Avevo davanti una ragazza più alta e più grande di me. Riuscivo a vedere solamente un paio di occhiali sommersi da cappello e da una sciarpa.
"Ciao Amaroq! Entra, fuori si congela."
"Ciao Miali, scusa se ti disturbo ma non ne potevo più di stare in casa a non fare niente, anche perché ho finito tutti i compiti"
Controllai l'orologio e vidi che erano le due del pomeriggio. Proposi di fare i muffin per merenda, lei accettò. Andammo in cucina, non c'era nessuno, neanche Frodo (il mio cane). Nel frattempo Amaroq mi domandò:
"Dove posso mettere la giacca?" mi chiese,mentre stavo per accendere il forno.
"Ah, già che sbadata! Se riesci mettela pure all'ingresso sull'attaccapanni libero" risposi
Appesa la giacca ritornò nella calda stanza. Tirammo fuori gli ingredienti e cominciammo a cucinare. Fu molto divertente, anche perché nel frattempo chiaccherammo su tutto: la scuola, gli amici, i professori, dove vorremmo andare in vacanza ecc. ecc....
Riflettemmo anche, sul fatto che in questi giorni il tempo era più strano del solito ma non sapevamo come.
Appena infornammo i muffin i nostri cellulari squillarono: Qanuk ci stava chiamando.
Qanuk, insieme a Tulimak e alla loro rispettive sorelle Panik e Sanaaq sono altre nostre grandi amiche, solo che abitano leggermente fuori al Villaggio Grande ed è un pochino più complicato vederle. Soprattutto con questa bufera.
Rispondemmo alla videochiamata di gruppo (oltre a tutte le amiche già presentate, c'era anche Siku solare e allegra della mia età)
"Ciao ragazze!" disse Qanuk, e tutte noi salutammo. Lei continuò: "Vi ho chiamate per dirvi una notizia strabiliante: quest'anno dopo la fine degli esami andremo una settimana in gita! Ancora non si sa dove. L'ho sentito..."
"L'abbiamo sentito " la interruppe sua sorella e continuò: "da nostra mamma." (La loro mamma è una nostra professoressa)"Che cosa strabiliante!!!" Rispondemmo tutte in coro
"Però non spargete ancora la voce, perché non è ancora del tutto deciso" si affrettò ad aggiungere Qanuk.
Noi annuimmo. Successivamente chiacchierammo ancora un po' e ci salutammo.
Dopo poco suonò il timer per i muffin, li togliemmo dal forno rischiando di farli cadere. Fortunatamente non accadde, Amaroq ebbe dei riflessi velocissimi e acchiappò la teglia.
Nel frattempo controllai l'orologio, erano le 15.30, e dissi:
"Siamo state velocissime a fare i muffin"
"Già, considerando che la prima mezz'ora abbiamo solo dialogato o quasi " aggiunse Amoroq in un modo talmente buffo che scoppiammo a ridere.Dopo aver parlato un po' con mio fratello che era venuto in cucina a prendre qualcosa con cui far merenda, e dopo aver giocato a carte mangiammo i muffin.
Andammo in camera a giocare a "UNO" e parlammo della possibile metà della gita e dei nostri desideri.
A noi sarebbe piaciuto andare in Italia, con tutti i monumenti antichi, il cibo squisito...Eravamo sedute sul tappeto, rosa con disegnato al centro un cuore bianco, vicino al mio letto. A un certo punto alzai la testa, guardai fuori dalla finestra e dissi eccitata:
"È finita la bufera" (nella mente aggiunsi la strana e noiosa bufera). Ci guardammo e capimmo che stavamo pensando la stessa cosa.
Poco dopo eravamo già vestite per uscire, presi anche Frodo ( il mio cane) per portarlo a fare un giro dopo la lunga giornata.
Quando uscimmo non sapevamo cosa ci sarebbe capitato.
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Il mistero del tupilak del tempo
PertualanganUn giorno un gruppo di amiche che vive in Groenlandia comincerà ad indagare su alcuni malintesi del passato di questo paese