Ci sono cuori fatti l'uno per l'altra, e poi ci sono anime contorte che si osservano.
I still remember third of december, me in your sweater.
-Conan GrayQuel giorno era il 3 dicembre, ovvero il famoso giorno delle felpa di cui parlavano tutti.
Per chi non sapesse, tipo io, la persona a cui piaci ti regala la sua felpa preferita.Ero ancora mezza addormentata quando il mio telefono iniziò a squillare sempre più frequentemente.
Isa:<Ehy dormigliona, svegliati, vieni con noi a fare colazione?>
Isa:<Oddio, e se Ale mi regala la sua felpa?>
Isa:<Svegliati, sono nel panico>
Isa:<Ti giuro ti vengo sotto casa>
Isa:<Sono qua sotto, apri>
Neanche fosse la mia stalker, mi obbligò a fare il grande sforzo di scendere le scale, rigorosamente in pigiama.
Appena aprii la porta mi si gettò addosso mandando all'aria tutti i suoi capelli.
<Eccoti!>Mi abbracciò forte.
<Che turno fai oggi?>Mi chiese curiosa.
<Sera, non posso uscire>Provai ad inventare come scusa. Non che non le volessi bene, ma semplicemente le feste e le uscite non facevano per me.
<Allora veniamo la a fare serata>Sorrise lei come se nulla potesse scalfire il suo umore.
Sospirai curvando le labbra. Mi arresi e decisi di accettate quella veritá.
<Ora ti sistemi e andiamo a fare colazione>Mi ordinò sempre più sorridente.
Arrivammo poco più tardi nonostante i lamenti di Isa su quanto andassi veloce.
Quando entrai dentro il locale non potei fare a meno di bloccare i miei occhi su di lui e di ripensare a ciò che ci eravamo detti ieri.
Non si era ancora accorto di me, stava sorseggiando il suo caffè come tutte le mattine. Dei ciuffi neri gli ricadevano ribelli sulla fronte. I suoi occhi di ghiaccio erano spenti, vuoti.
I nostri sguardi si intrecciarono e rivelarono più di quanto ogni parola potesse esprimere.
Distolsi lo sguardo, leggermente imbarazzata per le mir guancie porpora.
Carrie, ovviamente mi abbracciò, e poi quando anche Emily mi vide fece il medesimo gesto che stavo imparando ad accettare.
<Vuoi qualcosa, tesoro?>Mi domandò premurosa.
Scossi la testa e sfoggiai uno dei miei sorrisi finti migliori<Sto bene cosí>.
Carrie poggiò gli occhi su di me, ma non ricambiai il suo sguardo sentendomi in soggezione.
<Come stai?>Mi chiese poi giocando il mio stesso gioco.
Mi voltai curvando le labbra.
<Va tutto bene, no?>Anche Josh mi osservò a lungo, portava uno sguardo preoccupato sul volto, poi fece una smorfia impercettibile e mise su una corazza.
Isa iniziò a canticchiare "Heather" di Conan Gray. Aveva una voce angelica che catturò l'orecchio di tutti, compreso mio cugino che la guardava con due pupille dilatate.
Poco le ragazze partono per andare a scuola, quindi mi affrettai a togliermi di torno. Chi mi vorrebbe vicino in fondo?
<Ragazzi io vado>Li avvertii mentre mi iniziai ad infilare il mio fedele giacchetto.
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Phoenix
Short Story> Ash è nata e cresciuta fieramente nella frenetica ma ben organizzata Parigi. Un camino caldo ad asciugarle i capelli, ricci come il sole, una mamma premurosa e tutti i tipi di passioni da sviluppare. Chi si pensava che una malattia potesse distrug...