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10 Aprile 2018-   Mario

<<Mi sa sei proprio te quella gran figa di ieri
Passi lasciandomi un caffè pagato al bar dei pensieri
E faccio finta di venire lì tutti i giorni
Solo per guardarmi nei tuoi occhi e sapere con chi eri>> Mirko lesse l'unica frase che avevo scritto sul quadernino che tenevo davanti a me, in cerca di ispirazione <<Come sei romantico, mi chiedo ancora come faccia a non cadere ai tuoi piedi>> mi prese in giro
<<Perchè non legge tutte le frasi che sto scemo le scrive>> mi prese in giro Diego
<<Non ho intenzione di farle leggere nulla finché non sarò sicuro di ciò che c'è fra noi>> borbottai
<<Ah perché non ne sei ancora sicuro?>> mi chiese stupito Mirko <<Pensavo ti fossi reso conto che vi guardate come due che vorrebbero far l'amore ogni secondo>>
<<Ma non è solo quello>> scossi il capo <<Va oltre quello, mi piace star con lei, in generale, però sento che ci sia ancora qualcosa che dobbiamo dirci>>
<<Le hai parlato di Cogo?>> mi chiese Diego <<Sei serio?>> mi chiese quando scossi il capo in risposta <<Perché?>> mi chiese
<<Non lo so>> sbuffai <<Non ci riesco, se deludo le sue aspettative>>
<<Mamma mia quante minchiate che spari, Molinari>> si intromise Gionata <<Sa che tutti noi arriviamo dalla strada, pensi che Elenoire non le abbia raccontato nulla di ciò che le dico io?>>
<<Lo so>> sospirai <<Ma anche lei mi tiene nascosti i demoni del suo passato, o anche del suo presente: non ho ben capito>>
<<Tu non capisci perché sei scemo>> mi puntò il dito Gionata <<Lo sai un minimo il francese? Cazzo fra, alle medie quello base te lo insegnano>>
<<Si che lo so: ho capito che tutte le volte che si mettono a parlare in francese parlano di qualcosa che non va nella vita di Alis, ma non saprei cosa>>

Pensavo a quello che avevo sentito il giorno del suo test di ammissione ogni momento, ma non sapevo darmi una spiegazione.
Non sapevo spiegarmi cosa potesse andar storto nella vita di quella ragazza, che ai miei occhi risultava un angelo perfetto.
Forse ero di parte, ma non riuscivo ad individuare nulla che potesse farla soffrire così tanto da toglierle quel sorriso che tanto mi piaceva.

<<Non mi guardare con quella faccia>> Gionata scosse il capo ripetutamente
<<Andiamo>> lo pregai <<So che tu sai, dimmi un accenno>>
<<No>> ribattè serio <<Sarà lei a parlartene, quando se la sentirà>> mi rispose duro

Da quella conversazione capì che quello che Alis viveva non era una piccolezza, nulla su cui scherzare.

Soffierà || TeduaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora