CAPITOLO TREDICI.

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[JO'S POV]

Il giorno della partenza per le vacanze è arrivato e a Hogwarts si respira aria di Natale con tutti gli addobbi e le luci tipiche di questo periodo dell'anno.
Nella mia stanza controllo per l'ennesima volta di aver messo tutto il necessario nel mio baule da meticolosa quale sono.
<<Bene, sembra esserci tutto.>> parlo tra me e me.
Prendo il mio bagaglio, il quale pesa mezzo quintale dato che ci ho infilato dentro più libri che vestiti e mi dirigo verso l'uscita per poter raggiungere i miei amici e mio fratello.
In salotto mi imbatto in Severus anche lui pronto con il suo di baule con già il mantello rigorosamente nero indosso.
<<Ci penso io.>> dice prendendomi il baule dalle mani notando che lo stavo praticamente trascinando.
<<Per l'amor di Salazar donna che cosa hai messo qui dentro dei mattoni?!>> esclama.
Mi scappa un risolino. <<Per lo più libri.>>
<<Come minimo ti sarai portata dietro tutta la biblioteca!>> continua accompagnato dalle mie risate.

Una volta saliti sul treno ci siamo sistemati in uno dei vagoni e io e le mie amiche abbiamo svaligiato la signora del carrello prendendo qualsiasi tipo di dolciume.
Tutti siamo felici di trascorrere qualche giorno nella tranquillità e serenità di casa.
Arrivati alla stazione di King's Cross ci sono venuti a prendere il Signor Weasley e Sirius, il quale non vedevo l'ora di riabbracciare.
Riguardo a lui, ultimamente ho avuto modo di pensare molto riguardo ai suoi trascorsi con mio marito e.. beh non posso difendere Sirius per i suoi comportamenti, ma ho deciso di credere che l'età adulta gli abbia donato la maturità necessaria a capire che ha sbagliato.

Molly ci ha accolti con delle buonissime cioccolate calde e oltre lei ad attendere il nostro arrivo c'erano i gemelli, Bill e Remus e Tonks.
<<È stato un lungo viaggio sarete stanchi cari vi abbiamo preparato una stanza.>> comunica il Signor Weasley a mio marito e me.
<<Aspetta cosa? Una stanza? Per loro due?>> domanda Sirius.
<<Non ci vedo nulla di male.. anche a Hogwarts.. condividiamo il letto..>> arrossisco io.
<<Qualche problema Balck?>> chiede Severus evidentemente innervosito dal tono del mio padrino.
<<Ora che me lo fai notare si Snivellus, e spero per te che tu non l'abbia toccata con un solo dito o giuro che io..>>
<<Sirius ora basta! Non sono tornata per vedervi litigare ma per passare il Natale in famiglia! E francamente Sirius, Severus è mio marito e se voglio me lo sbatto quando voglio e dove voglio!>> gli urlo conto facendo comparire sul mio volto un ghigno degno di una Serpe.
<<Io vado a sistemare la mia roba ci vediamo dopo.>> asserisco poi lasciando tutti di stucco.

In camera inizio a sistemare la mia roba tirando fuori un cambio più comodo quando la porta si apre e da essa ne entra Severus.
<<Non avresti dovuto urlargli contro.>>
<<Mi ha stufato con i suoi modi da bambino! Non fa così per proteggere me ma semplicemente per dare fastidio a te e la cosa mi da sui nervi!>>
<<So tenere testa a Black non devi difendermi e non sei tenuta a farlo.>> afferma duro.
Gli vado incontro posandogli una mano sulla spalla, sta disfando pure lui le valigie.
<<Lo so perfettamente che sai tenergli testa, ma se ti difendo.. è perché ti considero parte della mia famiglia.. e magari non mi credi o non pensi lo stesso di me..  ma in ogni caso così difendo anche me stessa.>> dico per poi prendere il mio cambio e chiudermi in bagno.

Una doccia calda è ciò che mi serve per distendere i nervi dal nervoso che Sirius mi ha provocato e dal freddo dell'inverno inglese.
Una volta asciugata indosso un vestito di lana rosso con dei collant color carne ed esco dal bagno per poi dirigermi al piano di sotto insieme agli altri.

<<Jo vieni! Mamma ha fatto il vin brulé!>> esclama Ginny.
Mi siedo accanto alle mie amiche sul divano afferrando una delle tazze fumanti.
<<Allora Jo come vanno le cose?>> mi domanda Remus avvicinandosi.
<<È tutto okay Rem, le cose vanno non è semplice ma sono contenta di essere tornata per le vacanze!>>
<<E dimmi Jo, Piton ha accettato di sua spontanea volontà di venire qui o gli hai profilato qualche pozione dalle sue scorte?>> domanda a bassa voce Tonks per non farsi sentire.
<<Oh no, l'ho praticamente obbligato! Non sarebbe mai venuto sennò!>>
<<l'hai obbligato?>> domanda alzando le sopracciglia.
<<Oh mio Dio Tonks no! Cosa vai a pensare! Non in quel senso!>> rido io rischiando che il vin brulé mi vada di traverso.

Falling in the DarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora