LE ANIME GEMELLE

345 27 6
                                    




Marcus si è delineato un sorriso sul viso prima ancora che aprisse gli occhi. Voleva prolungare ancora un po' il sonno. Si sentiva fantastico. Non ricordava l'ultima volta che aveva dormito così bene. Era completamente rilassato. Era la prima volta che dormiva tutta la notte con una donna e si sentiva benissimo. Non con una qualsiasi, ma con la sua compagna. Ha stringuto più forte il cuscino.

"Cuscino?" Ha aperto gli occhi rapidamente. "Sabrina!", l'ha chiamata. "Non c'è". Non poteva crederci.

Giaceva sul divano completamente nudo. „Qualcuno" lo aveva coperto con una coperta. Marcus ha sorriso. Si è alzato e si è avvicinato alla cucina. Sul bancone ha trovato un biglietto scritto.

"Grazie per la splendida serata. Questa mattina avevo impegni urgenti, quindi sono dovuta uscire di corsa. Ti ho fatto il caffè. Non preoccuparti di chiudere a chiave la porta, ha un sistema di autochiusura."

Ha letto confuso il messaggio tre volte. "Grazie per la splendida serata? Cosa sono, un gigolò? Mi sta picchiando con le mie stesse armi", si è accigliato. "Non funzionerà", ha sorriso malizioso.


Sabrina ha fatto colazione e ha preso il caffè del mattino in un bar vicino, ha letto tutti i portali, ha passeggiato. Ha guardato l'orologio. Erano solo le 10 del mattino.

"Forse sta ancora dormendo", ha pensato. "Se torno a casa e non se n'è andato, non avrò fatto nulla."

Ha preso il telefono. "Eva, ciao, sono la tua vicina Sabrina. Mi imbarazza chiederti questo, ma vorrei un piccolo favore."

"Dimmi".

"Ieri sera ho avuto... una notte intensa e c'è  un tipo che ha dormito da me. Per favore, bussa alla mia porta con qualche scusa e verifica se se n'è andato."

"Ah, ah, ah", rise Eva. "Così male?"

Sabrina si fermò per un momento. "Per favore, fallo e fammi sapere."

"Nessun problema."

"Grazie."


Marcus ha sentito bussare. Il suo baffo gli si è piegato in un sorriso. Mezzo nudo, ha aperto la porta. Davanti a lui c'era una giovane ragazza di circa 20 anni. Appena lo vide, aprì gli occhi spalancati con la bocca aperta. Il suo sguardo è scivolato sulle sue larghe spalle, è sceso lungo il suo petto muscoloso e ha proseguito sui suoi addominali obliqui che sparivano nei pantaloni.

"Vedi qualcosa che ti piace?", le ha sorriso affascinante. Sapeva che impressione faceva sulle donne.

"Ciao", disse nervosa.

"Ciao".

"Devo parlare con Sabrina. Abito di fronte."

"Perché?", le chiese affascinante.

"Ehm... sono venuta a prendere un libro da lei. Ho sentito dire che è fantastico. Sabrina lo adora."

"Sì, quale?" Marcus rideva dentro di sé.

"Delitto e..."

"Castigo", l'ha completato. "Dostoevskij?"

"Sì, quello... proprio quello", disse nervosa.

"Non sapevo che a Sabrina piacesse Dostoevskij. Un libro piuttosto serio. Si occupa degli aspetti psicologici e morali della natura umana, mettendo in discussione i confini tra il bene e il male, e giustizia e punizione. Possiamo cercarlo insieme sulla mensola dei libri."

"No, grazie, che Dostoevskij", rise senza pensarci. Improvvisamente, coprì la bocca con la mano.

Marcus rise dolcemente, appoggiandosi con una mano allo stipite della porta.

LE SPECIE- MarcusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora