CAPITOLO SETTE.

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[JO'S POV]

Una nuova settimana inizia e si chiudono le porte al week end.
Le lezioni ricominciano, ma i miei pensieri vanno altrove..
Severus ha avuto due incontri con il Signore Oscuro questo mese ed entrambe le volte è tornato piuttosto malconcio..
L'ultima è stata ieri sera..
Quando è arrivato in camera zoppicante e pieno di ferite che gli squarciavano i vestiti e la pelle sono quasi morta di paura..
Era così pallido e un espressione di dolore gli solcava il volto..
"Era annoiato" ha detto.
Annoiato questo è quello che fa quando si annoia quel maledetto!
Ovviamente sono subito corsa ai ripari medicandolo e somministrandogli delle pozioni curative dalla sua scorta..
Ha dormito tutta la notte e io gli sono rimasta accanto.. avevo troppa paura di addormentarmi e così ho passato la notte in bianco..
E ora beh sono semplicemente distrutta, dormirei sul tavolo della colazione se potessi.
<<Jo non hai una bella cera.>> afferma mio fratello.
<<Mh si non ho dormito molto..>>
La faccia di Ginny alle mie parole diventa paonazza.
<<Ti ha sfondata?!>> domanda con un tono di voce troppo alto, talmente alto che persino alcuni studenti si sono girati verso di noi.
<<Ma cosa vai dicendo Ginevra! Certo che no! Semplicemente non riuscivo a dormire! Santo cielo che imbarazzo!>> mi copro il viso con le mani.
<<Ops scusate..>> mormora e scoppiamo tutti a ridere.

Dopo colazione andiamo a lezione di Pozioni.
Io e Herm vicine come sempre a prendere appunti attente come dei falchi.
<<Molto bene oggi analizzeremo qualche pozione, chi sa dirmi che pozioni sono queste?>> domanda Lumacorno.
La mia amica e io alziamo contemporaneamente la mano, ma le cedo la parola.
<<Beh la prima è una pozione Antibrufoli, la seconda è il Distillato della Morte Vivente che abbiamo già ricreato e questa è..>> si ferma annusando l'aria.
<<Amortentia.>> continuo.
<<Molto bene Signorina Piton e sa dirmi a cosa serve?>> fa il professore.
<<È una pozione d'amore.. o meglio non crea esattamente l'amore, più che altro un attrazione nei confronti di chi la assume verso chi gliel'ha somministrata.. dovrebbe avere un odore diverso per ogni persona in base a ciò che ci piace.. io sento.. odore di libri, pioggia e.. sandalo..>> dico avvicinandomi al calderone attratta da quel profumo così buono..
<<Molto bene Josephine, dieci punti al Griffondoro! E ora basta così copriamo per bene la pozione!>> esclama Lumacoro poggiando un coperchio sul calderone.
E improvvisamente tutte le ragazze nella stanza sembrano riprendersi da una sorta di trance.
Dopodiché il professore ci congeda e lasciamo l'aula diretti verso la prossima lezione.

A fine giornata rientro nelle mie stanze per sistemarmi e poi uscire con le mie amiche in Sala Comune.
Noto con piacere che Severus è già tornato dalla nostra lezione.
<<Già di ritorno non starai con i tuoi amici oggi?>>
<<No, oggi no.>> dico entrando in camera per poi cambiarmi d'abito per la cena, prendo il mio caro e adorato volume di Orgoglio e Pregiudizio e torno nel salone sedendomi su una poltrona.

Durante la lettura continuo a sentire il suo sguardo su di me, così, alzo gli occhi incatenandoli ai suoi.
Sono poche le persone che riescono a sostenere il suo sguardo, ma io non ho paura.
<<Lo conosci?>> domando mostrando la copertina tutta rovinata del volume che ho in mano.
<<Orgoglio e Pregiudizio. Assolutamente si, ne ho una copia io stesso nella mia libreria a casa mia.>>
<<Davvero?>>
<<Si, conosco molti autori Babbani, del resto fa parte del mio lignaggio>> sputa fuori le ultime parole con astio.
<<I tuoi genitori sono Babbani?>> chiedo stupita.
<<Mio padre lo era..>> Abbassa lo sguardo triste.
<<C'è qualcosa che ho detto che ti ha infastidito forse?>>
<<No, non sei tu.. ma i ricordi.. sai mio padre non era proprio un gran uomo, anzi non lo definirei proprio un uomo..>>
<<Oh.. io.. mi dispiace non lo sapevo..>>
<<Non ti angustiare.>> dice riprendendo a scrivere.
<<Se ti va di parlarne..>>
Mi guarda torvo.. oh oh forse ho parlato troppo..
<<Non capiresti Potter, non tutti hanno avuto una vita felice con una famiglia felice come la tua.>>
Cosa?!
Scoppio a ridere <<Famiglia felice? Vita felice? Non farmi ridere!>>
<<Sentiamo cos'è che ti fa ridere?>> è infastidito, e molto direi.
<<Beh innanzitutto i miei genitori sono morti, e io non ho un singolo ricordo di loro, in secondo luogo, siamo letteralmente capitati nella famiglia più sbagliata di sempre! I miei zii ci hanno sempre odiato sempre, solo perché facciamo parte del Mondo Magico, fin da piccoli ci siamo sentiti messi da parte, rifiutati, e siamo stati picchiati anche per la più piccola cosa! Non ricordo una volta in cui mia zia mi abbia dato un bacio.. o rivolto un sorriso.. o detto anche solo qualcosa di carino! Sempre gli ultimi a mangiare gli scarti della loro tavola, mai ricevuto un regalo, giravamo con i vestiti smessi di mio cugino o della chiesa! Non ho mai ricevuto un singolo gesto d'amore fino ai miei undici anni che non fosse di mio fratello. Quindi no, non siamo i ragazzini viziati che tutti pensano.>> sbotto di colpo.
<<Mi dispiace.. per quello che hai passato.. nessuno dovrebbe..>> dice dopo un attimo di silenzio.
<<Grazie.. beh.. da quando siamo entrati nel Mondo Magico per assurdo le cose vanno molto meglio! Voglio dire.. si non è certo semplice.. ma abbiamo trovato una famiglia.. degli amici.. qualcuno che ci ama davvero, quindi si, sono grata di tutto ciò.>>
<<A volte la famiglia non è data dal sangue.>> aggiunge versando due bicchieri di Scotch.
<<Mh già, un po come per te la Mcgrannit, la Bumb, Poppy e Silente..>> azzardo.
<<Si.. direi proprio di sì.>>
Si rigira il bicchiere tra le mani osservando il liquido ambrato.
<<Mi chiedo se..>>
<<Cosa?>> domanda.
<<Ecco mi stavo chiedendo.. se mai potrò far parte di quella che consideri famiglia..>> ammetto diventando tutta rossa in volto.
<<Sei mia moglie.. per la legge lo sei già.>>
Mi alzo tentennante avvicinandomi pericolosamente a lui, sedendomi sul bordo della scrivania.
<<Lo sai che non è quello che intendo..>> sussurro.
<<Lo so.>>
I nostri visi si sono fatti così vicini..
<<Ne farò mai parte?>>
Mi guarda con i suoi penetranti occhi neri, così intesi.. così belli..
Siamo così vicini che posso sentire il suo respiro sulla mia pelle..
Un brivido mi attraversa il corpo..
Il suo profumo è così inebriante.. sandalo..
Come nell'Amortentia..
<<Ne fai già parte.>>
Con un lievissimo scatto in avanti posa le sue labbra sulle mie, lambendole, assaporandole..
Non mi tiro indietro portando le mie braccia al suo collo e facendomi ancora più vicina, posa una mano sul mio fianco stringendolo possessivo..
Nonostante tutto però, è un bacio dolce, delicato, probabilmente desiderato da entrambi da tanto tempo..
Ci allontaniamo di poco per riprendere fiato senza porre fine al contatto visivo, poggia la fronte sulla mia e sembra comparigli un mezzo sorriso che ricambio ampiamente.
<<Severus..>>
<<Vai a cena Josephine, prima che le tue amiche si domandino che fine hai fatto.>> dice per poi ricomporsi serio.
Mi allontano di scatto uscendo quasi correndo dalla stanza.
Una lacrima scorre sul mio viso..
A che gioco stai giocando Severus?

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