La Seconda Sfida

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"Era uno di quei momenti che non si possono misurare con l'orologio,

ma sono con i battiti del cuore."

- David Grossman


<< No!!! >> Urlai a squarcia gola, mi precipitai davanti al drago per fargli da scudo e proteggerlo. Ero pronta ad affrontare chiunque volesse fargli del male.

Davanti a me c'erano due Terrestri, una ragazza dai capelli rossi e un ragazzo con un'altra lancia tra le mani.

Era Kian.

<< Anù spostati! >> Mi incitò lui, pronto a scagliare un altro colpo.

<< No! Ma sei impazzito?! Cosa pensi di fare? >> Urlai incredula dalle sue azioni. Il Kian che conoscevo non avrebbe mai ferito un altro essere vivente.

<< Devo ucciderlo Anù, è l'unico modo. Sono tre anni che aspetto questo momento. Spostati! >> Urlò lui iniziando a scaldarsi. Il drago, con la ferita aperta iniziò ad allontanarsi, con l'idea di volare via e fuggire. << Cazzo spostati! >> Urlò ancora iniziando a correre verso di noi, lo guardai esterrefatta. Il drago stava per spiccare il volo e Kian si mise in posizione di lancio per scagliargli un'altra lancia. Io urlai e mi parai davanti al drago. Sul volto di Kian lessi la frustrazione e la rabbia. Il drago spiccò il volo, Kian lanciò il colpo in aria, ma lo mancò. Tirai un sospiro di sollievo vedendo la creatura volare via. A quel punto Kian iniziò ad urlare come un folle, si prese la testa tra le mani. << Ti rendi conto di quello che hai fatto!? >> Mi aggredì lui. Io rimasi senza fiato, paralizzata dalla sua reazione.

<< Kian... Anù non può sapere ciò che è successo da quando sei scomparso >> disse la ragazza dai capelli rossi nel tentativo di calmarlo. Gli posò una mano sulla spalla e lui sembrò tranquillizzarsi subito, iniziò a piangere. Non sapevo cosa fare, non riuscivo a muovermi. Volevo chiedergli cosa stesse accadendo ma avevo anche paura che potesse aggredirmi nuovamente.

<< Kian... >> dissi io avvicinandomi lentamente.

<< Se me lo avessi fatto uccidere io ora sarei libero >> disse lui guardandomi con un'espressione addolorata, ma anche arrabbiata con me.

<< Puoi spiegarmi meglio? >> Domandai io, fin troppo paziente visto il suo comportamento.

<< Come sai mio padre era parecchio indebitato >> iniziò a dire lui << per salvarsi il culo mi ha dato ai Karmici, non potevo uscire dall'Accademia Karma quindi non potevo dirti perché sono scomparso. Mi dispiace Anù, ma non entrerò all'Accademia Dharma con te. Avrei potuto farlo se avessi ucciso quel drago, ma a quanto pare non fa parte del mio destino >> spiegò Kian.

Fu come se un peso venisse sollevato dal mio cuore. Ora sapevo perché era scomparso nel nulla e sapevo anche che non era colpa sua, che non voleva andarsene...

<< Perché dovevi uccidere il drago? >> Chiesi io cercando di unire i pezzi del puzzle. << Il Primo Karma ha detto che se gli porto l'essenza di drago il mio debito è saldato e se voglio posso andarmene >> ripose lui come se ormai però quell'opzione non fosse più disponibile.

Feci per parlare, ma all'improvviso Asteria iniziò ad urlare di dolore. Mi guardai attorno allarmata e vidi una ragazza dai capelli bianchi e dalle strane incisioni sul volto. Non capivo cosa stesse accadendo. Kian si alzò in piedi in men che non si dica e fissò la ragazza negli occhi. Asteria smise di urlare e si alzò in piedi, aveva bruciature su tutte le braccia. Ero senza parole, chi diavolo era quella tizia e perché aveva ustionato Asteria? Mi vennero i brividi. La ragazza dai capelli bianchi strinse i pugni e sembrò star combattendo contro qualcosa. Probabilmente Kian le era entrato nella mente. Da una ferita sul braccio della ragazza usciva del sangue che cadeva a terra e sembrava muoversi fino ad arrivare a noi. Non sapevo che fare, non avevo mai dovuto combattere contro nessuno...

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