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(5386 parole)

Pov Yugen
Venni svegliata da un profumo dolce di Rosa con in sottofondo le voci basse della squadra... probabilmente facendo attenzione a non svegliarmi.
Non sentivo più il vetro freddo del finestrino ma un leggero calore, era una mano.
Le dita erano morbide con un giro di fasciatura per ognuna... era la sua.
Aprì leggermente gli occhi, gonfi e assonnati, e scoprì che pure lui si era addormentato.
Mi strofinai l'occhio con la mano libera, poiché l'altra stava tenendo il mio zainetto, e guardai per bene il viso del rosso.
Notai che non aveva più il gel che gli teneva su i capelli, segno che si era fatto una doccia, li aveva tutti sul viso un po' sparpagliati.
Li spostai leggermente, facendo attenzione a non svegliarlo, per osservarlo meglio... aveva le guance leggermente rosse e le labbra un po' secche ma neanche troppo, notai che aveva un po' di occhiaie, le solite che vengono dopo che si ha pianto... ne avrò anch'io sicuramente in questo momento.
Mi tolsi la mano di Satori dalla testa e dal finestrino freddo, gliela appoggiai al suo fianco e la sua testa la feci appoggiare sulla mia spalla... è solo un semplice scambio, lui non mi ha fatto congelare la faccia ed io non gli faccio prendere un torcicollo.
"Hey Yu" spostai velocemente lo sguardo fuori dal finestrino "Si semi?" "come stai?" "bene" "la verità?" lo guardai, pure lui aveva pianto "lo so che volevi farci vincere a noi del terzo anno, ma quest'anno il Karasuno ha spiccato il volo... non puoi fartene una colp-" lo zittì subito con tono freddo "stai zitto Semi, non sai nulla".
Il pullman si fermò, Satori si svegliò e scendemmo tutti.
"Io non so nulla? credi che non sappia qual'era il tuo obbiettivo?" non risposi "sappiamo tutti quanti che ti sei impegnata fino all'ultimo sia per te stessa sia per la squadra, e questo l'ha notato pure il coach Washijo.
So quanto era importante per te andare ai nazionali ma so anche che per te era soddisfacente vedere noi del terzo anno felici per andare un ultima volta ai nazionali... non tutto va come dovrebbe andare" "lo so Semi... ma gli errori che ho fatto potevo risparmiarli" stava per dire qualcosa quando lo fermai "voi credevate in me? io no, avevo smesso nell'ultimo match..." poi me ne uscì dall'Accademia.
Sarei dovuta andare in palestra per sentire quello che aveva da dire il coach ma non ne avevo per niente voglia... mi avrebbe dato sicuramente degli insulti e, soprattutto, non mi avrebbe messo più come titolare o come giocatrice principale per sostituire qualcun'altro.
Ho sbagliato a ricevere, a fare i servizi e pure a schiacciare.
C'era lei, sempre in mezzo, o a schiacciare o a ricevere ogni santissima palla.
Stavo facendo tutto da sola nella mia testa "devo vincere per loro" era questo quello che mi dicevo "devo evitarla... devo fare qualcosa" e da lì incominciai a fare dei servizi alquanto inutili, e a volte troppo potenti che potevano essere comparati a quelli di Oikawa ma, a differenza, sua non ho precisione.
Ho incominciato a ricevere le palle pensando solo a "devo salvarla, non importa dove va, ma devo salvarla" calcolando che stavo scombussolando l'intera squadra... non dovevano fare attenzione solamente agli avversari ma anche a me, che ero diventata un'arma a doppio taglio come Kyotani dell'Aoba, ma a differenza sua non ho fatto nessun miglioramento alla fine, anzi ho peggiorato.
Quando dovevo schiacciare cercavo in ogni modo di evitarla ma facendo ciò l'ho sempre fatta uscire dal campo dando punti facili a loro.
Alla fine se hanno vinto è grazie a me e ai miei errori.

*chiamata in arrivo da +81 ××× 7620 ×××*

"pronto?" risposi "sono io, Satori, ho chiesto il numero a Semi Semi" "mhmh... hai bisogno di qualcosa?" "nono, volevo solo sapere come stessi" guardai il laghetto contornato dai Sakura e cespugli "sto bene" "sicura?" "si, non fatene una tragedia... è solo una partita persa" lui non rispose per qualche secondo "il problema è che non stiamo facendo noi questa tragedia" lo so che loro non stanno facendo nessuna tragedia ma che sto facendo tutto io "lo so... ma tranquillo, passerà. Sono fatta così dopotutto... quando si fa tutto nello sport che si ama e alla fine non ti aspetti di ricevere quello che desideri si resta di merda e penso che tu lo sappia" "già, lo so" "sei ancora con semi?" "mhmh" "digli che sto andando a trovare un po' nostra madre, è da un po' che non la vedo" "va bene, glielo riferisco... SEMI SEMI" sentì dall'altra parte del telefono Semi che lo stava insultando per il nomignolo, feci un leggero sorriso "grazie Satori, ci vediamo domani" "a domani Yugen".

Penombra e Luce [Yugen&Satori e Hikari&Hinata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora