Qualcuno bussa alla porta

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Mi chiamo Miali, ho 14 anni e ai tempi della storia che  vi racconterò (qualche mese fa) non conoscevo ancora totalmente tutti i misteri e le leggende del mio paese . Però prima di svelare tutto, vi racconto un po' di me.

Abito in una cittadina in Groelandia. Il mio paesino si trova nel comune di Sermersooq sull'isola montuosa di Sermitsiaq; (in linea d'aria è a una ventina di chilometri da Nuuk, la capitale della Groenlandia). Qui oltre al villaggio dove abito ce ne è un altro un po' più grande. Noi lo chiamiamo semplicemente "Villaggio Grande",  invece il nostro "Villaggio piccolo". 

Questo è formato da due vie e alla fine di queste troviamo una piazzetta con la chiesa, un minuscolo negozio di alimentari gestito da mio papà e il piccolo municipio del paese.

Casa mia, come le altre, è una villetta a schiera su 3 piani. Appena entrati, superato l'ingresso, ci sono il soggiorno e la cucina con, cosa assolutamente indispensabile, il camino. Al secondo piano ci sono le camere da letto: la mia, quella di mio fratello e quella dei miei genitori più i bagni. Ritornando al piano di sotto troviamo altre scale che portano in taverna, dove c'è un po' tutto quello che serve, assomiglia un mini appartamento. Tra tutte le varie cose che possiamo riscontrare ci sono anche le chitarre, perché sia io che mio papà suoniamo. Quasi dimenticavo, dietro la casa c'è anche un piccolo giardino.

 Se vistate chiedendo dove vado a scuola e come, la risposta è che vado a scuola al Villaggio Grande, anche perché è lì che si trovano le uniche scuole dell'isola. Invece alla domanda "come" la risposta è che vado con gli altri ragazzi con le slitte trainate dagli husky, anche perché se andassi a piedi ci metterei 2 ore. Invece, così ci metto solo tre quarti d'ora circa ed è molto divertente.

A scuola siamo praticamente tutti amici, e abitiamo quasi tutti sull'isola. Ci sono ragazzi che abitano anche nei villaggi vicini non sull'isola, perché  qui è complicato costruire molti edifici. Non fraintendetemi, anche qui però c'è il gruppo dei "bulletti" che si vantano tantissimo e vanno d'accordo solamente tra di loro. Si lodano da soli perché loro possono andare in vacanza dove e quando vogliono (qui tutti i grandi spostamenti sono difficili).

Le mie migliori amiche sono Aanaq, Sila, Nuliajuk, Amaroq, Qajaq e Miali Unik. Quest'ultima è l'unica che non abita al "Villaggio Piccolo" però ci teniamo lo stesso molto in contatto anche quando siamo segregate in casa come oggi a causa del meteo.

Solitamente, e lo sottolineo, in questi posti remoti e tranquilli della terra non succedono cose sconvolgenti. Però una volta, precisamente circa sette mesi fa, qui accadde.

Era un freddo giorno d'inverno e io non ne potevo più di stare in casa e quando dico "freddo giorno d'inverno" mi riferisco alle temperature di 40° sotto lo zero.

A un certo punto mentre leggevo un libro suonò il campanello. Il campanello?! Chi si poteva avventurare  nel bel mezzo di una bufera?

"Vado ad aprire io!" urlai nel silenzio della casa.

Il mistero del tupilak del tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora