- Non se lo ricordava? -
- A differenza tua il suo bipolarismo era accentuato anche sulla memoria. Quando faceva una cosa da una parte, dall'altra lo dimenticava. -
Rimaniamo in silenzio.
La capisco.
Non l'ho raccontato, ma quando ero piccola mi sono successe delle cose che non ricordo. Cose che però una volta ricordavo, come quando andavo a fare shopping con la mamma. Era un ricordo bellissimo ma non riesco più a vederlo, dentro la mia testa non c'è. E se non fosse per i racconti degli altri molte cose non le conoscerei. Spesso mi sembra che la mia memoria si basi sui racconti. Racconti di me da altri.
Spesso mi sono convinta che in uno di quei racconti si nasconda la verità. Chissà.
- Avrebbe potuto fermarlo, ma non l'ha fatto. -
- Non è così facile. -
- Che cosa? - mi chiede.
- Fare ciò che è giusto quando si è come lei. Come me. -
Stringe i pugni.
- Non decidi te quello che fai, ma gli altri. Lei era fragile e ora pagherà, ma il giusto. Te lo assicuro. -
- Bolla il problema peggiore non è quello. -
- E qual è? - chiedo preoccupata.
- La sua testimonianza è risultata invalida- dice dopo un lungo periodo di pausa esitando.
- Cosa? Non è possibile. -
- Se mai prenderanno Ray, nessuno potrà incastrarlo. La sua testimonianza ora dovrà essere resa attendibile a causa dei nuovi problemi che hanno riscontrato a mia madre. - mi comunica con tono preoccupato. Mi sembra come se volesse dirmi qualcos'altro.
- Lo aveva pianificato. Ray l'aveva scelta. - sussurro.
- Come fai a saperlo? Magari lei voleva farlo. -
Si sofferma e guarda il cielo.
- Cos'è che ti fa essere così sicura? Dopotutto non la conosci. -
- E tu credi che tua madre possa averlo fatto di sua spontanea libertà? Che fosse una sua idea? Nel tempo che siamo stati assieme mi hai raccontato tante cose bellissime su di lei Zayn, non sembra affatto essere una cattiva persona. - Lo fisso per qualche secondo e il suo silenzio mi opprime, ha un'espressione triste ma arrabbiata. Con se stesso direi.
E' vero non la conosco, ma non posso assecondarlo.
- Mio nonno è un demone in versione umana, entrambi abbiamo letto quello che ha fatto, quello che sa fare. Zayn, se tua madre ha creato un ragazzo come te allora non è cattiva. Ne sono certa. Tu sei una brava persona. - abbasso la voce.
- Sembra quasi che tu mi conosca. Eppure ammettiamolo, noi non ci conosciamo nemmeno. -
Mi stupisce. Pensavo che avrebbe potuto dire di tutto, qualsiasi cosa ma non che riguardasse noi. Lo osservo in silenzio per un tempo vario, non so se sia lungo o corto, so solo che mi sembra infinito. I suoi lineamenti sono tirati, anche se bellissimi, è in ansia come se fosse preoccupato. Ha paura, ma di cosa?
Sua madre lo ha tradito, probabilmente si sente proprio così. Vorrebbe non fosse mai successo.
Dovrebbe capire che non è facile, chi è come me e lei non si comanda a bacchetta, lei si sentirà molto peggio di quanto tutti pensano, la capisco. Quando ci si sente due persone il controllo delle proprie azioni è la parte più difficile, le prime volte che avevo veramente realizzato cos'ero facevo fatica anche a camminare o mangiare. Era tutto un litigare con me stessa su dove andare o cosa mangiare. Appena lo ammisi alle prime persone tutti perdevano istantaneamente la fiducia in me, non mi dicevano niente e mi evitavano, questo fin quando non dimostrai che riuscivo a controllarmi per quanto potesse bastare per riavere i miei amici.
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INSIDE US - Quando il cuore è più forte della mente...
FanfictionLa nostra non è una storia d'amore, non si ferma a due amanti che combattono per la felicità dello stare assieme. La nostra storia coinvolge tutti, i nostri amici e le nostre famiglie. Tutti abbiamo una battaglia da combattere dentro di noi: io ne...