Appena aprii gli occhi e capii chi ero e cosa dovevo fare quel giorno, mi dispiacque subito per Sila perché quotidianamente non sono fastidiosa però quando mi serve un informazione, abbastanza. (Vi consiglio di chiedere a Miali U.)
Così mi alzai, presi i vestiti che avevo preparato la sera prima dopo la videochiamata (un paio di pantaloni neri, una maglietta la felpa lilla) e li indossai.
Uscii dalla camera con lo zaino sulla spalla e incrociai mio fratello.
"Ciao Davi!" lo salutai, però, notando che aveva una faccia un po' triste (diversa da quella assonnata e scontrosa che solitamente si ha la mattina) gli chiesi: "Tutto okey?"
"Si, solo che per domani pomeriggio io, Isak e Otto "(un altro loro amico)" ci eravamo organizzati per fare i compiti e giocare insieme, ma visto che non possiamo uscire da soli..." mi rispose, rattristandosi ancora di più
"Lo so che è pesante la questione di non poter uscire da soli, anche quando abitiamo in un paesino dove ci conosciamo e ci fidiamo di tutti, però ti assicuro che se ci organizza si riesce ad uscire. Noi l'abbiamo fatto qualche giorno fa, e nessuno " - più o meno - " ci ha detto niente perché siamo sempre state in giro in due" cercai di rassicurarlo
"Grazie Miali" disse, poi aggiunse "quindi se devo uscire, lo devo fare sempre con Frodo, così non solo da solo"
"Più o meno" commentai, e ci mettemmo a ridere.
Passammo una tranquilla e normale colazione in famiglia.
Dopo questa, mi lavai i denti e mi preparai per uscire (ovviamente con mio fratello).
Decisi di parlare prima con Nuliajuk sulla questione Sila. Fortunatamente era già al ritrovo delle slitte."Ciao Nuliajuk" la salutai
"Ciao Miali, come stai?" rispose, le dissi che stavo bene, come lei.
Dopo qualche minuto a parlare dei cani mi ricordai quello che avrei dovuto dirle.
"Ah, mi sono ricordata che ti dovevo dire una cosa su Sila. Non so se hai notato da settimana scorsa, molte volte si comporta..."
"In modo strano" finì la frase,poi continuò: "Anche io l'ho notato, lo fa soprattutto quando parliamo della 'Vecchia gang dei compiti', quindi molto spesso"
"A tal proposito volevo confrontarmi con te: se le chiedessimo cosa sta succesendo?" consigliai
Lei fece un sospiro e disse: "Va bene"
Sapevo perché aveva fatto questo, è brutto obbligare una persona a parlare, in particolare quando è una tua cara amica.
Quella mattina, logicamente, Sila era in ritardo. Mentre la aspettavamo chiaccheirammo con tutte le altre, e come al solito fu molto piacevole. Al mattino parliamo giochiamo alle previsioni del tempo, quella mattina il conduttore lo fece Amaroq.
Dopo queste, arrivò Sila. Aveva un'aria triste e stanca. Ma la cosa più strana avvenne quando eravamo sulla slitta.
"Ragazze c'è una cosa che vi dovrei dire" disse Sila, io e Nuliajuk ci guardammo con gravità.
"Avete presente quando c'è stato il primo avvistamento?" Noi annuimmo senza fiatare, eravamo talmente curiose e sorprese che avevamo quasi paura a respirare, lei continuò: "Quel giorno il tizio perse questo"
Detto ciò, tirò fuori dalla tasca una strana statuetta che aveva tutta l'aria di essere...un tupilak!!!
"Mi dispiace non avervelo detto prima" disse lei con una voce incrinata, non sul punto di piangere, però quasi.
Tutte noi sapevamo che Sila era molto dispiaciuta dell' accaduto e sapevamo anche che era stato anche il doppio più difficile confessare di sua spontanea volontà.
"Non preoccuparti Sila, non è successo nulla, noi siamo sempre qui a supportarci e a darci una mano a vicenda " disse Amarooq, che quella mattina sembrava più attiva del solito, visto che solitamente (ma d'altronde come tutte) è un po' mezza addormentata.
Quando si cominciavano a vedere le luci del Villaggio Grande Qajaj disse: "Ma quindi se quello è un tupilak, un oggetto per uccidere qualcuno usato nell' antichità, la misteriosa figura ha intenzione di uccidere qualcuno
"Io, se devo essere sincera, spero di no" disse Aanaq
Stavamo cominciando a chiacchierare, cercando di scherzare (non riuscendoci troppo, perché eravamo tutte un po' spaventate).
Ad un certo punto, arrivati ai piedi della montagna, interccettammo un figura che si avvicinava a noi, non riuscivamo ad identificarla del tutto, sapevamo solo che sembrava ci stesse dicendo qualcosa, era alto ed era un uomo adulto.
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Il mistero del tupilak del tempo
AdventureUn giorno un gruppo di amiche che vive in Groenlandia comincerà ad indagare su alcuni malintesi del passato di questo paese