Stella Cadente

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Intere galassie le tue iridi,

buchi neri le pupille.

Stargate verso il totale

Il tuo sguardo universale

- Alessandra Aguilar

(Da Haru per Anù)


Haru si alzò in piedi, capendo la serietà delle mie intenzioni. << Perché!? Sei impazzita? >> Esclamò Ari, ignorando completamente i miei sentimenti. Mi guardavo attorno alla ricerca di un mezzo da utilizzare o un modo per saltare giù dalla barca in modo sicuro. Haru poi mi posò la manu sul braccio, la sua presa era salda e sicura e mi calmò all'istante. Mi indusse a guardarlo e lui, con la massima serietà disse: << A cosa serve un drago se non puoi cavalcarlo? >>. Sgranai gli occhi << è possibile? >> domandai io, stupita. << Fai un respiro profondo >> disse lui senza staccare gli occhi dai miei. Dentro di me infuriava una tempesta, ma lui mi costrinse a calmarmi. Quando notò che la mia energia era più stabile iniziò a parlare: << ti ricordi l'esercizio che ti ho fatto fare in biblioteca? >> Domandò, io subito annuii. << Ok, il principio è lo stesso, ma questa volta, il tuo corpo di materializzerà sotto forma di drago. La tua coscienza e quella del tuo animale spirituale sono già parte l'una dell'altra. >> Spiegò lui senza battere ciglio. Feci un respiro profondo. Non ci credo, sto veramente per trasformarmi in un drago!!! Ce la puoi fare Anù!

Chiusi gli occhi e mi focalizzai sul mio drago spirituale. Riunii la mia coscienza alla sua e poi iniziai il processo di dematerializzazione. Provai nuovamente quella sensazione di essere nulla, sospesi nel vuoto cosmico. Poi iniziai a prendere di nuovo forma, questa volta però percepii delle zampe e una coda. Era la sensazione più strana che avessi mai provato. Non avevo idea di come muovermi. << AAAH! >> Urlò Ari. La barca affondò sotto il mio peso e io mi sentii fuori equilibrio. << Anù devi volare! >> Esclamò Haru.

O Prima Intelligenza! Che cosa sta succedendo!? I miei amici sembrano delle pedine degli scacchi in confronto a me!

Haru poi mi afferrò e mi saltò sopra. E se avessi potuto arrossire lo avrei fatto. Ari e Karan si aggrapparono a me e le mie zampe sfiorarono l'acqua prima di iniziare a sbattere le ali e poi goffamente prendere il volo.

Sono sospesa per aria!!!

Ari e Karan si arrampicarono su per la mia schiena finché non tronarono una posizione stabile. Io sentivo come un formicolio. Il vento mi sferzava il muso e quando lo aprii e provai a parlare uscì fuori un suono gutturale.

Ma posso anche sputare fuoco?!

Fu sufficiente il pensiero, all'improvviso dalle mie nuove fauci uscì una fiammata.

Ari e Karan urlarono a squarciagola.

"Vola più basso"

Quello non era Kian...

Chi parla!? Chiesi allarmata

"Il mio nome è Shyva"

Ma non sarà forse... il drago!?

In men che non si dica arrivammo ai piedi della montagna Kalpana e io tentai un atterraggio. Ci catapultammo a terra e i miei amici rotolarono giù con un mugugno. Haru fu l'unico a mantenere l'equilibrio sulla mia groppa. Scese giù con facilità e mi accarezzò il muso. Poi decisi che era il momento di tornare nel mio corpo. Ripercorsi il processo inverso e rimaterializzai il mio corpo con facilità. Haru mi sorrise compiaciuto << impari in fretta >>. Non riuscii a trattenere un sorriso. << Anù, spiegami cosa sta succedendo >> disse lui con un tono dolce, ma che non ammetteva repliche. Annuii. << Si Anù, voglio proprio saperlo! >> Esclamò Ari mentre si ripuliva dalla terra. Karan sembrava quello più a suo agio di tutti in quella situazione, la sua volpe stava già esplorando la zona. << Da dove comincio... ho un... amico... tra i Karmici. Dovevamo incontrarci alla Cerimonia, ma lui non c'era. Delle Notturne sulla barca davanti alla nostra dicevano che Asteria è stata presa dalle nere... non so chi siano, ma Kian è con lei ed è in pericolo. Devo fare qualcosa per aiutarli >> dissi tutto d'un fiato. Subito l'aria di raffreddò e potei percepire la tensione che aveva pietrificato i miei amici. << Le... le nere? >> Ari sussurrò quella parola, come se temesse di essere sentita. Subito prese a guardarsi attorno, con la paura che potessero attaccarci. << No...no no no, mi dispiace Anù ma ho ancora delle cose da fare non posso morire ora >> disse poi, indietreggiando. Era terrorizzata. Chi cavolo sono queste nere?

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