. Ti spiego quando ti vengo a prendere'' silenzio e poi : 'Un'ora e sono da te' altra pausa 'Metti il costume'
''Va bene. A dopo''
'A dopo, gattina' e attaccò la chiamata con uno sbadiglio che fece ridacchiare Layla.

𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓 𝐖𝐄 𝐌𝐄𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora