CAPITOLO DODICI.

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[JO'S POV]

Sono trascorsi diversi giorni dalla festa del Lumaclub e ho avuto il tempo per poter riflettere attentamente, anche perché, a parte per le lezioni, li ho passati in solitudine; Seveus si fa vedere poco e niente e ho preferito allontanarmi un po da mio fratello e i miei amici.
La situazione generale è già abbastanza complicata di suo, tra Voldemort e la guerra che incombe, e a questo si aggiunge lo studio e il mio dramma matrimoniale che sicuramente non aiuta il mio umore.
<<Jo dovresti mangiare qualcosa.>> Mi sprona mio fratello.
<<Non ho fame Harry.>> dico guardando quasi schifata il mio piatto pieno di cose che solitamente avrei giudicato come deliziose.
<<Solo un po dai, non puoi lasciarti morire di fame!>> continua.
<<Giuro che se è per colpa del Pipistrello lo picchio!>> esclama Ron con veemenza.
<<Non chiamarlo così Ron! Stiamo pur sempre parlando di mio marito ti ricordo!>>
<<Lo so Jo ma ti fa star male e lo abbiamo notato tutti.. Solo non pensavamo potessi sviluppare questo tipo di attaccamento nei suoi confronti.>>
Mi sento avvampare colta ovviamente in flagrante.
<<Ma ma.. no! Cosa stai dicendo? Io non.. come avete..?>> balbetto non riuscendo a pronunciare altro.
<<Oh andiamo era abbastanza palese direi no?>> fa Harry.
<<Noi non c'entriamo nulla! Hanno capito tutto da soli!>> mette le mani avanti la piccola Weasley.
Sbigottita sbatto le palpebre più volte.
<<Oh.. non pensavo di essere così trasparente..>>
<<Lo sei, forse fin troppo, ma non è necessariamente un male.>> sorride Herm toccandomi la mano dolcemente in segno di sostegno.
<<Beh.. cosa pensate?>>
<<Credo che tu sia libera di scegliere chi amare Jo, a patto che non ti faccia star male.. e da quello che posso vedere.. non stai esattamente una favola.>> afferma il Bambino che è Soppravvissuto.
<<È complicato..>>
<<Non per forza deve esserlo, ma conoscendo Piton.. miseriaccia si lo è.>> dice Ron strappando una risata a tutti.
Dopo il pranzo mi rintano nei miei appartamenti sperando di non incrociarlo.
Ovviamente le mie speranze sono state vane, infatti mio marito è seduto sul divano intento nella lettura di un libro.
Poso la mia borsa con i libri in un angolo per poi sedermi sulla poltrona accanto al divano, alla giusta distanza di sicurezza diciamo, mettendomi a leggere il volume di Rune Antiche per una ricerca da presentare dopo le vacanze di Natale.
<<Inizi già i compiti?>>
Con nuovo stupore alzo sguardo squadrandolo da dietro il tomo.
<<Si, mi porto avanti, non voglio passare le vacanze a studiare, ho già finito i lavori di Trasfigurazione, Pozioni e ho quasi terminato quello per Difesa Contro Le Arti Oscure.>>
<<Molto bene.>> dice accantonando il suo libro per un attimo guardandomi, poi appoggia i gomiti sulle gambe leggermente divaricate incurvandosi in una posa che.. beh.. ritengo estremamente seducente..
Allarme rosso!
Calma Josephine calma!
Nascondo il viso dietro il libro cercando di nascondere le mie guance in fiamme.
<<Volevo parlarti delle vacanze, penso sia giusto rimanere qui data la situazione attuale.>>
Cosa?! No! Assolutamente no!
<<Io ho già dato conferma ai Signori Weasley e a Sirius che sarei andata alla Tana per le feste, e ci andrò, con o senza di te sappilo.>> affermo piuttosto rabbiosa.
Non può vietarmi di passare le vacanze con la mia famiglia!
<<Credo che tu possa comprendere perché non è possibile tutto ciò.>> dice calmo ma con voce incrinata dal nervoso, lo sento lo sto alterando.
<<No, non comprendo, perché in tutto questo casino ho bisogno di staccare e di stare con i miei amici e la mia famiglia! Voglio passare il pranzo di Natale a tavola con loro e voglio scartare i regali e ridere e divertirmi per una volta! Quindi io ci andrò punto e basta!>> mi alzo in piedi con i pugni serrati ormai urlando fuori di me dalla rabbia.
Se pensa che farò come dice lui si sbaglia di grosso.
<<Quindi andresti contro di me?>>
<<Si! E poi tu chi saresti per dirmi cosa fare e cosa no?!>>
<<Sono tuo marito!>>
<<Ah ora sei mio marito?! Ora che vuoi comandarmi su cosa fare? E tutte le altre volte che avevo bisogno di te tu cos'eri? Perché mi risulta che non ti sei mai appellato fino ad adesso a questo! Beh ti do una notizia, potremmo essere sposati sulla carta ma tu non sei mio marito! Perché un marito ascolta e non urla contro sua moglie, perché un marito non accusa sua moglie di prenderlo in giro con degli stupidi mezzucci da ragazzini! Perché un marito si confida e si apre con sua moglie! E soprattutto perché un marito ama sua moglie e tu non lo fai e non lo farai mai!>> urlo con tutto il fiato che ho in corpo... le lacrime che ormai scendono copiose lungo le mie guance..
Mi accascio a terra in preda a un pianto disperato.. il fiato corto.. l'ossigeno che sento non arrivare ai polmoni..
Lo vedo sfocatamente avvicinarsi a me.. quasi preoccupato..
<<Calmati, respira, non è successo niente, io sono qui con te.>>
Poi fa qualcosa che mai mi sarei aspettata.. mi abbraccia..
<<shh..>> sussurra al mio orecchio.
Piano piano il respiro si fa meno affannoso e riprendo a respirare normalmente nonostante le lacrime continuino a scendere.
Ho avuto un attacco di panico in piena regola..
Sopraffatta dalle emozioni che per tutto questo tempo mi sono portata dentro..
Mi accarezza il viso guardandomi dolcemente..
<<va meglio?>>
Annusico in risposta.
<<Andremo alla Tana per le feste.>>
Ancora con le lacrime agli occhi accenno un sorriso per poi gettargli le braccia al collo.
Titubante ricambia il mio abbraccio.
Il suo profumo mi inebria i sensi..
Mi tranquillizza e allo stesso tempo mi rende malinconica..
Perché non potrò mai averlo..
Non potrà mai essere mio..
Spinta da non so quale coraggio mi faccio avanti posando le mie labbra sulle sue.
All'inizio rimane sorpreso, ma poi ricambia il bacio con passione approfondendolo.
Una sua mano finisce tra i miei boccoli rossi stringendoli e le mie braccia si fanno più strette attorno al suo collo..
<<Non dovrei.. è un..>>
<<Non è un errore.>> Lo interrompo posando baciandolo nuovamente.
<<Josephine..>> Mi ferma allontanandomi dolcemente da se quel che basta per guardarmi negli occhi.
<<Dillo ancora ti prego..>>
<<Che cosa?>>
<<Il mio nome.. di ancora il mio nome Severus..>> dico sorridendo sempre tra le lacrime.
Scappa anche a lui un mezzo sorriso.
È così bello ai miei occhi.. vorrei che si fidasse di me..
<<Non ti fiderai mai di me non è vero?>> domando.
<<Non mi fido di nessuno..>>
Sorrido tristemente..
<< Lo so..>>
Mi allontano ancora un po.
<<Ma Josephine, tu sei mia moglie, e io ho il dovere di proteggerti e cercare di rendere questo matrimonio se non piacevole per lo meno sopportabile, quindi ti ascolterò e se avrai bisogno di aiuto io ci sarò sappilo.>> dice con voce ferma.
<<Questo però non conta nulla per te..>> dico indicando prima me e poi lui.
<<Non vuoi che ti risponda.>>
<<Probabilmente no..>>
Poi mi alzo mettendo una certa distanza da lui che fa lo stesso.
<<Prepara i bagagli e va a dormire, domani partiamo presto.>>
Annusico solo continuando a guardare il tappeto.
Velocemente mi rinchiudo in camera da letto con le lacrime agli occhi..
Oh Severus.. se solo sapessi e ti rendessi conto di quanto io ti ami..
Perché si.. ormai è impossibile negarlo..
Sono innamorata di Severus Piton..

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