Non ci potevo ancora credere, eravamo le nuove eroine di Francia, sembrava una storia uscita da un fumetto «Ok Roarr, mi puoi rispiegare dall'inizio?»
«Certamente Juleka, Nooroo usa delle farfalle chiamate Akuma,per controllare chiunque provi sentimenti negativi, si nutre dell'oscurità che è negli esseri umani, più rabbia, odio e tristezza si diffondono, più lui diventa potente.» mi misi una mano sul mento «E per fermarlo dobbiamo usare questi gioielli magici chiamati Miraculous...» Il Miraculous di Rose era una cavigliera, mentre il mio, a detta di Roarr, era un bracciale panjas, un gioiello tipico dell'India. Da un lato sono fissate quattro catene collegate ad un anello dello stesso colore ciascuna. Un'altra catena è attaccata al lato opposto del gioiello che si collega a un grande cerchio che funge da parte del braccialetto.
«Sei adorabile!» mentre io discutevo con il mio kwami, Rose era intenta a giocare con Daizzi. «Torna subito qui e fatti coccolare!» Quella ragazza è incorreggibile, ha un'euforia ineguagliabile... «Rose, dobbiamo uscire con Marinette e Alya, quindi preparati!» Rose si intristì, odiavo guastare il loro divertimento e non riuscivo a vedere i suoi occhi blu tristissimi. Che cosa stava succedendo? Mi stavo forse innamorando? Mi tolsi questa idea dalla testa, che cosa mi stava venendo in mente? Roarr si avvicinò «Oh, sono secoli che non vedo il mondo esterno, voglio vedere com'è cambiato.» gli sorrisi «Sii discreto però, vale anche per te Daizzi!»
Incontrammo le nostre amiche davanti all'ingresso della scuola, Marinette indossava un blazer grigio sopra indossa una maglietta bianca decorata con un fiore e dei jeans rosa mentre Alya indossava una camicia a quadri e jeans azzurri «E così, è questa la moda al giorno d'oggi...» fulminai il mio kwami con lo sguardo che repentino si nascose dietro la mia spalla. «Forza ragazze!» Probabilmente le sua urla si udirono per tutta la Francia, vorrei tanto la sua energia e voglia di vivere... Ci avviammo, saremmo dovuti andare nella pasticceria dei genitori di Marinette, è una delle più rinomate di Parigi, una volta ho assaggiato i loro macaron e posso dire senza alcun dubbio che sono i migliori di tutta la Francia. «È da un pò che non vedo i miei, mi mancano tanto e non vedo l'ora di fare loro visita» gli occhi di Marinette brillavano di gioia e orgoglio per i suoi genitori, non potevo dire lo stesso di mio padre.
«Hey Juleka!» bisbiglio Roarr. «Che c'è?»
«Ma tra te e Rose c'è qualcosa?» sentii il sangue salire fino al viso. «È la mia migliore amica e...»
«Ragazza, noi kwami esistiamo dall'alba dei tempi, so riconoscere una persona innamorata quando la vedo.» Per quanto mi costava ammetterlo non aveva tutti i torti, mi aveva fatto ridere nei momenti tristi e fatta sentire speciale con i suoi complimenti, ma non avrei potuto dirglielo, che cosa avrebbe pensato di me? «Non è vero! Piuttosto,siamo arrivati, se fai il bravo dopo ti darò un macaron...»
«Che cosa?» Alya aveva un'espressione di stupore misto a paura. Ci avvicinammo a lei e ci mostrò il telefono,tutte le foto erano state modificate con dei rozzi scarabocchi. «Chi è stato? Perché?» la ragazza era furibonda, in basso a destra di ogni foto c'era una scritta "C.B" Forse avevamo capito chi era la colpevole «Quell'arpia, se la prendo...» era pronta a scatenare la sua ira, ma senza nemmeno darle il tempo di fare un passo, una farfalla si posò sul suo telefono, non ne avevo mai vista una del genere con le ali viola. Roarr impallidì «È un'akuma, preparati alla lotta!» Era già arrivato quel momento? Non ero pronta a prendermi una responsabilità così grande come la vita dei parigini. «Nascondetevi, grida il nome del vostro kwami e poi trasformami!» L'akuma avvolse la nostra amica di una strana energia viola, presi Rose per mano e la portai dietro la pasticceria. «Ascoltami Rose...» la sua mano stava tremando. «Ci tieni ad Alya, giusto?» si limitò ad annuire poco convinta. «Se vuoi aiutarla allora dobbiamo combattere, fidati di me.» quanto vorrei credere alle mie stesse parole.
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𝑴𝒚 𝑹𝒐𝒔𝒆 - 𝑱𝒖𝒍𝒆𝒓𝒐𝒔𝒆
أدب الهواةIl Collège Françoise Dupont è all'apparenza una semplice accademia femminile, ma cela un segreto che non dovrebbe mai essere rivelato. Juleka e Rose sono due normali studentesse, buone amiche e compagne di stanza, ma avranno a che fare con un potere...