8. start season's party

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Il volume della musica è così alto da non riuscire a sentire le voci delle persone, la pista da ballo è metà piena e anche metà andata all'alcol.

Cerco disperatamente un appiglio. Girandomi noto Arthur guardarmi e ridere, Bastardo.

Sembra che anche qualcun altro se ne sia accorto visto che vedo arrivare verso di me un Pierre Gasly bello brillo, "Ti vedo in difficoltà" dice facendomi l'occhiolino, lo squadro e gli rispondo "potrei dire la stessa cosa di te"

Ride leggermente, abbassando la testa per poi ritirarla su guardandomi dritta negli occhi. Mamma mia. Lui sì che sa come guardare un essere umano, facendolo sentire così indifeso e facendogli percorrere brividi lungo tutto il corpo.

Fa un passo verso di me e, visto la differenza d'altezza, si china leggermente per poter farmi sentire. Sforzando un po' il tono della voce mi parla: "non pensi che la pista sia un po' vuota?" mi mordo leggermente l'interno della guancia per evitare di sorridere troppo convinta, e sospirando "uhm non lo so sai, non ho molta voglia di ballare".

Un ghigno compare sul suo volto, "beh allora se vuoi possiamo continuare a fare quello che abbiamo lasciato in ascensore" sussurra.

Prendendolo per il braccio mi dirigo versa la pista, lo sento ridere sotto i baffi.

Non riesco ad individuare il genere della musica che sta venendo riprodotta, so soltanto che io e Pierre ci stiamo scatenando. Lui ha le mani su i miei fianchi e le mie sono intorno al suo collo.

Non poche occhiatacce ci stanno arrivando ma i suoi occhi blu sono fissi sui miei. Niente e nessuno ci può fermare. O almeno così credo. Le sue mani percorrono tutta la mia schiena, scendendo forse anche un po' troppo, le sue dita sfiorano l'orlo dal mio vestito.

Una figura interrompe il nostro ballo toccando la spalla di Pierre, che si gira e pur avendo degli ottimi riflessi si ritrova a terra a causa di un destro bello potente.

"Charles, sei impazzito?!" Gli ringhio contro, lui mi incenerisce con lo sguardo e, ignorandomi, si rivolge a Pierre "Cosa non hai capito di starle lontano?"

Pierre riuscendo ad alzarsi, si massaggia la mascella con la mano e gli risponde "non mi sembra che tu sia suo padre" gli occhi di Charles si infiammano. Tiene i pugni serrati e sono sicura che voglia tirargli un altro pugno.

Tira un sospiro.

Chiudo gli occhi e spero che gli animi si plachino.

"Hai ragione, non sono suo padre. Ma tu...Ma tu non sei neanche il suo ragazzo."

"Bene, quindi non sono affari tuoi. Puoi benissimo andare." si passa la lingua su i denti.

Charles si gira per andarsene. Tutto sembra risolto, anche se quasi tutta la pista si è fermata a guardarci. Tiro a mia volta un sospiro. Peccato che Pierre si lascia scappare una cosa che era meglio tenere per se, "tanto sentirai stanotte se sarò il suo fidanzato".

Quelle prime tre semplici parole firmano la sua condanna a morte.

Charles si ferma e si gira caricando il pugno. Per fortuna arriva Arthur che riesce a trattenerlo.Dietro di lui a ruota anche Carlos, che viene nella mia direzione. Mi prende per un braccio e delicatamente mi porta in bagno.

Mi trascina dentro e chiude dietro di lui la porta, "Mi dispiace Penny, non ho mai visto il mio teammate così." il suo accento spagnolo rende tutto più tragico.

Annuisco leggermente infastidita "quindi mi hai portato qui solo per dirmi questo? Davvero?", scuote la testa "anche per questo mi dispiace." Chiude la porta a chiave "devi aspettare Charles, ordini dei superiori".

"Carlos! Apri subito la porta!" lo supero andando a sbattere contro la porta, sperando di far qualcosa, ma ovviamente mi ignora. Alzo gli occhi al cielo "Oh certo, perché non ci ho pensato?! Come se là fuori non ci fosse un ragazzo che si è appena preso un cazzotto dritto sul naso proprio da lui. E io dovrei aspettarlo in un cesso alquanto sporco e disgustoso?" giro di qualche grado la testa maledicendolo con sguardo e mantenendo le mani sulla porta.

Con la coda dell'occhio lo vedo fare spallucce fingendosi disinteressato "me l'ha chiesto Arthur"

Arthur certe volte vorrei metterti le mani al collo, con affetto eh.

Appoggio la fronte sulla porta. Mi lascio andare al muro e scivolo giù, sul pavimento. Dopo un quarto d'ora sentiamo bussare, mi alzo velocemente e Carlos apre la porta uscendo e lasciando entrare Charles. Lo vedo mortificato.

Ma come fa ad essere così bello anche in questa situazione? Dio mio come faccio? È più forte di me.

Tiene lo sguardo basso "scusami", rimango un attimo sorpresa "Charles..." ma vengo interrotta "È che vedendoti con Pierre. Credo tu sappia la sua reputazione in fatto di donne...Poi lo sai...Avevo promesso di stare attento a con chi tu ti frequentassi a tuo..."

"mio padre" finisco per lui.

Sospiro per la milionesima volta in questa serata "Charles, stai tranquillo. So con chi esco. Sono una donna adulta e so badare a me stessa, grazie mille lo stesso"

Alza di poco lo sguardo quasi preoccupato "quindi tu e lui? Insomma state insieme?", rido leggermente "oh nono. Anzi non penso di poterci stare insieme, Pierre è un ragazzo dolcissimo però non fa per me"

un iper sorriso compare sulla faccia di Charles.

"su ora per farti perdonare, vieni a darmi un abbraccio". Allargo le braccia per invitarlo e lui ci si fionda dentro. Il suo profumo è sempre impeccabile. Potrei scommettere un Vuitton.

Peccato che non sappia che è proprio per lui che non vorrei stare con Pierre. Solo che non posso dirlo al francese in questo modo; "Eh si, sei un bellissimo ragazzo ma non posso stare con te perché mi piace da 15anni il tuo quasi migliore amico, collega e che ti ha pure picchiato per me"

"Bene direi che è ora di andare, ti riporto io in hotel. Per farmi perdonare" dice sciogliendo l'abbraccio.

Non posso fare altro che annuire e seguirlo. Anche se vorrei stare ancora un po'.

Mi fai un certo effetto, Charles Leclerc.

Spazio autrice
Buonasera a tutti, eccoci con il nuovo capitolino. Non è dei più lunghi ma spero vi piaccia. Ricordatevi di farmelo sapere con un commentino e una stellina ⭐️.
Per farmi perdonare visto che ho pubblicato tardi il capitolo prima di questo, questa settimana ne avrete un terzo. Spero di mettervelo Sabato.
ciaociao

𝐌𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭 𝐦𝐨𝐧𝐞́𝐠𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞 || 𝐂𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora