Stefano's pov
Ringraziai il cielo che quella notte sognai solo il buio totale.
Sbattei un paio di volte le palpebre, stordito e confuso.
La prima cosa che mi saltò all' occhio fu nerina, ancora accoccolata a me dalla sera prima.
...
Per qualche ragione mi sentivo strano.
Come se stessi sbagliando qualcosa.
Scossi la testa, come per rimuovere quei pensieri soffocanti, e mi alzai dal letto dirigendomi in bagno.
...
Trenta minuti dopo ero fuori a cercare provviste.
La foresta era completamente gigantesca.
Era facile perdersi al suo interno.
La avevo esplorata così tante volte con lyon e gli altri che ormai non mi spaventava quasi piú.
Agli inizi della nostra avventura, ricordo che ero completamente terrorizzato da quest' ultima, alla sola idea di stare lì dentro per piú di dieci minuti mi veniva la pelle d'oca.
...
Forse se mi fossi dimostrato piú coraggioso sarei ancora in loro compagnia.
Mi persi per l'ennesima volta nei miei pensieri, ormai mi succedeva spesso, non ci facevo quasi piú caso.
A distrarmi fu un rumore proveniente da uno dei cespugli intorno a me.
Mi girai di scatto e, munito di arco e frecce, puntai su uno dei cespugli.
Dopo qualche secondo che mi parve un infinita, intravidi un piccolo coniglietto bianco uscire dal cespuglio.
Abbassai di poco l'arco.
...
Io avevo fame.
E quel coniglietto sarebbe comunque morto stando qui dentro.
...
..non ce la faccio.
<<..mi dispiace..>>
Sparai una, poi due, poi tre frecce nella direzione del coniglietto.
Quando riaprì gli occhi, il coniglio giaceva morto in una pozza di sangue, macchiando l'erba intorno a me.
Lo presi, infilando il suo cadavere insanguinato nel mio zaino.
Mi sentivo una merda.
Camminai per un altro paio d'ore, trovandomi di fronte a uno dei tanti dungeon che si trovavano all'interno della foresta.
Era una torre alta diversi metri, fatta interamente di pietra ricoperta di muschio, facendomi intuire che la costruzione dovesse risalire a diversi anni prima.
Cominciai a girarci intorno, indeciso sul da farsi fino a quando non notai inciso sui muri una vecchia scritta rossa.
Era talmente vecchia che era quasi impossibile leggerla, ma ce la feci comunque.
La scritta recitava:
Lei non vuole farti del male.
Fissai la scritta per diversi minuti.
Che voleva dire?
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forse in un altro universo
Fanficstefano,stanco di essere considerato il piú debole e il piú inutile, decide di scappare di nascosto, dando vita alla sua storia personale, non tenendo in considerazione che qualcuno possa soffrire della sua mancanza piú del necessario.