Stefano's pov
Dopo diverse ore, rientrammo al castello sfiniti.
Corsi,incurante di cosa gli altri potessero pensare di me, nella mia camera, chiudendo con uno forte tonfo la porta in legno dietro di me.
Avevo tenuto lo sguardo basso per tutto il tempo, non avevo osato proferire parola.
Mi fiondai sul letto e, affondando la testa in un cuscino,cominciai a singhiozzare silenziosamente.
Non mi andava di farlo vedere, non volevo sembrare un bambino emotivo, e nemmeno dare a lyon e gli altri una ragione in piú per prendermi in giro, piú di quanto giá non lo facessero.
...
Lo detestavo.
Detestavo Lyon.
Lo detestavo perché non credeva in me, perché pensava che fossi inutile, perché non perdeva occasione per ricordarmi quando schifo facessi.
Detestavo anna.
La detestavo perché non si era azzardata a difendermi nemmeno un secondo, ma con Mario non faceva altro che supportarlo e dirgli che lei lo credeva e che io ero solo "paranoico" e "diffidente".
...
Detestavo Mario.
Lo detestavo piú di tutti.
Perché mi aveva sostituito.
Perché, nonostante fossimo amici da anni, lui non aveva perso occasione ad abbandonarmi per uno stupido scp.
Perché, se fosse stato veramente mio amico, mi avrebbe difeso.
Mi avrebbe spiegato la situazione, e detto che non c'era nulla di cui preoccuparsi.
Se lui teneva a me come diceva di fare allora a quest'ora mi starebbe consolando, e non starebbe ridendo di me, divertendosi a deridermi insieme a lyon nella stanza accanto.
...
Li detestavo tutti quanti.
...
Allora perché ero ancora qui?
...
Perché mi trovavo qui, a piangere come un bambino, quando potevo scappare da quest' inferno per trovare qualcuno che ci tenesse davvero a me?
...
Forse perché infondo a loro ci tenevo.
...
Ma loro a me ci tenevano?
Si sarebbero preoccupati se fossi sparito per settimane senza dare alcun tipo di traccia?
Se li avessi abbandonati, se fossi scomparso, mi avrebbero cercato?
...
C'era un solo modo per scoprirlo.
...
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forse in un altro universo
Fanfictionstefano,stanco di essere considerato il piú debole e il piú inutile, decide di scappare di nascosto, dando vita alla sua storia personale, non tenendo in considerazione che qualcuno possa soffrire della sua mancanza piú del necessario.