XCV

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Foglie cadono dagli alberi, terreni incolti privi di qualsiasi trattamento, volpi che si nascondono nei cespugli, segnano l'inizio di qualcosa di intermedio.
L' Autunno.
Segue l'estate e precede l'inverno.
Sa essere passeggero ma lascia il segno.
Porta un vento scirocco a intorpidire tutto il mio corpo, lasciandomi cadere in un groviglio di foglie imbrunite.
Casa addobbate con zucche illuminate risvegliano la quiete strada, animali che lasciano il pascolo per andare in letargo, capovolgono il loro ciclo giornaliero.
Stagione perfetta per la tosatura delle pecore, la lana da vita a fili su fili, intrecciati e accumulati, fino a diventare gomitoli.
Non così semplici da creare.
Sono intrisi di pelle, di muscoli e dell'amore che provo per una donna, che con aria superba e beffarda si diverte ad annodare il filo rosso.
Un filo che segna un destino donato fin dalla nascita, legato a due cuori che battono all'unisono, due anime che si fondano in una, due menti avvinghiate a una futura speranza.
Combacia con la stagione autunnale, ricorda che il corpo, la mente e l'ambiente sono in continua evoluzione, sul divenire di una nuova luce, di una nuova vita.
In questo modo posso attingere tutto di te prima che scompaia in un barlume di passioni violente e cupi rimorsi.

                                        patrizio.silvestri

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