18. under the moon

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"quindi tu e mio fratello avete scopato?"
"è quello che sto cercando di dirti da 20 minuti"
"mio dio, mio fratello... bleh"
"smettila di ripeterlo, è la quindicesima volta che lo dici Chloe"
"si scusa, è solo che non riesco a realizzarlo"
"comunque in ogni caso penso che sia stato uno sbaglio, in quel momento eravamo due anime perse e sole, ci conosciamo da una vita, è stata una cosa momentanea credo"
"che intendi dire con quel 'credo'"
"bhe intendo...che almeno per me è stato così"
"stai tranquilla, sono sicura che eliot ti parlerà"
"va bene"
"dai adesso andiamo via da qui" ci alzammo dal pontile che si sporgeva verso il lago e andammo verso il centro del campo.

le mie converse e le air force di Chloe schiacciarono le foglie, ormai secche sul pavimento e arrivammo in centro.

"Vi, Vi" mi sentì chiamare alle spalle
"eliot, dimmi" dissi arrossendo per l'imbarazzo
"Chloe ci puoi dare un momento?"
"certo piccioncini" disse Chloe facendo il suono che producevano i baci prendendoci in giro.

io ed eliot alzammo gli occhi al cielo e scoppiammo in una risata
"sempre la solita" dissi sorridente
"già"
"senti Vi, ci conosciamo da una vita, non voglio rovinare il nostro rapporto per una scopata malinconica"
"scopata malinconica?" chiesi ridendo
"si" mi rispose lui imitandomi
"sisi, comunque sono d'accordo, insomma mi hai visto con il pannolino haha"
"già, anche se ieri ho visto molto più di un pannolino" colpo basso, incominciai ad arrossire diventando rossissima
"scusa haha, comunque scherzavo"
"si lo so, ma è al quanto imbarazzante"
"si, direi di si"
"allora, amici come prima?"
"amici come prima"

fù la stessa cosa che dissi a jj, continuavo ad avere moltissimi deja-vu su noi due, forse mi mancava.

"dai andiamo, è ora di cenare" andammo in mensa, ci sedemmo ai soliti posti, accanto a me reggie e Chloe e di fronte jj e alyssa. faceva male vederli insieme.

"hey reggie ti và se per oggi facciamo scambio di posto"
"certo eliot" eliot si sedette accanto a me, mi girai verso di lui e gli feci un sorriso dispiaciuto, lo aveva capito.

mi prese la mano e me la strinse, ma a mia insaputa fece un gesto molto inaspettato
"ragazzi, ho un annuncio da fare" tutti si girarono verso di noi, avevo gli occhi fuori dalle orbite perché avevo capito le sue intenzioni.
"io e Genevieve stiamo insieme" mi strinse forte la mano.
Chloe spalancò la bocca, la sua mascella toccava il pavimento, sarah aveva la stessa espressione di Chloe mentre i pouges continuavano a bisbigliare qualcosa del tipo 'ma si vedeva, lo sapevo'.

io sorrisi imbarazzata, eliot mi afferrò il viso dai lati della mascella e mi avvicinò al suo viso incollando le nostre labbra.
tutti incominciarono ad urlarci qualcosa di al quanto indecifrabile. girai lo sguardo verso jj.

aveva la cattiveria negl'occhi, continuava a guardarmi bruciandomi anche solo con un' occhiata, era geloso.
mi girai verso eliot e mi fece un'occhiolino. gli sorrisi per il gesto che aveva fatto e poggiai il mio capo sul suo petto per fargli capire che li sarei stata sempre vicina.

arrivò sera, volevo tranquillizzarmi, feci una bella tazza di thè per calmarmi, dovevo staccarmi da questo periodo.
presi un telo, gli auricolari e andai sulla collina dov'era posizionato il campo, mi sedetti sul telo, partì 'dark red' dalla riproduzione casuale di spotify.
da quella collina avevo una vista perfetta della luna.

only you my girl,
only you, babe
only you,darling

avrei voluto che quelle parole mi fossero state dedicate da jj. dovevo smetterla di pensare a lui.

anche se era davvero difficile, soprattutto adesso che lo vidi arrivare dietro di me, mi rigirai e feci finta di non vederlo.

"so che mi hai visto" mi tolsi un auricolare, era appena finita 'dark red' ma era partita 'cardigan' di taylor swift.
"purtroppo sì, che ci fai qui?"
"vengo qui a fumare, mi tranquillizza, tu che ci fai qui?" ebbe il coraggio di chiedermi, era arrabbiato con me, ma avvertì un filo di compassione nel tono della sua voce.

"volevo tranquillizzarmi anch'io"
"che ascolti?" mi chiese prendendo l'auricolare che avevo tolto
"taylor swift? è la mia cantante preferita"
"cosa?! non ci credo!"
"si davvero"
"scusami ma non ci credo neanche se mi paghino"
"te lo giuro, anche se non dimostro così tanto interesse per la musica l'adoro, soprattutto quella di taylor"
"quindi sei uno swiftie?"
"si praticamente" scoppiai a ridere
"dio, non l'avrei mai detto" dissi ancora ridendo

la canzone finì e venne sostituita da 'i wanna be your girlfriend'
rimanemmo un po' stecchiti dal testo della canzone, ci guardammo per tutto il tempo negli occhi.

i don't wanna be your friend,
i wanna kiss your lips

"bhe forse potremmo imitare girl in red"

mi guardò le labbra, io guardai i suoi occhi.
con un gesto improvviso lo stupì mettendomi a cavalcioni su di lui e unendo lo nostre labbra, ero un po' più alta di lui dovuta la posizione, gli auricolari si staccarono dal telefono dati i nostri brutali gesti e la musica divenne udibile ad entrambi, partì 'hotel' dei montell fish.

presa dalla musica gli tolsi la maglietta rimanendo incantata alla vista, lui, le sue labbra, i raggi lunari, le sue mani, i suoi occhi, erano miei in questo momento e niente mi avrebbe fermato, io ero sua.

lentamente mi abbassò la cerniera della felpa trovandomi in reggiseno, mi scrutò velocemente prima di stendermi velocemente sul telo e fiondarsi sopra di me, non c'era vista migliore.
si fiondò nel mezzo tra il seno e il collo e mi lasciò baci che sarebbero diventati segni violacei fino a che arrivò il momento in cui mi slacciò il reggiseno e fece la stessa cosa che fece eliot il giorno prima, si unì al mio seno sfregando la nostra pelle.

si rifiondò sulle mie labbra, i nostri respiri si trasformarono in gemiti uniti. si staccò e cominciò a sbottonarmi i miei pantaloncini, mi sfilò velocemente le converse e mi tolse gli slip, vidi che le sue mani si fiondarono sulla sua cinta che slacciò rimanendo in boxer.
entrò in me con un colpo secco, gemetti per il dolore ma anche per l'ondata di piacere che mi inondò, continuò a muoversi sopra di me, mi aggrappai alle sue spalle che graffiai con le unghie. mi avvicinai al suo orecchio e ci gemetti all'interno facendo gemere anche lui.
gli presi il viso tra le mani per vedere i suoi occhi, li aveva mezzi chiusi, penso per ciò che stavamo facendo, credo che avevo la sua stessa espressione, solo più sognante, racchiusi il viso nelle mie mani e lo baciai ancora, finché non finì l'ultimo respiro.

mi appoggiai alla sua spalla e mi addormentai su di lui, la luna ci accompagnò in tutto il tempo. lui si stese con me in braccio, prese un altro telo dalla mia borsa e ci coprì, eravamo una persona unica, ero aggrappata a lui, come se avessi paura che se ne sarebbe andato.
"ti ho fatta stancare così tanto?" annuì leggermente ormai tra le braccia del sonno, sentì che lui fece una piccola risata e poi mi disse "buonanotte principessa" accarezzandomi i capelli.

era diventato così dolce con me, forse ci stavamo riavvicinando.

summertime trust| jj maybank Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora