20. ESP

440 18 8
                                    

Sabato 21 maggio 2022
📍Barcellona, Spagna

"Giuro che ti amo, mi hai portata in Spagna, mo' mi trovo uno spagnolo gnocco" esclama Ally, saltellando su due i piedi mentre ci avviciniamo all'ingresso del paddock. "Calmina, ti ho portato con me perché ho bisogno di te, vedi di arrivare almeno a domani tutta intera. Poi ti giuro che puoi festeggiare con chiunque tu voglia".

Si avvicina guardandosi furtivamente intorno, osservando l'eventuale presenza di qualcuno "Pure con Sainz?" sussurra, rido di gusto "Se vuoi un appuntamento con lui basta chiedere a Charles" scuote nervosamente la testa, "tu sei completamente pazza, A è felicemente fidanzato da 6 anni, B a Leclerc di certo non lo chiedo".

ruoto gli occhi al cielo abbozzando un sorriso "Non capisco tutto questo accanimento nei confronti di Charles" Alice scrolla le spalle "chi porta via la mia donna è destinato a essere segnato sulla lista nera, a vita." Ridiamo entrambe.

"Se non ti muovi ci perdiamo la partenza di Arthur" grido facendomi largo in mezzo ai meccanici alla mia amica rimasta indietro. Si è sempre vista quale delle due fosse atletica, beh ha altre qualità, per esempio...Ci rifletto un attimo, eh si sa fare altro bene.

Giudica gratis, dà degli ottimi consigli di moda e sa molto bene lo spagnolo. Appunto il motivo per cui l'ho portata con me, fin dalle superiori è sempre stata più portata di me in questa lingua, non che ci volesse molto. Io francese e lei spagnolo, in fondo ci equilibriamo.

"Con calma" cerca di riprendere fiato, "Susu" la incito, mi spara a cagare ma continuo per la mia "dai che ce la fai".

Insulti, insulti e insulti. Che tenera.

11:00
Dopo tutti gli apostoli e i santi tirati giù da Ally siamo riuscite ad arrivare in tempo, amen. Letteralmente.

"Non ci capisco un belino" mi volto a fissarla dopo questa sua uscita "sta zitta e guarda. Se ti concentri forse ci riesci, non ci vuole di certo un genio." "Sei sempre la solita simpaticona" le mando con la mano un bacino , che lei afferra subito e appoggia sul polso.

Il nostro poggiare sul polso simboleggia il lancio della monetina, l'esito, testa o croce. La scelta tra due facce, tra i due opposti, con la stessa probabilità d'uscita.

Opposti che in fondo non sono così tanto diversi, essendo pur sempre fatti dello stesso materiale.

Proprio come noi due.

"Secondo te è messo bene?" chiede dopo un paio di minuti continuando a fissare la pista, "direi di sì".

È decisamente così, adesso Arthur si trova in testa al campionato grazie alla sprint race. 43 punti, due in più del suo compagno di squadra Crawford, già da lontano si vede la festa nel box Prema.

Proviamo a entrarci e per fortuna ci riusciamo, tiriamo qualche spallata di routine e ci troviamo in mezzo al grosso, gigantesco, cerchio di persone.

Picchietto le dita sulla spalla del mio migliore amico che, voltandosi, mi solleva da terra. "Arthur!" Lo rimprovero ridacchiando. In risposta mi fa saltellare, il suo movimento non può che provocare in me una risata incontrollabile. La sua dall'altro canto mi riscalda il cuore, il suoi occhi pieni di gioia mi sciolgono il cervello in poltiglia e il suo volto sorridente mi fa commuovere. Quanto te lo meriti Tutur. Mi fa volteggiare in aria per un paio di giri, per poi prendere la mia testa tra le mani e avvicinarla a se, stringendomi in un abbraccio.

"Tu es incroyable, Tutur!" appoggio prima un piede e poi l'altro sul suolo.

La sua contentezza si traduce dal non riuscire a parlare in italiano, neanche in inglese e neppure in francese. "Je - tira su con il naso - Je sais que c'est tôt" studia uno per uno "Merci. Vraiment." Allarga le braccia "Sans vous, it wouldn't be the same" conclude.

La stanza fa rimbombare i numerosi applausi, si stappa una bottiglia e si beve qualcosina, per poi dare una veloce spazzata e tornare a lavorare.

"Preferisci andare in hotel o vieni con noi?" Tutur mi scruta distrutto "Non ho bisogno di una risposta" lui ci guarda ridacchiando, Ally lo guarda allibita "secondo me lo doppano prima di salire in macchina" scrollo la testa "nono, è sempre stato così dalla nascita".

Tutur mette su un fintissimo broncio "insieme siete perfide", io e Alice ci guardiamo a vicenda e indicandoci esclamiamo contemporaneamente "è la sua cattiva influenza"

Tutti e tre ci spacchiamo dal ridere, "almeno mettetevi d'accordo" Arthur ci tiene a farci sapere il suo pensiero.

Da fuori nessuno ci darebbe manco un centesimo, appunto, il pilota che guida da quando respira e cresciuto a pane e principato di Monaco, la ragazza con lo sguardo giudicante con l'occhio per la moda e la logorroica che parla a macchinetta in 4 lingue differenti.

Esattamente, gli stessi elementi che probabilmente troveresti in un ospedale psichiatrico.

Però, in fondo, non siamo così tanto male, insomma, c'è di peggio. Tipo quel gruppetto d'oche della terza media, loro si che erano odiose, da augurarle d'esplodere.

"Vi lascio al vostro cibo" controlla il cellulare come ad aspettare qualcosa, di qualcuno. Le relazioni di Tutur non sono mai state un segreto ma, anche con noi, è sempre stato abbastanza riservato.

"Tutur, ti amiamo ma se volevi scrivere alla tua girlfriend bastava dirlo. Non usarci come capro espiatorio!" una delle due gli fa un occhiolino e l'altra gli manda un bacino, l'unica risposta che riceviamo è un 'vaffanculo' scandito lettera per lettera, rigorosamente accompagnato da un dito medio.

Mentre si allontana per raggiungere la sua macchina mi volto verso Ally; "le qualifiche della F1 le andiamo a vedere, vero?" mi guarda con il suo solito sguardo "ti pare che non ti porto a vedere il tuo ragazzo?"

Corro ad abbracciarla. "Sei la migliore in assoluto!" La stringo forte a me finché un paio di colpi di tosse non mi fanno allentare la presa "si ok *coff coff* così però mi ammazzi", sciolgo l'abbraccio "hai ragione, scusa". Mi rivolge di nuovo il suo sguardo e scoppia a ridere.

Oggi è decisamente il giorno dei fratelli Leclerc, domani si parte dalla pole position. Si sarebbe potuto fare tutta la prima fila rossa ma non ci lamentiamo del terzo posto di Sainz, anzi, la gara sarà di certo dura avendo Verstappen secondo.

Riesco a fare un cenno veloce a Charles mentre rientra nei box, so che è impegnato, ma lui mi saluta comunque sperando di non dare troppo nell'occhio. Pochi minuti mi suona il telefono;

Charles ❤️🏎
Come è messo il tuo spagnolo?
Sono sicuro che ha bisogno di una rispolveratina,
stasera ti porto fuori a cena. Niente beh e niente ma.
L'importante è essere a nanna presto. 😌

Spazio autrice
eccoci ragazzuol, siamo arrivati a 20, venti capitoli di non so neanche io descrivere da quanto importante per me. Citando il nostro Tutur;
Sans vous, it wouldn't be the same. ❤️‍🩹

𝐌𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭 𝐦𝐨𝐧𝐞́𝐠𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞 || 𝐂𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora