Capitolo 9

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'Forse dovresti vedere questo'
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"Eccola la più bella della California" mi elogia Cole appena mi vede entrare nel suo negozio. Lo abbraccio calorosamente e osservo entusiasta la mia tavola da surf. Cole mi ha vista crescere ogni estate, mi dava lezioni di surf quasi tutti i pomeriggi e nonostante la mia stazza me la cavavo abbastanza bene. "Non vedo l'ora di tornare sulla tavola ora che sono così leggera" dico accarezzando la tavola azzurra che usavo qualche anno fa. Lui in tutta risposta mi tira una spallata sorridendo, mi ha sempre fatta sentire a mio agio con il mio corpo anche quando non dovevo esserlo. "Come stato il tuo ritorno a Santa Monica?" mi chiede tornando dietro il bancone, "Strano, Hernandez improvvisamente vule uscire con me".

L'espressione sul suo volto cambia e rimane perplesso e scioccato allo stesso tempo. "Che c'è? Non sei te che mi ripeti in continuazione che sono la più bella della California?" lui inclina la testa di lato e si appoggia con i gomiti sul legno del bancone. Mi metto in braccia conserte e alzo le spalle "Ti devo ricordare io come ti ha trattato?" dice mentre mi allunga la ciotola con le caramelle. "Appunto come mi ha trattato in PASSATO, siamo nel presente Cole" afferro una caramella al miele e la appoggio sulla lingua mentre torno ad ammirare la mia tavola. Mi volto verso uno scaffale e afferro la cera di paraffina che usavo da piccola e continuando a dare le spalle a Cole la sollevo in aria esclamando "Prendo anche questa". Mentre apro la confezione mi immagino il sorriso unito agli occhi che si alzano verso il cielo di Cole. "Non cambiare discorso signorina" mi volto verso di lui con il sorriso spento, so che lui cerca di proteggermi, lo ha sempre fatto.

"Non voglio parlarne ora, anche perché sei l'unica persona a cui non so mentire dopo Ryan" lui fa un sospiro e annuisce. Mi lascia spazio e non mi pone più domande ne su Hernandez ne su qualsiasi altro argomento. Utilizzo il tempo che ho a disposizione per passare la paraffina sulla tavola da surf, principalmente nella zona dove in fase di surfata posiziono i piedi. Una volta terminato il lavoro mi volto verso Cole e con gli occhi dolci gli chiedo "Mi accompagni a cavalcare qualche onda?" continuo a guardarlo e la sua testa mi fa cenno di no. "Purtroppo non riesco, devo finire il turno a lavoro. Però può accompagnarti il nuovo istruttore" inclinò la testa confusa. Cole è sempre stato il proprietario di questo negozio e gestiva lui tutto il personale, in due anni so che hanno aumentato le vendite e si sono espansi anche su altre spiagge, addirittura un negozio dove i signori Thompson hanno la casa. Non avevo idea però che avessero ingaggiato un istruttore di surf. "Ethan, c'è una cliente!"

Dopo qualche minuto appare un ragazzo giovane dal retro un ragazzo su per giù di qualche anno più grande di me che mi guarda da capo a piedi e mi sorride, "ciao, piacere sono Ethan Garcia. Hai mai fatto surf prima d'ora?" mi chiede e io mi sporgo dietro di lui per guardare Cole "non gli hai parlato della tua amata studentessa? Così mi offendi" lui mi manda gentilmente a quel paese e gli sorrido. "Sì ho fatto surf per un po' di anni" Ethan sembra confuso ma continua a sorridere e mi indica l'uscita e insieme ci dirigiamo alla spiaggia. Non è la mia solita spiaggia dove trascorro l'estate, difatti il negozio di Cole si trova qualche spiaggia più a sud del molo di santa Monica. Prima di mettermi sulla tavola entro in uno degli spogliatoi e mi metto la mia muta comoda. "Non ti ho mai vista da queste parti nei due anni che ho vissuto qui" mi dice Ethan una volta che sono uscita dallo spogliatoio. "Effettivamente non vengo da due anni, ma ho sempre trascorso le vacanze qui" mi guarda sorpreso e mi sorride dolcemente. "Anche perché ti avrei notata sicuramente, hai due occhi verdi che sono magnetici" inclino la testa e rimango sorpresa, e forse il primo ragazzo che mi fa un complimento su qualcosa che non è il mio corpo e le mie curve. Sorrido dolcemente per ringraziarlo e lo seguo in acqua per iniziare a surfare.

Quando esco dall'acqua me ne pento, erano due anni che non provavo questa sensazione di adrenalina sempre alla ricerca di nuove onde da sfidare. Ora che il mio corpo me lo permette riesco a svolgere anche diverse acrobazie che prima mi sognavo di fare. Ethan mi ha accompagnata al negozio per posare la tavola e poi ci siamo salutati. "Allora com'è andata la giornata baby?" mi chiede Ryan mentre mastica il suo panino al burro di arachidi. Alzo le sopracciglia sorpresa di quel nomignolo così inaspettato e mi siedo sul divano accanto a lui. "Stancante ma stupenda, mi mancavano le onde" afferro il panino che mi ha allungato Ryan e lo addento e solo in quel momento mi accorgo di quanta fame avessi. Fin da quando siamo piccoli dividiamo qualsiasi cosa, ci viene naturale. "Ieri sera alla fine com'è andata quella partita che mi dicevi? Hermandez ti ha messo le mani addosso di nuovo?" distolgo lo sguardo da lui mentre mi pone quelle domande e ripenso alle sensazioni di ieri sera.

Le mani di Hermandez su di me e il suo fiato caldo sul mio collo. Al solo pensiero il petto si infuoca e comincio ad avere caldo, "È andata bene" taglio corto "Hernandez non mi ha sfiorata, ho passato la serata con Keira". Concludo cercando di ritornare in me stessa e distogliere il pensiero da lui e da ieri sera. Ryan che mi conosce meglio di me stessa mi guarda confuso, "Se ti ha anche solo sfiorato gli spacco la faccia" si ferma, si gira con il corpo verso di me e mi afferra le mani "Dimmi la verità". Quel contatto che conosco a memoria mi immobilizza e lo guardo negli occhi, non posso mentire al mio migliore amico. Faccio un sospiro, 'Paige devi farlo, non puoi dirgli la verità' la mia coscienza mi ricorda che a volte è meglio dire bugie bianche più tosto che la verità. "Non è successo niente, Ryan. Stai tranquillo" a questa mia risposta sembra tranquillizzarsi e torna ad appoggiarsi allo schienale del divano.

Facciamo partire un film e rimaniamo accoccolati come quando eravamo bambini con una ciotola di pop corn in grembo. Verso quasi la metà del film il display del mio telefono si illumina e ho quasi paura di vedere di chi si tratta.

Keira: Hey modella, ho una cosa urgente da farti vedere. Riusciamo a vederci tra 10 minuti al bar sulla spiaggia? 😉

Paige: si certo arrivo subito, a dopo Keira. 😘

Guardo Ryan e gli mostro il display, lui inclina la testa e sbuffa. "Ma riusciremo a stare un po' per i cavoli nostri io e te" dice facendomi un buffetto sul naso. Sussurro un 'Mi dispiace' ed esco per raggiungere Keira al bar della spiaggia. Lei è già lì seduta ad un tavolo ed è da sola, la preoccupazione mi sale poiché non ho la minima idea di cosa debba farmi vedere di così urgente e di così importante. Al bar fa quasi freddo, forse perché utilizzano sempre l'aria condizionata al massimo. Dopo la lezione di surf di oggi avevo indossato un vestito azzurro con sotto un costume e ho ancora i capelli umidi.

Quando la raggiungo non mi saluta nemmeno si limita a porgermi il suo telefono e a dirmi "Forse dovresti vedere questo"

La Caccia del CignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora