4. Una richiesta d'aiuto

31 7 30
                                    

Cara Susanna,

non so quando leggerai questa lettera, sicuramente dopo che avrò lasciato da solo il mio amato marito, ma non so se noi due ci saremmo conosciute prima oppure no.

Io spero tanto di sì.

Bartolomeo è la persona migliore del mondo, ma questo tu già lo sai. Magari ti starai chiedendo se sia cambiato in questi anni ma, se sarai già rientrata nella sua vita, avrai appurato che è rimasto lo stesso spirito bambino di un tempo.

Fu questo a farmi innamorare follemente. E più mi innamoravo e più mi dicevo che non era giusto legarlo a me, sapendo che lo avrei abbandonato, presto o tardi.

Ma che ci vuoi fare? L'amore è egoista!

Non so davvero come stia reagendo alla mia morte. Per quanto ne so potrebbe non volersi più alzare dal divano, oppure sarà tornato immediatamente a lavoro, magari ha ristabilito l'ordine nella nostra casa attualmente colorata e caotica, o forse faticherà anche a strappare dalle pareti quel mandala che ospita più acari dell'intero condominio! Non so se stia concedendosi di piangere o se stia pericolosamente trattenendo tutto dentro di sé.

Ti prego, Susanna, sei l'unica persona al mondo rimasta ad avere qualche tipo di ascendente su di lui. Non ti chiedo di prendertene cura vita natural durante, ma almeno in questo momento, ti imploro, stagli vicino. Ha bisogno di te.

Ha sempre avuto bisogno di te.

Quando abbiamo deciso di sposarci ha pianto nel sapere che non saresti stata con noi. Sei la sua più cara amicizia: non accetterà aiuto da nessun altro, ma a te non dirà di no, perché saprà che non ti offrirai per compassione o per senso del dovere, ma per affetto. Sincero.

Cara Susanna, mentre ti scrivo mi rammarico di non poterti conoscere se non attraverso le sue parole: Bartolomeo è innamorato della vostra amicizia, a tal punto che ha fatto innamorare anche me.

So che la sua scelta ti ha ferita, che ti sei sentita tradita, ma il mio amore è fatto così: si taglierebbe un braccio per le persone che gli chiedono aiuto. E ha tagliato via te. Ma il tempo passa, perciò ti prego se non puoi dimenticare, almeno metti un momento da parte la tua rabbia. Non posso morire sapendolo solo e, se non ci sarai tu, lui si sentirà solo anche in mezzo alla folla.

Lo amo più di tutto. Almeno per un breve momento, per il tempo necessario, ti affido il cuore del mio tesoro più caro.

Con affetto

Matilde

P.S. Sono improvvisamente peggiorata. Se non arriverai in tempo, ho dato il tuo nome ai nostri vicini di casa, spero non la trovi una terribile mancanza di rispetto. Bartolomeo è la mia ragione di vita e la sto perdendo... spero mi capirai.

Susanna rilesse quelle parole fino al mattino, fino a quando Barto scattò in piedi per vestirsi e volare in ospedale per l'ultimo saluto a sua moglie. A quel punto lei lo seguì come un automa: non riusciva a parlare, a pensare, solo sentiva una grande pena per quella donna, per il suo migliore amico. Barto non era focalizzato abbastanza per accorgersene e non le fece domande, ma lei non lo lasciò più solo, esattamente come Matilde le aveva chiesto.

La seconda vita di BartoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora