15. do it or don't do it...that's the question

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Erano passati 2 giorni da quando io e Louis avevamo ripreso i rapporti. Stava andando tutto troppo bene, Louis e io riavvicinati, l'assassino non si faceva sentire, eravamo tutti felici e jj non stava combinando casini. Ma la cosa migliore, era che oggi la signora smith doveva partire per 3 giorni per vedere come stava suo marito, che era in coma.

QUINDI NIENTE SIGNORA SMITH, NIENTE CONTROLLORI, QUESTO SIGNIFICAVA CHE ERO IN VENA DI CASINI e i miei ormoni non erano proprio calmi questi giorni, tali e quali a me.

mi svegliai e notai dalla sveglia che erano le 18:00 del pomeriggio, trovai sulla sedia davanti alla scrivania una lunga felpa, la indossai non curante di chi fosse, mi arrivava alle ginocchia. uscì dalla capanna. Notai che c'erano già tutti gli altri attorno al falò.

"buongiorno principessa, dormito bene?" mi domandò jj appena mi vide
"non chiamarmi così, e comunque sì"
"hai bevuto ieri? ti sei alzata a quest'ora" esclamò un po' ridacchiando
"no, non sono te, semplicemente mi piace dormire" luì ignorò la mia risposta e si sedette sul tronco e aspettò che arrivarono gli altri.

"giochiamo a non ho mai?" chiese alex di colpo seduto accanto a me
"si, dai" risposerò gli altri uno dopo l'altro, finché non vidi che si fermarono e cominciarono a guardarmi aspettando una mia risposta
"d'accordo " dissi alzando gli occhi al cielo sorridendo

"bene incomincio io, non ho mai baciato qualcuno del mio stesso sesso" disse kie. Io, chloe e sarah prendemmo un sorso dal bicchiere riempito precedentemente di alcool.

"non ho mai giocato al gioco della mela" disse reggie "oddio che sfigato, chi è che non ha mai giocato al gioco della mela?!" disse alyssa scoppiando in una grande risata, non rise nessuno a parte lei. Reggie alzò lo sguardo verso di me, io li mandai uno sguardo come per dire 'lasciala perdere, è una stupida'.

continuammo a giocare.

"dai ragazzi facciamo qualcosa di più piccante" sputò ad un certo punto eliot con uno sguardo complice.
"sii daiii" dissi eccitata.

"si ragazzi, ma aspettatemi, ho freddo ma non ho preso una felpa".
è vero, quella sera faceva freschetto, ma lei si era letteralmente messa una gonna più corta di quella che usano le cheerleader, palesemente per farsi guardare dai ragazzi. Con un top a fascia che arrivava poco più sopra dell'ombelico.
"eliot potresti prestarmi la tua felpa?"
"ma poi ho freddo io" le disse acido eliot
"ti pregoo" lo supplicò, e altruista com'era eliot si tolse la felpa e gliela diede.

vidi eliot appallottolarsi in se stesso e poi vidi la sua pelle invasa da piccoli puntini, aveva la pelle d'oca.

alyssa voleva la felpa? l'avrebbe avuta.
Sarebbe stata ripagata in modo ancora più freddo.

"tranquillo eliot ci penso io a riscaldarti" dissi lanciando uno sguardo ad Alyssa.
mi sedetti sulle gambe di eliot e incrociai le braccia attorno al suo collo.
si avvicinò al mio orecchio e mi bisbigliò "sempre la solita, non sai quanto ti adoro Vieve" io sorrisi in risposta sotto il focoso sguardo di Alyssa. Se l'è meritato.

"bene adesso possiamo giocare" ci disse pope cercando di uscire da quella disagiosa situazione.
"che ne dite di giocare a sette minuti in paradiso" tutti furono d'accordo così scrivemmo i nomi di ognuno su un biglietto e poi li mettemmo in un barattolino e successivamente li pescammo.

Willie pescò i biglietti mischiati per bene "ok, il primo estratto è... rullo di tamburi- cominciammo a battere le nostre mani sulle cosce attendendo una risposta - .......jj!"
"Il secondo o la seconda è........Genevieve!" io e jj ci lanciammo uno sguardo di sfuggita poi lui si alzò dal tronco mi incoraggiò a seguirlo porgendomi la mano, che presi subito. Ero con la persona di cui ero stranamente innamorata, i suoi occhi, il suo modo di fare, i piccoli gesti, jj maybank era entrato nella mia testa, cavolo!

summertime trust| jj maybank Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora