«Sto per partire con un'altra indelicatezza»
«Spara!»
I due ora erano di nuovo seduti eretti, uno di fronte all'altra.
«Com'è morta tua moglie?»
«Matilde... lei... già da ragazza aveva avuto diagnosi di una malattia autoimmune, inoltre non poteva assumere determinate categorie di farmaci, per cui sapevamo che quando dicevamo di avere tutta una vita davanti a noi... beh, questa vita non sarebbe durata poi molto»
«Oh mio Dio, Barto»
«Ma non è per questo che se n'è andata. Sei mesi fa... poco meno ad essere precisi... durante i suoi controlli di routine le hanno riscontrato una massa. Maligna. Per via della sua intolleranza a molti farmaci hanno dovuto escludere le terapie chimiche. Hanno tentato con un'operazione, ma la verità è che così come l'hanno aperta l'hanno richiusa»
«Richiusa?»
«Era ovunque»
«Oh cazzo!»
«Credo sia stata l'unica bugia in cinque anni che io le abbia mai detto»
«Non lo sapeva?»
«Oh, certo che lo sapeva! Figurati! Matilde era la persona più perspicace che conoscessi, non era possibile nasconderle nulla. Ma facevamo finta di niente, che sarebbe uscita dall'ospedale entro breve e che avremmo potuto fare il nostro ultimo viaggio in India, proprio come avrebbe voluto»
Di nuovo calò un lunghissimo silenzio. Di nuovo quel silenzio, che da fuori poteva sembrare glaciale, era invece caldo e avvolgeva i loro cuori in un tepore sicuro e consolatorio.
«Cos'hai fatto in questi dieci anni?»
«Ti ho pensata!»
«Cretino!»
«No, davvero! Mi sei mancata molto, ma lo sapevo che non c'era verso di farti capire»
«Senti Bartolomeo, non è il momento questo»
«Ahiahiahi... Bartolomeo... difficilmente usi il mio nome per esteso! Sei arrabbiata, ancora!»
«Non uso il tuo nome perché è orribile»
«È il nome di mio nonno»
«Eh! Mi dispiace pure per tuo nonno!»
E risero. Stavolta Barto sembrava un po' più sé. Susanna osò.
«Che ti va di fare?»
«Non mi va di fare niente, Su. Non ho voglia di nulla. Voglio solo sprofondare nell'oblio. Vorrei sprofondare con lei»
«Non dirlo neanche per scherzo»
«Non scherzo, Susanna. Non che farò gesti sconsiderati, ma mi hai chiesto quello che vorrei, non quello che farò»
«Barto... sai che ti dico? Beviamoci su: in vino veritas!»
«E di quale verità avresti bisogno?»
«Ma che ne so?! Era per dire!!! Adesso tu te ne vai in camera tua, ti metti il più tremendo pigiama di pile o flanella che hai, indossi le pantofole logore del secondo dopoguerra e torni qui sul divano, così ci guardiamo la serie più depressive che troviamo. Io intanto smucino nei cassetti della cucina per trovare un apribottiglie e due calici»
«È inutile che smucini in cucina... l'apribottiglie è in bagno»
«In bagno?»
«Matilde era così!» E fece spallucce.
Quando tornò si risistemarono sul divano, con i due calici di buon vino rosso in mano e iniziarono a raccontarsi aneddoti divertenti del loro periodo universitario.
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La seconda vita di Barto
Короткий рассказNon si vedono da oltre 10 anni, ma durante l'università hanno condiviso più di quanto fosse necessario. Bartolomeo e Susanna si ritrovano in un momento drammatico, in cui lei cerca di offrire al vecchio amico il conforto che sa essergli fondamentale...