18.Take me back to night we met

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Lui aveva paura di perderla, dopo averla cercata in tutti gli angoli del mondo.

When the night was full of terror, and you're eyes were filled of tears.
-Lord Huron

In quel periodo io e Josh avevamo fatto una brutta litigata quando avevo provato a parlargli di lei. Cosí affittai un'appartamentino poco più in là. Avevamo bisogno di risanarci. Ma le mie giornate non erano più le stesse.

Gli incubi erano tornati a invadere le mie notti come ragnatele. E la sua lontananza era il ragno che le tesseva.

Il mio telefono squillò ripetutamente.
Cosí mi avvicinai annoiata. Una piccola parte di me continuava a sperare in un suo messaggio. Ma Josh non era mai stato un tipo da fiori e lettere d'amore. Noi eravamo tipi da hamburger e patatine in spiaggia. Al tramonto. Quando l'arancione invade lo spazio tutto intorno.

Era arrivata una sfilza di messaggi. Tutti da Cary. Ultimamente era diventata un pilastro importantissimo nella mia vita. Nonostante lei e Max non vivessero a New York.

"Ehy Ash!! Vai alla porta!"Dicevano in breve i suoi messaggi.

Cosí mi avviai ancora mezza insonnolita. Sapeva della situazione tra me e Josh per questo mi aveva obbligato a darle il mio indirizzo per qualsiasi cosa.

Quando aprii la porta lei e Max erano di fronte a me. Da tanto non rivedevo i capelli castani e liscissimi di Carrie. Erano cresciuti un po' dall'ultima volta che li aveva tagliati. Portava una maglietta con dei fiori sui toni del lilla, una felpa nera sopra e un paio di jeans corti. Ero contenta per lei, finalmente stava bene. Insieme a Max.

Lui invece era vestito di una semplice giacca di pelle e di jeans scuri. Alcuni dei suoi riccioli scuri ricadevano sulla sua fronte. Mentre con quei vispi occhi verdi era intento a fissare lei. Gli angoli della bocca alzati mi rivelavano quanto fosse cotto.

<Ma- ragazzi! Che ci fate qui?>Un sorrisone mi si stampò sul volto. Non li rivedevo appunto da un sacco.

Carrie mi si fiondò addosso in uno dei suoi tipici abbracci. La strinsi cosí forte da pensare che il cuore mi sarebbe esploso. Max le cinse il bracciò e poi mi salutò affettuosamente.

<Allora cosa vuoi stare qua a deprimerti tutto il giorno per quel coglione?>Esclamò lui.

Scossi la testa divertita.

<Anna e Ian?>Domandai poi sospettosa. Non potevamo più sapere cosa sarebbe successo all'altro. Dopo la sua morte tutto era diventato imprevedibile.

<Fuga d'amore>Carrie alzò gli occhi al cielo ma in fondo sapevo che era contenta per lei. Come lo eravamo tutti.

<Dai su preparati che ci andiamo a mangiare un sushi tattico!>Mi fece ridere lei.

<Benvenuti nella mia umile dimora>Annunciai prima di farli entrare.

La casetta era organizzata in un cucinotto nella stessa stanza del salotto, una camera ed un bagno. Piccolissima ma confortevole. Perlomeno mi impediva di pensare alle case grandi di SpringField.

<Mi vado a vestire, voi non vi sbaciucchiate troppo, è pur sempre casa mia>Ridacchiai mentre mi dirigevo alla stanzetta.

Un letto singolo era ricoperto da un lenzuolo rosso. Affianco vi era il comodino su cui avevo poggiato una foto mia e di Josh.

Eravamo appena svegli, la mattina dopo aver finito di arredare casa. I miei ricci rossi erano sparsi sul cuscino creando varie forma astratte. Nonostante fosse consapevole che stessi per scattare la foto lui si girò a guardarmi. Aveva sul volto uno di quei sorrisi sornioni che non si vedevano tanto facilmente.

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