Sabato 9 Luglio 2022
Dopo tanto tempo si torna a respirare un buon clima all'interno del box Ferrari grazie alla vittoria di Sainz a Silverstone. Ho sperato moltissimo ci fosse Charles al suo posto, pur essendo il primo trionfo in carriera per lo spagnolo.
I gran premi antecedenti a quello britannico sono stati un completo disastro per il mio 16, partendo da Monaco con un quarto posto e una notte da dimenticare per un errore nel cambio gomme, successivamente DNF a Baku mentre era in testa, quinto dopo una rimonta di 15 posizioni in Canada e, per finire, per una posizione fuori dal podio la scorsa settimana.
Di conseguenza l'umore del mio amant non è dei migliori ma ha tanta grinta per la gara di domani, come suo solito.
In questi quasi 23 anni di vita una cosa l'ho imparata, finché ci crede Charles tutto può accadere.
E forse in questo caso ha un po' aiutato la vittoria del suo fratellino nella scorsa Feature Race.
Questo weekend essendo di casa per la Redbull, non a caso il nome del circuito "Red Bull Ring" Spielberg, non ci sono alte aspettative di vittoria.
10:00
Infilo il mio cappellino rosso fuoco con stampato sopra il cavallino e mi sistemo sulle tribune davanti al traguardo, chissà perché così poche persone vengono a vedere le formule minori, sotto certi punti le trovo anche più interessanti della F1.Aspetto una ventina di minuti la partenza della Sprint F3, ho visto Arthur molto nel mood e spero vivamente lo sia. Si merita una buona prestazione, almeno lui.
21 giri dopo, lo statunitense Jak Crawford è sul gradino più alto, seguito da Caio Collet e a concludere il podio Franco Colapinto.
Per poco più di 0.2 millesimi Arthur è fuori.
Lo guardo avvicinarsi sconsolato, istintivamente allargo le braccia e lui ci si fionda dentro.
"Puzzi" ridacchio annusando l'aria e sentendo la sua stretta, ovattata dai miei vestiti percepisco una risposta "per fortuna, se no ci sarebbe qualcosa che non funziona".
Gli passo le mani velocemente su e giù per la schiena come a scaldarlo.
"Sei andato a bene" inclino la testa verso destra scrutandolo.
"hmm" mugugna sistemando i guanti e il casco. Incrocio le braccia "Ho già un Leclerc che ha bisogno di supporto morale, non credo di riuscire a superarne un altro. - mi appoggio ad una colonnina, studiando ogni suo movimento - Sei andato bene ed è vero. Di certo non ti puoi aspettare che gli altri piloti non abbiano anche loro dei giorni sì in cui vadano forte."
Tutur si irrigidisce e per non farlo notare, cosa impossibile ai miei occhi, si sposta di lato armeggiando con qualcosa, "non puoi capire" cerca di nascondere il suo fastidio ma le sue corde vocali lo tradiscono.
"Cosa non capisco?" mi sporgo in avanti, come per sentire meglio, accavallando i piedi.
Sbatte le mani sulla superficie e si gira di lato, "Santo Iddio Penelope, perché lo vuoi sapere ad ogni costo? Ogni tanto non riesci a non aiutare tutti, anche quando non viene richiesto il tuo intervento!" ringhia.
Rimango pietrificata mentre mi supera, senza rivolgermi neanche uno sguardo. Ho detto qualcosa di sbagliato? All'inizio non dovevo menzionare suo fratello? Ho interpretato male il suo hm? Non ne vuole semplicemente parlare? Non è solito di Arthur e devo assolutamente capire cosa sia successo.
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𝐌𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭 𝐦𝐨𝐧𝐞́𝐠𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞 || 𝐂𝐋
FanfictionPenelope Balocco è una ragazza di 23 anni, studentessa di lingue all'università di Torino e amante dei motori grazie al padre, ex pilota di rally. La sua famiglia e la famiglia Leclerc sono amiche da sempre, talmente tanto che Pen è cresciuta insie...