CAPITOLO QUATTRO.

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[JO'S POV]

Arrivati nei Sotterranei del castello l'aria si fa più fredda; mi stringo nel mio maglioncino verde cercando di scaldarmi un po.
Si ferma poi davanti a una porta, facendone scattare la serratura con la bacchetta.
Una volta entrata il caldo tepore del fuoco accesso mi scalda portandomi un brivido.
La stanza ha le pareti bianche, circondata da librerie, al centro spiccano un divano e due poltrone nere in pelle tra le quali si trova un tavolino in vetro.
<<Ah Severus! Allora è vero hai preso moglie!>> esclama una voce alle mie spalle.
Lucius Malfoy esce dall'ombra sedendosi su una delle poltrone in maniera elegante, dei ciuffi di capelli biondi quasi bianchi gli coprono gli occhi.
Istintivamente prendo la bacchetta puntandogliela contro.
<<Cosa ci fa lui qui?>> dico tra i denti.
<<Datti una calmata Potter. È dalla nostra.>> dice Piton poggiando un dito sulla mia bacchetta abbassandola.
<<Cosa significa dalla nostra?>>
<<E tu dovresti essere la strega più in gamba della tua età? Severus dicevi che la ragazza è intelligente.>> fa un altra voce che si rivela essere quella di Rodolfus Lestrange, il quale compare da delle fiamme verdi nel camino.
<<Dalla nostra Potter, significa che stanno con l'Ordine e con Silente.>>
<<Non sembrava quando eravamo al Ministero.>> dico sprezzante.
<<Quando tu e i tuoi amichetti eravate al Ministero per tua informazione non ci siamo potuti sottrarre da quelli che erano gli ordini dell'Oscuro, in caso contrario saremmo tutti morti.>> afferma Rodolfus.
<<E ci dispiace per come sono andate le cose, non è vero Rod?>> chiede il biondo al rosso.
<<Si, infatti.>>
<<E da quanto siete dalla parte di Silente?>>
<<Qualche anno..>> divaga il Malfoy.
<<E suppongo che non lo abbiate fatto per bontà d'animo ma unicamente per salvarvi il culo no?>>
<<Potter! Modera i termini!>> mi ammonisce Piton.
Rodolfus e Lucius si guardano per un secondo poi scoppiano a ridere.
<<Anche Signorina Potter, anche per quello ma le ragioni sono anche altre.>> dice Lucius.
Dopo di ché mi arrendo sedendomi sul divano.
Silente si fida.
Piton si fida.
Silente si fida di Piton.
Io mi fido di Silente e Piton.
Lucius si dirige poi verso un armadietto in cristallo che noto solo ora tirandone fuori quattro bicchieri e una bottiglia di quello che non sembra per niente succo di zucca.
Versa il liquido ambrato in ognuno di essi.
<<Dopo di te Signorina Potter.>> fa Rodolfus con un sorriso sghembo.
Afferro il bicchiere poco convinta.
Il forte odore di alcol raggiunge le mie narici facendole pizzicare.
Non indugio però buttando giù il liquido tutto d'un sorso.
Brucia la gola ma è sopportabile.
<<Disgustoso. Lo adoro.>> affermo poggiando il bicchiere sul tavolo e spingendolo con la mano verso il Malfoy per fargli intendere che non mi negherò un secondo giro.
<<È sufficiente per sta sera Potter.>> dice Piton accanto a me.
<<Non credo proprio professore, come lei si ritrova a dover vivere una giornata estremamente pesante mi ci ritrovo anch'io quindi, per cortesia Lucius, ah perché posso chiamarti Lucius vero? Beh comunque versane un altro po di grazia.>> dico con una no chalance non mia.
Ma questa giornata è stata semplicemente troppo, e non ho intenzione di sopportare nessun altra imposizione.
E per una volta nella mia vita voglio concedermi il lusso di mettere fine al mio rigido autocontrollo.
Davanti a me Lucius e Rodolfus mi guardano a bocca aperta mentre il biondo mi versa di nuovo da bere.
Tiro poi fuori dalle tasche un pacchetto di sigarette.
<<Gradite?>> domando porgendogliele per poi portare alle labbra la mia e accenderla.
<<Potter adesso basta! Hai sorpassato il limite! Ti costerà dei punti questo tuo atteggiamento!>> sbraita Piton.
<<Professore.. ha forse dimenticato che questo matrimonio non è stata una mia scelta! Ha mai pensato che questo non è ciò che volevo?! E che sono estremamente indignata e arrabbiata per tutto ciò! Com'è stata una giornata da dimenticare per lei lo è per me! E non mi riferisco alla scelta dello sposo o al matrimonio in sé, ma al semplice e innegabile fatto che mi è stata tolta ogni possibilità di scelta! Non chiedo altro che per una sera di essere lasciata in pace!>> alzo io la voce questa volta.
<<Severus la ragazza ha ragione. E poi non ha fatto nulla di grave, anzi mi piace, sfrontata, audace! Eheh caro Sev te ne sei trovata una forte!>> esclama Lucius.
<<Oltre che audace e forte direi ancbe una gradevole vista per gli occhi! Severus ti invidio salppilo!>> dice ridendo Rodolfus.
Con un mezzo ghigno porto il bicchiere alle labbra bevendo un sorso di Whisky.
<<Josephine.>> dico.
<<Come?>> domanda il biondo.
<<Il mio nome, è Josephine, usatelo non vi mangerò.>> dico ridendo.

<<Ora passiamo alle cose pratiche Severus.>> parla il biondo.
<<L'Oscuro sa e sapeva di questa unione, si aspetterà che tu la porti agli incontri, e suppongo che voglia che il matrimonio sia.. valido.. per allora>>
Tutti e tre si girano verso di me osservandomi.
<<Perché mi guardate così?>> domando espirando il fumo della sigaretta. <<E cosa intendete con "il matrimonio sia valido"? Non era valido dal momento il cui i voti sono stati fatti e ci si.. bacia.. ecco..>> termino l'ultima frase con un po di imbarazzo.
I suoi occhi neri e penetranti mi guardano come a scavare dentro di me..
Il cuore batte più forte..
Non ora cuore mio non battere così..
Penso sentendo le guance infiammarsi.
<<Non proprio c'è un altra cosa che rende il matrimonio valido..>> fa Rodolfus.
<<Oh.. capisco..>>
<< Tu beh sei.. come dire.. uhmm..vergine.. Josephine?>> domanda Lucius.
Arrossisco ancora di più se possibile.
Come può chiedermelo così?!
Batto le palpebre sconcertata.
<< Ehm..>> altro suono non esce dalla mia bocca per il troppo imbarazzo, imbarazzo che mando giù insieme a un altro sorso di Wiskey.
<<Oh Salazar!>> esclama Rodolfus passandosi una mano sul viso.
<<Taci Rodolfus! Non sono comunque cose che vi riguardano! E ora, grazie per la visita ma fuori di qui.>> fa Piton.
<<Oh e va bene va bene Sev vi lasciamo la vostra intimità!>> ridacchia il Lestrange seguito da Lucius che ride a squarciagola, ed entrambi spariscono in una fiammata verde attraverso il camino.

Piton si gira verso di me.
<<Non far caso a loro e a quello che dicono, troverò un modo per ingannare l'Oscuro per quando mi chiamerà.>>
Va poi verso un altra porta, l'accesso alla camera da letto.
C'è un grande letto a baldacchino con un copriletto verde smeraldo, due comodini ai lati di esso, un grande armadio in betulla.. tutto è così di buon stile e raffinato..
<<Li c'è il bagno. Io dormirò sul divano.>>
<<Non c'è n'è bisogno.. voglio dire.. sono le sue stanze.. rimanga.. non russo.>> dico con un mezzo sorriso.
Sospira per poi avviarsi verso il bagno e chiudersi la porta alle spalle.
Colgo l'occasione per prendere dalla mia valigia il pigiama e indossarlo velocemente.
Mi siedo davanti a un comò con un grande specchio posizionato contro il muro e inizio a spazzolarmi i capelli.
Poco dopo rientra in stanza Piton che non ha più addosso i suoi soliti abiti ma bensì un pantalone del pigiama nero e una maglietta a maniche corte in tinta.
Lo osservo con la coda dell'occhio dallo specchio, senza le sue vesti posso notare il petto tonico che si intravede dalla maglietta e le braccia muscolose..
Nessuna delle mie fantasie potrebbe mai rimpiazzare la realtà, Severus Piton è davvero un bell'uomo, molto più di quello che immaginavo!
Scuoto la testa cercando di far passare certi pensieri per poi raggiungere anch'io il letto e infilarmici dentro.
Mi giro da un lato cercando di prendere sonno mentre lui se ne sta lì disteso con la candela accesa a leggersi un libro..
Sarà una lunga notte Josephine.. molto, molto lunga..

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