24. MCO

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Ed è tra un flash e l'altro che percepisco la parola "Baciami"

un nodo mi si crea nella gola e cerco di rimandarlo giù provando a parlare "cosa? Qui, adesso, davanti a tutti?" lo guardo negli occhi tremando, certamente non per il freddo. La sua mano scivola sul mio braccio e inizia ad accarezzarlo, socchiudendo gli occhi smeraldo e prendendo un bel respiro pronuncia sicuro di se e decisamente con un tono della voce più basso del suo solito "Sì, subito".

Mi avvicino incerta a lui e rendendosene conto mi tira a se, ho un secondo per respirare, guardare i suoi splendidi occhi, sbattere le ciglia e sentire le sue labbra premute contro le mie.

Domenica 29 maggio 2022

Come previsto, dopo la nostra uscita trionfale, si è scatenato il putiferio su internet. Non credo di essere mai stata odiata e amata allo stesso tempo in tutta la mia vita.

Oltre ai soliti Tweet delle ragazzine in piena fase ormonale "vorrei essere lei" o "fortunata lei che sta vivendo il mio sogno", le maggiori testate giornalistiche di gossip si sono sbizzarrite con i titoli da copertina;

« nuovo amore per il giovane pilota della Ferrari Charles Leclerc? »

« è solo un amica di famiglia diceva il monegasco qualche mese fa ed ecco le foto insieme che non lasciano dubbi sulla relazione tra i due »

« Pare che vedremo il nuovo portafortuna di Leclerc durante il suo gran premio di casa, questo weekend a Monaco »

La cosa di certo non prevista è che sarei stata assalita da decine, centinaia, migliaia di fan appena messo piede al circuito. Selfie, foto e video rubati, come se fossi un influencer.
Ho provato invano a coprirmi la faccia, fallendo miseramente e, così, con accanto Arthur ho cominciato a fare la cosa che mi viene meglio, sorridere.

"Non me l'aspettavo" sussurro svoltando un angolo e arrivando finalmente in una zona di pace nell'hospitality della Ferrari, Tutur mi studia con lo sguardo e con un sorriso rassicurante ha a sua volta espresso in un sospiro "e cosa ti aspettavi esattamente? Sei appena diventata la WAG più invidiata da mezzo mondo sportivo" ci pensa un attimo "e non" mi sollevo sulle punte dei piedi e mi siedo su uno sgabello. Inizio a sbattere i piedi uno contro l'altro, appoggio le mani dietro poggiando il peso su di esse e mi perdo completamente nei miei pensieri.

Arthur ha ragione, sono appena diventata ciò che in parte ho sempre sognato, per anni ho pregato il signore di farmi amare da Charles e le mie speranze dopo più di 15 anni si sono realizzate, ma è questa la vita che voglio vivere? Costantemente sotto la luce dei riflettori?

A risvegliarmi è un tenerissimo bacio sulla guancia destra, che come abitudine riconoscendo il possessore del paio di labbra appoggiate ha cominciato a prendere un colore sempre più tendete al rosso.

Istintivamente sorrido, "Charles!" Gli butto le braccia al collo, la sua risata riecheggia nella stanza e il mio cuore ha deciso di scappare fuori dalla gabbia toracica per l'eccesiva velocità dei suoi battiti.

Appoggia le mani sulla mia schiena e continuando a ridacchiare esclama "Buongiorno Amore mio, non sai quanto mi sei mancata." Il mio corpo non sa più come respirare, il mio cervello come ragionare e la mia lingua come parlare, mi ha appena chiamato 'Amore mio' in una stanza piena di gente? Se sto sognando, vi prego non svegliatemi.

"Pure tu mi sei mancato da morire" lo stringo ancora

Ormai il sorriso è stampato sul mio volto, guardo i suoi occhi verdi e mamma mia... Come si fa. Le sue pupille guizzano da una parte all'altra della stanza finché non incontrano le mie, ormai perse in quel mare di smeraldi.

Mi rendo benissimo conto di avere le labbra schiuse, le sopracciglia leggermente alzate e gli occhi spalancati, pure un cieco si renderebbe conto della situazione e per fortuna l'abbiamo resa di dominio pubblico.

"Coff coff" tossisce Tutur, di proposito o no "Fratellone - scrollo lievemente il campo ricordandomi che lo chiama così solo per dargli fastidio - non dovresti salire in macchina?"

Gli angoli della bocca di Charles si inclinano verso l'alto in un espressione raggiante "su su, Arthur, non fare il geloso" quest'ultimo non prende bene l'esclamazione e protesta "Non faccio il geloso!"

Il battibeccare fra i due Leclerc è sempre uno spettacolo

"Invece sì che lo sei" ribatte

Vorrei rimanere a gustarmi lo show ma la mia Pascale interiore deve agire "Dai ragazzi, non discutete come quando avevate 10 anni" trattengo una risata, coprendomi la bocca con la mano.

"Non ti ci mettere!" sbottano insieme

I due monegaschi si guardano negli occhi e scoppiano fragorosamente a ridere. Scrollo il capo ridendo, non sono cambiati di una virgola rispetto a 15 anni fa. Entrambi mi lanciano uno sguardo torvo che per fortuna si trasforma ben presto in uno divertito.

"Hai proprio ragione, fratellino" calca l'ultima parola, stuzzicandolo, "Devo andare" si volta verso di me con ancora quel sorrisetto provocatorio, si avvicina di un paio di centimetri "portami fortuna, mi raccomando" abbozzo un sorriso tenero e lui appoggia calorosamente ma delicatamente le labbra in un bacio a stampo.

Lo sento scivolare via sotto le mia dita e a malincuore lo vedo allontanarsi, raccattare i guanti e il casco e dirigersi ai box.

"Vieni Penny" sussurra Arthur "Abbiamo sempre il nostro posto riservato dal muretto" mi lancia un occhiolino, "sei fantastico, lo sai?" inclino la testa verso la sua parte "Sì, lo so".

il solito Arthur.

Dopo tanto tempo si respira aria felice nel box Ferrari, tutta la prima fila è rossa, pole rigorosamente di Charles e dietro di lui subito Carlos. La Redbull non è molto distante con Checo terzo e l'inarrestabile Verstappen quarto, non immagino come o cosa hanno passato i suoi meccanici ieri dopo le qualifiche.

Solitamente in questa stagione le strade del Principato sono irradiate dal sole ma non oggi, non questo weekend. La pioggia cade bruscamente sul circuito e la pit-lane è costernata da piloti con la testa, o meglio dire il casco rivolto verso l'alto.

"La vedo grigia" sussurra Tutur, mi sporgo in avanti e incrocio le mani, "A chi lo dici'

Su i motori, alle 16:05 finalmente si parte, i meccanici sono improvvisamente tesi, pure più del solito, brutto segno.

"Latifi a muro" si sente da dietro. Onestamente la preoccupazione è tanta, afferrò il braccio di Arthur e ci affondo le unghie.

Scusami Tutur, spero di non averti fatto troppo male.

L'acqua che si alza dopo la pioggia caduta in modo abbondante è tanta e vedere sfrecciarci in mezzo 19 monoposto non è molto rassicurante, specialmente se fra di loro c'è lui, chi consideri l'amore della tua vita.

Cogliendo un "ahia!" allento la presa e faccio scivolare la mano su quella di Arthur e unisco le dita, chiudo gli occhi e prendo un respiro molto profondo, cercando di far rallentare il battito cardiaco.

Lui sa guidare come nessun altro al mondo, lui sa come gestirla.

Spazio autrice
Ed eccoci qua belli miei, n.24, grazie di cuore per il continuo sostegno che mi date, con i voti (le mie amate stelline haha) e con tutte le letture. Grazie, grazie e grazie.
Mi scuso infinitamente se il capitolo ha tardato un po' ad uscire ma come ormai sapete, la mia vita se non è caratterizzata da imprevisti e sfighe non è la mia vita.
Spero che il capitolo vi piaccia, ci vediamo al prossimo! <3

𝐌𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭 𝐦𝐨𝐧𝐞́𝐠𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞 || 𝐂𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora